Il bis di Regina Caeli ha concluso in serata nella Cattedrale di Matera l’opera “Nigra sum sed formosa”, Oratorio Mariano in otto quadri per Voce recitante, Coro di voci bianche, Coro misto, Ottoni e timpani fuori campo. L’evento è stato organizzato dalla Fondazione Orchestra Lucana in collaborazione con la Regione Basilicata e l’Arcidiocesi di Matera–Irsina per celebrare in modo solenne e sacro l’inaugurazione della Cattedrale di Matera avvenuta nel marzo scorso dopo dieci anni di chiusura a causa dei lavori di ristrutturazione.
Ad assistere in prima fila all’Oratorio il sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri, il presidente della Provincia di Matera Francesco De Giacomo, l’assessore regionale Luca Braia, il vice ministro Filippo Bubbico, il presidente Fondazione Orchestra Lucana Franco Lisanti, Monsignor Pino Caiazzo, Vescovo della Diocesi di Matera-Irsina, il vicario Generale dell’Arcidiocesi Matera–Irsina mons. Pierdomenico Di Candia, il parroco della Cattedrale Maria Santissima della Bruna don Vincenzo Di Lecce, il compositore maestro Damiano D’Ambrosio che ha curato la partitura del concerto e la direttrice del Polo Museale Marta Ragozzino. Il concerto è stato affidato al direttore d’Orchestra e direttore artistico della Fondazione maestro Vincenzo Perrone. La data del 10 dicembre non è casuale: in questa giornata la Chiesa festeggia la Madonna di Loreto, che è scura di carnagione come la Madonna della Bruna, patrona della città di Matera venerata nella Cattedrale.
“Nigra sum sed formosa” è stato concepito da Dambrosio come un Oratorio che si distacca dalla forma tradizionale, scenica e drammatica, per diventare un ciclo di affreschi a soggetto mariano, una serie di pannelli sonori ispirati spesso a dipinti e sculture celebri, che raccontano, sulla base di testi biblici e liturgici, il percorso esistenziale della vita di Maria. Otto i pannelli sonori, alcuni strumentali, altri con coro e orchestra: l’Annunziata di Antonello, l’Ave Maria, il Magnificat, il presepe di Altobello Persio, l’Alma Rendemptoris Mater, l’Adorazione dell’Angelico, lo Stabat Mater e Regina Caeli. Le esecuzioni musicali sono state alternate da alcun testi bibblici affidati all’attore e cantante lirico montalbanese Giuseppe Ranoia. Hanno partecipato al concerto le voci bianche Juvenes Cantores di Corato dirette da Luigi Leo; i Cantori Materani diretti da Alessandra Barbaro, la Polifonica Rosa Ponselle diretta da Giuseppe Ciaramella e il Coro Civico LaterChorus diretto da Vincenzo Perrone; Sul sagrato la grande orchestra della Fondazione Orchestra Lucana, anche con una formazione di Ottoni e Timpani fuori campo. Un concerto che ha coinvolto circa 200 musicisti, tra coristi e strumentisti e che si è concluso con la consegna da parte del maestro Damiano Dambrosio della partitura originale dell’opera a Sua Eccellenza Monsignor Pino Caiazzo, Vescovo della diocesi di Matera-Irsina.
L’Oratorio rappresenta sicuramente un’importante tappa del complesso percorso di Matera – Basilicata 2019, con l’auspicio che alla prima assoluta, possano seguire delle repliche nelle più importanti Cattedrali e luoghi della cultura nazionali e internazionali, al fine di promuovere e valorizzare i tanti talenti lucani – in gran parte formatisi nei Conservatori di Musica della nostra Regione – e in questo modo far conoscere la Basilicata, le sue Comunità, i suoi territori, le sue più nobili e alte tradizioni culturali.
L’Oratorio è stato anche registrato dalla Società Audionova di Matera e sarà disponibile in un cd “edizione fuori commercio”, che potrà essere richiesto gratuitamente alla Fondazione Orchestra Lucana.
Michele Capolupo
Di seguito la fotogallery del concerto (foto www.SassiLive.it)