Sabato 17 dicembre 2016 alle ore 18 a Matera presso la libreria “The Sassi Book Store” in via Lucana 184/E Maurizio Tucci presenta il romanzo “Liberté, Intrighi e amori in una Parigi contemporanea, ma senza tempo. Presenta il giornalista Sergio Gallo, letture di Flavia Giugliano.
E’ da poche settimane in libreria, e disponibile sui maggiori portali di libri, “Liberté”, il nuovo romanzo di Maurizio Tucci (alla sua terza opera di narrativa), edito dalla casa editrice “I Libri di Emil” di Bologna.
Un romanzo, come scrive nella prefazione la giornalista Irene Zerbini, “in bilico tra il giallo e il rosa, l’umoristico e l’utopistico, il mitologico e le vite parallele. Una dualità che è proprio la caratteristica distintiva di Liberté, onirico e al tempo stesso straordinariamente realistico, nel bene e nel male”.
Liberté, ambientato nelle metropolitane parigine (una Parigi certamente contemporanea, ma al riparo da influenze contingenti) è, da un lato, una forte satira del “potere costituito”, rappresentato nella sua goffa ignoranza e nella sua arrogante voglia di auto perpetrarsi con ogni strumento, lecito o illecito (potere che un gruppo di “Chef de Station” cerca di deporre); dall’altro una singolare storia d’amore del protagonista, Philippe (“Chef” della stazione Louvre Rivolì), verso due donne: Alia, parigina immigrata e di Sabine parigina doc, che – come dice lo stesso Philippe – “Non sono due persone diverse, sono l’una la non-altra dell’altra. Una sorta di materia e anti-materia, per cui l’esistenza dell’una è imprescindibile, perché anche l’altra esista”.
In Liberté “amori e guerra” si intersecano tra gelosie e rivelazioni, tra misteriose scomparse e clima da basso impero (che riporta, con assoluta levità, a contemporanei déjà-vu), cui fa da contrappunto il costante riferimento al piacere di una cucina raffinata di cui Philippe e Jaurès (il leader della rivolta) sono estimatori. Fino ad arrivare ad un finale a sorpresa che rovescia tutte le attese, lasciandole tuttavia aperte ad un “dopo” ancora non scritto.
In Liberté tutto è in progress. Non c’è “pausa di riflessione”, ovvero il momento che in un romanzo divide abitualmente la storia in un prima e in un poi; l’autore tende a “tenere” il racconto, a farlo “montare” e agire dentro confini e dettami rigorosi fino al (pen)ultimo momento. La chiusa del romanzo è il classico caso di rovesciamento estetico del finale; inappuntabile in tutti i sensi e calibrato in modo da risarcire il lettore di tutti i mancati finali che si era precostruito durante la lettura.
MAURIZIO TUCCI, di origini Lucane, è giornalista, collaboratore da oltre vent’anni del «Corriere della Sera». Vive a Milano e si occupa professionalmente di comunicazione e di ricerca sociale, prevalentemente nel campo dell’adolescenza. E’ il presidente dell’Associazione “Laboratorio Adolescenza”. Liberté è la sua terza prova narrativa. Con I Libri di Emil ha già pubblicato, nel 2013, “Scusa, Mondo”.