Il Corpo forestale dello Stato sta conducendo, unitamente al Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga il progetto Life Italian emergency strategy for fighting illegal poisoning and minimize its impact on bear, wolf and other species (LIFE13 NAT/IT/000311), con acronimo PLUTO, che è stato approvato e cofinanziato dalla Commissione Europea nel 2014, e prevede la costituzione di n. 6 nuovi Nuclei Cinofili Antiveleno (NCA). Tali Nuclei sono stati dislocati sul territorio nazionale in aree ritenute prioritarie per le criticità legate al fenomeno “uso di esche e bocconi avvelenati” ed alla correlazione con la presenza di specie faunistiche minacciate, in particolare i grandi carnivori (orso bruno e lupo) ed i rapaci (aquila reale, grifone, ecc.). Grazie al Life PLUTO sono stati perciò istituiti i NCA del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano, del Parco Nazionale del Pollino e del Comando Provinciale di Isernia.
Questi opereranno in sinergia con il Nucleo Antiveleno istituito grazie al progetto Life ANTIDOTO presso il Parco Nazionale del Gran Sasso, con quelli istituiti nell’ambito dei progetti Life MEDWOLF con sede in Maremma e Life MIRCO nel Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, completando una organizzazione sempre più capillare che vede anche l’arco alpino impegnato nel contrasto del fenomeno con altri 2 Nuclei Cinofili Antiveleno CFS del progetto Life WOLFAPS.
Ciascun Nucleo Cinofilo Antiveleno è composto da 1 conduttore e da 2 unità di supporto che opereranno con n. 2 cani, addestrati alla ricerca delle esche avvelenate secondo tecniche e procedure messe a punto in Andalusia, dove il fenomeno ha rilevanza molto maggiore e dove, proprio per questo, sono state sviluppate le migliori esperienze del settore.
Lo scorso 30ottobre si è concluso il secondo corso di formazione che ha visto impegnati i 6 conduttori a cui è stato affidato anche il secondo cane previsto dal progetto per ciascun NCA. Tra le attività del Life sono previsti incontri informativi e formativi rivolti a diverse categorie professionali, operatori di settore, portatori di interesse, associazioni, enti che, a vario titolo, sono coinvolti nelle attività di contrasto al fenomeno.
L’incontro di Matera chiude il primo ciclo di attività finalizzate a presentare il progetto nelle sue linee essenziali e finalità, mirando nel contempo ad aumentare la sensibilità dei cittadini, delle istituzioni e delle categorie professionali più direttamente coinvolte nel fenomeno connesso all’uso di esche e bocconi avvelenati, che è un fenomeno largamente sconosciuto, sottodimensionato e non di rado sottovalutato, con l’obiettivo di ridurne l’incidenza, tutelando non solo specie animali di primario interesse internazionale, ma anche animali d’affezione e da reddito.