La Juve Stabia si arrende con un’autorete sul campo dell’Andria e favorisce l’aggancio alle vespe del Matera, che si ricarica dopo il black out all’impianto di illuminazione e travolge la Casertana con un convincente 4-2. Tutto facile invece per il Lecce a Messina: i salentini cancellano con lo stesso punteggio il tonfo casalingo nel turno precedente contro il Matera e conservano la testa della classifica in attesa del recupero tra Matera e Juve Stabia. Di seguito il commento alle gare della 17^ giornata a cura di Pippo Franzò.
MESSINA – LECCE 0 – 3 Metabolizzata la sconfitta contro il Matera, i ragazzi di Padalino si sono subito messi a correre contro il Messina per conquistare i tre punti, e cercare di raggiungere il primato. La concomitanza delle sconfitte di Juve Stabia e quella ancora più clamorosa in casa del Foggia, porta il Lecce in testa alla classifica da solo. Il Messina di Lucarelli non è riuscito a tenere il passo dei giallorossi, che nel breve volgere di venti minuti sono riusciti a passare in vantaggio con un rigore concesso con magnanimità. Il rigore è dato dall’arbitro poiché il tiro di Vutov tocca il braccio del difensore peloritano De Vito. Dagli undici metri trasforma Caturano che porta in vantaggio gli ospiti. La reazione del Messina si esaurisce solo con qualche azione offensiva di Milinkovic senza esito. Nei minuti di recupero il Lecce realizza la seconda rete. Al 46’, infatti, Tsonev va via, e lancia Persano verso la porta avversaria. La punta leccese segna con un tiro potente nel primo palo. 2 a 0. Nella ripresa il Messina non riesce ad impensierire la difesa ospite che gioca molto bene con ripartenze sugli esterni. Passata di poco la mezz’ora Caturano mette il terzo sigillo di testa in una gara che ha visto solo una squadra protagonista per quasi tutto l’arco della partita: il Lecce di Padalino. I pugliesi ritornano da soli in testa alla classifica, anche se potrebbe essere per poco tempo ( il 13 si recupererà la gara Matera-Juve Stabia ), mentre in casa del Messina continua la contestazione verso la squadra che non riesce a vincere. Contestato severamente Pozzebon, ma sembra che l’attaccante romano abbia pronte le valige, poiché molte sono le squadre che lo cercano, e tra queste Foggia e Catania.
MATERA – CASERTANA 4 – 2 Il Matera vince, anche se nella prima parte della gara non ha giocato una buona gara. Nella ripresa è riuscito a capitalizzare tutto, andando a segno ben quattro volte. La Casertana ha giocato nel primo tempo cercando di bloccare ogni iniziativa offensiva del Matera, e ripatendo in contropiede, rendendosi più volte pericolosa. Nella seconda parte della gara, iniziata con quindici minuti di ritardo con un blackout per calo di tensione all’impianto elettrico, la Casertana si è preoccupata a contenere ogni iniziativa offensiva del Matera, più che a costruire. Il Matera passa in vantaggio al 47’ con una bellissima rete di Armellino. La reazione della Casertana sta tutta in qualche tiro da fuori area, con qualche parata di Alastra. Passano venti minuti e il sornione Negro sfrutta un grossolano strafalcione di Rainone per mettere in rete. Nel finale Carretta sigla una doppietta, chiudendo di fatto la gara, nonostante la Casertana si sveglia dal torpore nel finale di partita. Nell’arco di due minuti va a segno due volte, prima con Giannone all’85’ su rigore, e due minuti più tardi con Corado. Un risveglio ritardato per i ragazzi di Tedesco, infatti, dopo qualche minuto l’arbitro fischia la fine delle ostilità tra le due squadre. Adesso il Matera si trova al secondo posto a trentadue punti con una partita da recuperare. L’ottimo momento che sta attraversando la formazione di Auteri fa ben sperare ai tifosi bianco azzurri in attesa di un’altra buona gara di sabato in casa del Monopoli. Un risultato positivo fuori casa potrebbe dare una spinta psicologica ed emotiva al Matera nel recupero del 13 dicembre contro la Juve Stabia, che in caso di vittoria andrebbe ad occupare la vetta della classifica.
FIDELIS ANDRIA – JUVE STABIA 2 – 1 La vittoria dell’Andria conferma il buon periodo che stanno attraversando i ragazzi di Favarin, giunti al nono risultato utile consecutivo. L’Andria ha giocato con il piglio della squadra che vuole la vittoria a tutti i costi. Al 4’ va in gol con Cruz che di testa trafigge Russo, su una perfetta punizione battuta da Tito. La reazione delle vespe è improduttiva anche se con tanto possesso palla. Il tecnico Fontana per dare più verticalizzazione in avanti sostituisce Del Sante alla mezz’ora con Ripa ma la musica non cambia, anzi è proprio la squadra di casa che nel finale del primo tempo sfiora il raddoppio con Piccinni. Nella ripresa ancora un cambio tattico da parte delle vespe, e dentro un attaccante alla ricerca del pareggio. Il pari arriva al 66’ con Sandomenico che ad un passo dalla porta batte Poluzzi su cross di Marotta. L’Andria non si arrende e si proietta in avanti alla ricerca del gol della vittoria. Lo trova sette minuti più tardi, grazie ad una caduta provvidenziale di Liotti, che permette a Tartaglia di servire Cruz sull’out destro e crossare subito in area per Cianci, ma Il difensore stabiese Cancellotti nel tentativo di anticipare l’avversario, svirgola la palla, e indirizza la sfera dentro la propria porta. Si chiude l’incontro con il punteggio di 2 a 1 per l’Andria che in classifica riesce cosi a conquistare il sesto posto, mentre la Juve Stabia deve cedere la testa della classifica al Lecce, ma sempre con l’opportunità di ritornarci, dovendo recuperare la partita con il Matera che si giocherà a metà della prossima settimana.
FOGGIA – FONDI 2 – 3 Il Fondi ribalta allo Zaccaria di Foggia una gara quasi difficilissima, visto come si era messo il punteggio del primo tempo per il Foggia, e per la caratura dell’avversario. Alla prima mezz’ora di gioco il Foggia di Stroppa vinceva per due a uno sui laziali ed aveva sciupato almeno cinque palle-gol nitide. La gara sembrava nelle mani dei rossoneri ma nella ripresa gli uomini di Poschesci hanno attuato un ribaltone non indifferente. Ad inizio ripresa il Foggia ha l’opportunità di segnare ben due volte con Sarno, e poi con Maza, ma non riescono a superare Baiocco. Se non riesci a capitalizzare tutte le occasioni che hai, alla fine paghi con le poche azioni create dell’avversario, infatti, al 61’ Calderini ruba palla a Martinelli e s’invola verso Guarna che lo buca per il 2 a 2. Il Foggia è frastornato, e non riesce a coordinare le azioni offensive, e tantomeno quelle difensive. Al 73’ avviene il sorpasso con Albadoro che s’incunea nella distratta difesa foggiana e mette a segno la terza rete per il Fondi. A fine gara contestazione da parte dei tifosi rossoneri per giocatori e tecnico. Per una squadra che ha ambizioni di promozione, non è accettabile da parte dei supporters rossoneri che nelle ultime undici partite si sia vinto soltanto due volte. Traballa la panchina di Giovanni Stroppa.
PAGANESE – SIRACUSA 1 – 1 Un pareggio che alla fine accontenta più la Paganese che il Siracusa per quello che si è visto in campo. La prima frazione di gioco è stata tutta a vantaggio del Siracusa che ha giocato in modo rapido ed efficace mettendo spesse volte in difficoltà la difesa azzurrostellato. Gli azzurri hanno sfiorato più volte il vantaggio con Spinelli, artefice di un palo e una traversa, e con un tiro salvato sulla linea da un difensore della Paganese. Nella ripresa si fa vedere in avanti la Paganese che va subito in gol. Al 64’ realizza con Reginaldo da posizione decentrata su assist di Iunco. Il Siracusa reagisce, e dopo vari tentativi, all’83’ Dentice sull’out sinistro s’inventa un cross che taglia tutta la difesa avversaria, la palla arriva sull’accorrente Scardina che devia in rete la palla del pareggio. La Paganese conquista un punto con il minimo sforzo. Per il Siracusa un punto importante preso in campo esterno, anche se con un po’ di precisione in più sotto porta ed un pizzico di fortuna, i tre punti potevano essere conquistati.
CATANIA – MONOPOLI 4 – 1 Continua il ruolino di marcia del Catania in casa che non ne sbaglia una, infatti, ha travolto il Monopoli per 4 a 1, ed ha conquistato altri tre punti importantissimi, arrivando a quota ventiquattro, scavalcando lo stesso Monopoli di due punti. Ottimo momento per gli etnei in vista del derby con il Siracusa di sabato prossimo. La squadra di Zanin in difesa ha lasciato a desiderare, ed ha concesso troppo agli attaccanti del Catania che sono andati in gol al 28’ con Russotto, il migliore in campo. Nella ripresa il Catania parte con il piede giusto, e nel giro di due minuti realizza due reti. Al 49’ Barsic va in rete, e dopo due minuti Mazzarani sigla la terza rete per i padroni di casa. Al 53’ arriva il gol della bandiera del Monopoli per opera di Montini, ma non riesce a contenere il Catania, e cosi a dieci minuti dalla fine Paolucci sigla la quarta rete su rigore, per fallo di Ferrara.
AKRAGAS – COSENZA 1 – 3 Ancora una volta la squadra di Di Napoli si dimostra inesperta, commettendo due clamorosi errori che permettono al Cosenza di aggiudicarsi la partita. Sul piano del gioco la squadra di Roselli è sempre stata superiore, anche se ad inizio gara i padroni di casa hanno sciupato con Gambino a due passi da Pane. Nella ripresa le reti causate da due errori difensivi dell’Akragas che hanno permesso a Statella di mettere a segno una doppietta. Allo scadere dei novanta minuti per l’Akragas va in gol Zanini, ma subito dopo chiude i conti definitivamente Caccetta per il tre a uno finale. Il Cosenza mantiene il quinto posto, mentre l’Akragas, scampato alla penalizzazione per la fidejussione, resta impantanato nella griglia dei play-out.
FRANCAVILLA – REGGINA 1 – 0 Il Francavilla vince in casa, e conferma l’ottima posizione in classifica al sesto posto. La squadra di Calabro’ in casa gioca a memoria, e contro la Reggina, nella prima parte della gara, sciupa diverse palle gol. Nella ripresa dopo appena dieci minuti va in gol con il solito Nzola che di testa buca Sala, su perfetto cross di Alessandro. La Reggina non riesce ad entrare in partita, ed a proporsi in modo convincente in avanti. La compagine di Karl Zeman non vince da due mesi, e la classifica si sta facendo sempre più difficile, con il penultimo posto, e ad un solo punto dall’ultimo. La prossima gara interna contro l’Andria dovrebbe essere per il tecnico palermitano un test importante, e forse decisivo per la sua permanenza sulla panchina amaranto, tutto è legato alla conquista dei tre punti.
TARANTO – MELFI 2 – 0 Finalmente il Taranto vince e convince contro un Melfi che poco ha fatto per poter cercare di raddrizzare il risultato ad inizio ripresa quando si era sull’uno a zero. I padroni di casa hanno giocato bene, mettendo subito alle corde un Melfi troppo rinunciatario. Al 40’ Altobello per gli ionici va in rete su assist di Magnaghi. Nella ripresa è sempre il Taranto a giocare in avanti, e Viola si rende protagonista di alcune azioni non sfociate in rete per sfortuna. Al 74’ sempre Viola in area avversaria che gira in porta ma trova il braccio di De Giosa ed è rigore. Tira Viola ed è il 2 a 0. Il Melfi interrompe la sua serie positiva che durava da cinque giornate, mentre il Taranto conquista qualche posizione in classifica.
CATANZARO – VIBONESE 2 – 0 Un derby che va al Catanzaro contro la Vibonese con tre punti importanti. La squadra di Zavettieri ritorna al successo dopo due mesi, non vinceva da sette turni.
La Vibonese pur giocando contratta è riuscita a sfiorare il gol. Prima ha preso un palo con Sabato, poi Di Curzio che tira a botta sicura ma sulla linea salva Pasqualoni. Il Catanzaro è stato più concreto andando in rete prima al 26’ con Cunzi, che riprende una punizione di Giovinco sul palo, e mette in rete. Nel secondo tempo Giovinco batte un calcio di rigore, grazie al fallo in area di Paparusso su icardi. La vittoria non sposta la classifica dei giallorossi, che rimane all’ultimo posto, ma l’avvicina a diverse squadre che sono rimaste al palo, come Messina, Reggina e la stessa Vibonese.