Nel pomeriggio di mercoledì 14 dicembre presso la Camera di Commercio di Matera si è svolto il convegno sul tema “professione e deontologia a servizio del territorio: tutela dell’agroalimentare e uso sostenibile delle risorse” organizzato dall’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali di Matera. Nell’intervento introduttivo del Presidente dell’Ordine Carmine Cocca è stato evidenziato come la Basilicata sia ricca di luoghi che testimoniano una cultura dell’agroalimentare diversificata dove esistono importanti testimonianze che raccontano il territorio attraverso le produzioni di caciocavallo, viticoltura, ortofrutta e cerealicoltura. Sono seguiti gli interventi del Prof. Perniola dell’Università di Basilicata il quale ha rappresentato i problemi di mercato che investono il settore agricolo indicando le soluzioni legate al made in Italy e alla garanzia derivante dalle produzioni di qualità e del Dott. Lamanna, Direttore relazioni esterne per il sud Europa DNV, che ha illustrato l’importanza della certificazione in termini di sostenibilità sociale, ambientale ed economica. Negli interventi successivi, la Prof.ssa Braghieri dell’Università di Basilicata ha prospettato indicazioni sul sistema di allevamento dei bovini podolici approfonendo i temi di filiera mentre il Responsabile regionale di Slow Food Campania e Basilicata ha illustrato la necessità di garantire i presidi sul territorio quale ricchezza e testimonianza che deve andare oltre il tema della domanda e dell’offerta di mercato. Prima delle conclusioni sono stati premiati i dottori Agronomi Graziadei, Fortunato, Carone, Di Chiara e Buonfiglio per aver esercitato la professione per 25 e 40 anni alla presenza dei Presidenti degli Ordini di Potenza Domenico Pisani, di Bari Oronzo Milillo e di Taranto Gianluca Buemi. In conclusione dei lavori, è intervenuto l’Assessore regionale alle Politiche Agricole e Forestali Luca Braia il quale ha affermato che l’agricoltura è il settore primario non solo per la produzione degli alimenti fondamentali per la vita ma anche perché oggi come mai prima ad ora è il fulcro di molti altri processi economici e produttivi che vanno oltre il settore dell’agroalimentare fino ai comparti dell’energia, del turismo, del welfare, della cosmetica e della bioeconomia, con l’obiettivo principale da perseguire, rappresentato dal produrre più alimenti consumando meno ambiente. La qualità delle produzioni deve essere garantita dalla tracciabilità e dai disciplinari dei prodotti a marchio europeo in cui l’Italia è leader nel mondo con ben 805 prodotti. La Basilicata più delle altre regioni deve diventare elemento distintivo di un territorio capace di rappresentare un volano economico in grado di dare valore aggiunto soprattutto agli agricoltori. Adeguare laddove possibile i disciplinari, garantire competitività facendo innovazione e puntando sull’organizzazione attraverso le filiere. Così possiamo garantire una grande opportunità per l’intero comparto che, consapevole del potenziale, deve imparare a sfruttarlo pienamente con l’aiuto fondamentale degli agronomi, interlocutori decisivi per l’accompagnamento degli agricoltori, che possono rappresentare la leva per vincere la sfida.
Dic 15