“Per contrastare l’erosione della costa, in particolare nella spiaggia di Terzo Madonna, a Scanzano Jonico, ma più complessivamente lungo il litorale di Metaponto, adesso che il Governo Gentiloniha la pienezza dei poteri, è necessario riconvocare il tavolo tecnico insediato dal Ministro all’Ambiente Galletti la scorsa estate per non perdere altro tempo e, prioritariamente, fare chiarezza sulle risorse finanziarie immediatamente disponibili che il Presidente Pittella, nella primavera scorsa, quantificativa tra i 5 e i 7 milioni di euro”. E quanto afferma il vicepresidente del Consiglio regionale, Paolo Castelluccio (FI), sottolineando che “i fondi ci sarebbero: la destinazione di una quota degli oltre 26 milioni di euro stanziati per tutto il settore ambiente dal Cipe alla Basilicata con l’obiettivo di contrastare il fenomeno dell’erosione costiera, come ci sono le cosiddette linee guida nazionali messe a punto dal Ministero e da istituti di ricerca. La situazione – aggiunge – è sempre più grave e se non si interviene per tempo rischia di pregiudicare la stagione turistica 2017, altro che destagionalizzare il turismo a Scanzano e nel Metapontino come vorrebbero fare i nostri operatori che invece devono difendere i propri stabilimenti balneari. E proprio in questi giorni – riferisce il vice presidente del CR – il fenomeno si è accentuato arrivando persino ad erodere la strada e a trascinare impianti di pubblica illuminazione con il Comune costretto a transennare perché altro non può fare. A confermare l’emergenzasono anche diversi studi, ricerche ed elaborazioni scientifiche più o meno recenti. Evidenziano come le coste ioniche lucane non solo siano in netta ritirata, ma che presentino addirittura i più alti valori di arretramento annuo in ambito nazionale segnatamente agli ultimi 40 anni. E, come se non bastasse, il trend è tutt’altro che rassicurante. Perfino il Rapporto Ispra 2015 sul “Dissesto idrogeologico in Italia”, nella parte relativa alle modifiche delle coste basse (periodo 2000-2007), mostra chiaramente come il 40,2% di quelle lucane sia coinvolto da erosione rispetto ad un 36,5% in fase di ulteriore avanzamento. Il dato percentuale lucano – stando ai rilievi dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale – è il più alto, in assoluto, in Italia. Il mare, insomma, si “mangia” e continuerà a “mangiarsi” l’arenile lucano, mettendo sempre più a repentaglio le attività di operatori turistici e proprietari di stabilimenti balneari. A meno che non ci sia un immediato, quanto difficile, cambio di rotta. Il Ministro Galletti – dice Castelluccio – sollecita le Regioni a fare sistema, perché nessuno può risolvere le cose da solo ed ha auspicato che si vada in questa direzione e che dal tavolo nazionale scaturiscano delle linee guida vere, che possano tradursi in azioni comuni, concrete, attuabili. Ebbene non si perda altro tempo perché l’ erosione costiera è un’emergenza sia ambientale che economica: la risorsa ‘mare’ va tutelata. Non si sottovaluti che il Metapontino custodisce il mare di Matera 2019”.
Dic 15