Verrà inaugurato il 17 dicembre alle 16 in piazza S. Pietro Caveoso il Presepe “Dies Natalis”, promosso da Murgia Madre con Bit Movies e l’Unpli (Unione Nazionale delle Pro loco d’Italia).
I particolari dell’evento, inserito nel cartellone natalizio dell’amministrazione comunale di Matera, sono stati illustrati oggi nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato il sindaco di Matera Raffaello de Ruggieri, l’assessore al Turismo Enzo Acito, Francesco Ruggieri di Murgia Madre, il direttore artistico Claudio Paternò e la regista Rossella Sapio.
“L’evento che si sta svolgendo in questi giorni non è stato patrocinato, per cui l’amministrazione comunale non ha alcuna responsabilità, né è autorizzato dal Comune. La manifestazione approvata dall’avviso pubblico che era stato diffuso dal Comune, è quella che verrà inaugurata il 17 dicembre – ha esordito l’assessore al Turismo, Acito – ed è l’unica che risponde ai criteri individuati dal Comune in termini di qualità e di sicurezza”.
Francesco Ruggieri, organizzatore della manifestazione è entrato nel merito della logistica dell’evento: “Da parte nostra – ha spiegato – c’è tutta la volontà di realizzare un’iniziativa che rivaluti il luogo. Per questo ci siamo avvalsi di professionisti come Claudio Paternò, direttore artistico e Rossella Sapio che si occuperà della regia.
Matera – ha aggiunto – non è Betlemme, ma possiede una storia e caratteristiche molto simili. Lo stesso logo del Presepe riprende l’iconografia che riprende le iniziali di Matera e il Duomo, suo luogo simbolo. Non vogliamo che l’evento presepiale venga subìto dai visitatori, ma con uno spirito che debba diventare modello anche per i prossimi anni. Per la prima volta, come parte attiva, è stata coinvolta l’Arcidiocesi. Sotto il profilo organizzativo, nel pieno rispetto di ciò che è previsto nel bando, si partirà dalla Madonna dell’Idris con alcune installazioni che si potranno visitare gratuitamente. Il percorso proseguirà in piazza S. Pietro Caveoso – ha proseguito – con installazioni e videomapping sulla facciata della chiesa; da vico Solitario partirà il presepe vero e proprio, con figuranti (circa 400 presenti a rotazione, con 50 che animeranno il percorso presenti grazie all’Unpli regionale e a quella di Matera, i cui abiti sono stati realizzati da detenute del carcere di Lecce) oltre a iconografie e angeli che rappresentano il presepe francescano, snodandosi fino a via Casalnuovo. Il progetto introduce anche interventi digitali, come una applicazione-farfalla destinata ai disabili e ai ciechi, la cui assistenza sarà garantita dall’Unitalsi. L’itinerario proseguirà in piazza S. Pietro Caveoso, dove ci sarà il mapping gratuito con una sorpresa destinata ai bambini e il pre-show. Si prosegue poi in vico Solitario e terminerà in via Casalnuovo perché si è pensato – ha aggiunto Ruggieri – di avere un percorso di entrata e uscita ed evitare l’ingorgo in via Bruno Buozzi. A Madonna delle Vergini verrà riproposto il tema della Stella Cometa e l’arrivo dei Re Magi con installazioni illuminotecniche”.
Subito dopo è intervenuto il direttore artistico, Paternò: “Si tratta di un evento di contenuti. Abbiamo approfondito i temi religiosi cristiani, ma anche quelli interreligiosi realizzando uno storytelling che creasse un evento letto a più livelli. E’ una narrazione che si rivolge innanzitutto ai bambini – ha proseguito – nella descrizione della vita dell’anno zero, fino a occasioni in cui gli elementi simbolici accompagnano i fedeli nella narrazione religiosa; la Dioces, in questo senso, ci ha accompagnato in questo racconto proprio per non perdere il senso reale di questo evento. Abbiamo recuperato, inoltre, ciò che gli ultimi tre Papi hanno raccontato, legandolo a singoli momenti. Il primo è quello del mapping, in cui raccontiamo il significato dell’Avvento nelle religioni monoteiste, creando i presupposti affinchè ogni visitatore possa leggere in maniera compiuta gli elementi simbolici. La presenza dell’Arcangelo sarà costante lungo tutto l’itinerario. Il percorso prosegue con tappe narrative legate l’una all’altra. Infine ci sarà il Presepe francescano che conterrà anche la figura di S. Francesco. Abbiamo così voluto recuperare l’animo dei Sassi”.
Rossella Sapio ha descritto ulteriormente il concetto che ha ispirato l’intero progetto e la sua realizzazione: “Il percorso si snoda in sei tappe principali. La prima è quella del pane che a Matera ha una lunga tradizione che noi riprenderemo anche con i timbri. La forma del pane, inoltre, verrà associata al paesaggio della Murgia.
La seconda tappa è quella del Canto dei Pastori, secondo il Vangelo secondo Matteo che, ad un certo punto, prevede la presenza degli animali.
La terza tappa è quella del Palazzo di Erode con l’arrivo dei Re Magi sui quali si apre un vero e proprio capitolo. Il loro viaggio, in fondo, è il primo pellegrinaggio cristiano della storia. A un certo punto verrà descritta la storia del Pozzo dei Re Magi in cui si riflette la luce della Stella Cometa, e ci sarà l’incontro con Erode che vuol sapere dove nasce il re di Giudea.
Il passaggio successivo è la Grotta della Natività, in un luogo molto raccolto in cui verrà descritta la storia che tutti conosciamo. Subito dopo è previsto un quadro narrante , legato al tema dell’Epifania: “L’adorazione dei Re Magi di Giotto” che verrà ricomposto da attori e avrà una voce narrante.
Infine l’ultima tappa sarà quella che conduce al Presepe francescano.
Per questioni di sicurezza le luci saranno diffuse, per evitare che i visitatori inciampino o abbiano problemi di percorrenza. Le musiche composte ad hoc per questa iniziative sono di Enzo Izzi”.
Il sindaco Raffaello de Ruggieri ha concluso l’incontro spiegando: “I Sassi hanno bisogno di accogliere il vero spirito del Natale che grazie al presepe ispirato al mesaggio francescano verrà realizzato. I Sassi necessitano di una tutela che, come ha dimostrato il Decreto Madia del 26 novembre 2016, è stato garantito, non si può pensare – ha aggiunto – che siano possesso di qualcuno e luogo di mercificazione. I Sassi sono di tutti”. Descrivendo l’obiettivo del bando pubblico che ha condotto alla realizzazione del bando per gli eventi di Natale, ha concluso spiegando: “Il bando ha voluto canalizzare iniziative sotto il profilo storico antropologico, culturale e religioso”.