Il Matera travolge il Melfi e conquista il titolo di campione d’inverno grazie al pareggio esterno del Lecce ad Andria. Frena anche la Juve Stabia a Taranto mentre il Foggia prova a rilanciarsi in classifica superando in casa il Cosenza. Di seguito il punto sull’ultima giornata del girone di andata a cura di Pippo Franzò.
FIDELIS ANDRIA – LECCE 0 – 0 Un derby insidioso quello del Lecce ad Andria per via della scia di risultati utili che la squadra di Favarin presentava: ben dieci partite utili consecutive. Il Lecce non ha giocato da par suo, anzi è stata la squadra di casa che ha creato più pericoli. Gara giocata a ritmi alti ma con grande assembramento a centrocampo per buona parte della gara, poi un’occasione d’oro per l’Andria, a quindici minuti dalla fine. Il difensore bianco azzurro Aya che colpisce di testa un cross invitante di Curcio. L’incornata del difensore costringe Gomis ad un intervento straordinario, deviando la palla sul palo, poi allontanata sulla linea da Giosa. La gara, come detto, è stata giocata a centrocampo con qualche sporadica azione offensive da entrambe le squadre. Qualche decisione arbitrale contestata da ambedue le squadre. Alla fine della partita, la divisione dei punti consente al Lecce di restare in vetta alla classifica anche se in ex aequo con il Matera, e all’Andria di allungare le partite positive, assestandosi al centro classifica con ventisette punti.
MATERA – MELFI 6 – 0 Il derby della Basilicata ha visto trionfare il Matera con un punteggio tennistico contro un Melfi che sin dalle prime battute si è disintegrato sotto i colpi del trio offensivo biancoazzurro. Un Matera che ha giocato in scioltezza per quasi tutta la gara, riuscendo sin dal primo minuto di gioco a capitalizzare, con efferato cinismo, tutte le occasioni da gol. Basti pensare che al 14’ del primo tempo i ragazzi di Auteri conducevano per 3 a 0 con gol di Negro, autore di una doppietta e capocannoniere in condivisione con Caturano con dodici reti, Carretta e Strambelli. Poco dopo la mezz’ora replica Negro che si procura un rigore, e realizza, portando a quattro le marcature per la sua squadra. Nella ripresa è sempre il Matera che tiene il pallino del gioco, e va ancora in gol con Carretta, con un Melfi frastornato, e incapace di reagire. A dieci minuti dalla fine su l’ennesima incursione del Matera, Foggia nel tentativo di liberare svirgola la sfera e causa la sesta rete. Con la squillante vittoria sui cugini del Melfi si chiude il girone di andata con il Matera in vetta alla classifica insieme il Lecce.
FOGGIA – COSENZA 3 – 1 Partita iniziata male ma finita bene per il Foggia di Stroppa. Il tecnico rossonero doveva fare a meno delle punte Mazzeo, Letizia e Padovan, e per pungere efficacemente la difesa silana s’inventa Sarno come mezza punta alla Totti. L’attaccante napoletano si rivela la scelta giusta, poiché nel finale riesce a segnare un gol capolavoro. Il Foggia nella prima parte della partita attacca in profondità, e il Cosenza punta tutto sulle ripartenze ma rischiando molto. Il numero uno silano mette in mostra tutta la sua bravura sui tiri di Coletti e Chirico’. Al 35’ su azione di contropiede, inaspettatamente il Cosenza passa in vantaggio con Statella, che con freddezza trafigge Guarna. Il Foggia non si disunisce, anzi spinge in avanti fino a trovare la rete del pareggio ad una manciata di minuti dalla fine del primo tempo con Loiacono che chiude in gol un passaggio di Rubin. Nella ripresa la squadra di casa alza i ritmi di gioco costringendo Perina a fare gli straordinari. Al 68’ arriva la rete di Sarno che porta in vantaggio il Foggia. Il Cosenza qualche minuto dopo sfiora il pari con Caccetta ma è la squadra di casa a chiudere definitivamente i conti realizzando il 3 a 1 con Sicurella con una azione personale, e tiro finale alle spalle del portiere ospite a pochi minuti dalla fine. Il Foggia recupera sulla vetta, mentre il Cosenza mantiene il quinto posto, anche se si fa raggiungere dal Francavilla a ventinove punti.
TARANTO – JUVE STABIA 0 – 0 Uno zero a zero che ha accontentato il pubblico presente allo Jacovone di Taranto, tanto che al triplice fischio finale del signor Massimi di Termoli ci sono stati applausi per tutte le due squadre da parte dei propri tifosi. Partita interessante con capovolgimenti di fronte, azioni da gol mancati. Il Taranto, pur senza i titolari Potenza, Nigro, Bollino e Pambianchi, ha giocato una gara di carattere. La Juve Stabia ha messo in mostra più tecnica, e quelle poche volte che ha avuto l’occasione da rete ha trovato Maurantonio pronto alla parata.
Per le vespe le occasioni migliori li hanno avuto Kanoute e Lisi, mentre il Taranto, pur privo di giocatori importanti è riuscito a tenere testa al più quotato avversario. Nel finale la squadra jonica ha sciupato una ghiotta occasione con Bobb su perfetto assist di Paolucci.
La Juve Stabia con il punto conquistato non perde contatto con la vetta, mentre per il Taranto continua il suo momento positivo, sette punti in tre gare.
FRANVILLA – SIRACUSA 3 – 1 Débâcle azzurra in quel di Francavilla Fontana. L’ex di turno Giovanni Abate punisce severamente il Siracusa, siglando una tripletta. La squadra di Calabrò si è confermata in casa un rullo compressore che non teme confronti. Il Siracusa sceso in campo al “Giovanni Paolo II “ ci è sembrato distratto mentalmente, tatticamente e fisicamente. Il Francavilla, che in casa gioca a memoria, ha letteralmente sovrastato gli azzurri con un ritmo veloce, e l’ex di turno Abate con la sua tripletta ha messo il sigillo alla vittoria, e conquistato i tre punti. Nella prima parte della gara, dopo alcune azioni non concluse in gol per poco, il Francavilla passa in vantaggio con Abate che raccoglie un cross di Pastore e mette in rete a due passi dall’incolpevole Santurro. Il Siracusa prova ad attaccare, e quasi allo scadere dei quarantacinque minuti Palermo porta gli azzurri in parità con un preciso diagonale che supera Casadei. Nella ripresa sono sempre i bianco azzurri a comandare in gioco, tanto da esaltare con due reti la punta Abate. Al 48’ segna di testa, e trafigge il numero uno azzurro per la seconda volta, e al 69’ su passaggio di Albertini sigla la terza rete. Per la squadra di Calabrò l’ennesima conferma che in casa non lascia punti a nessuno. Per il Siracusa una battuta di arresto che deve far riflettere i ragazzi di Sottil a scendere in campo, in ogni gara, con più carattere e personalità.
CATANIA – CASERTANA 1 – 0 Il Catania si riprende dopo il derby con il Siracusa, e conquista tre punti in casa a spese della Casertana. Gli etnei in casa giocano bene e rendono al massimo. La settima vittoria interna porta la firma di Mazzarani che al 62’ realizza la rete dei tre punti. Il Catania ha convinto nel gioco ed anche nelle individualità come per esempio Biagianti, che ha fornito un’ottima prova sulla mediana, in difesa Di Cecco ha prevalso su tutti, e Mazzarani tornato a prestazioni eccellenti. I rossoazzurri prima del gol si sono resi pericolosi con Russotto che ha preso prima il palo e poi la traversa. La Casertana ha fatto vedere poco complessivamente non riuscendo ad impensierire seriamente Pisseri. Il campo, al limite della praticabilità, ha fatto si che entrambe le squadre non hanno potuto dare continuità al proprio gioco. Il Catania si porta al settimo posto in classifica, e con un rendimento più proficuo in trasferta, potrebbe benissimo dire la sua per i primi posti nel play-off. La Casertana pur perdendo, riesce a restare nella zona franca della classifica, anche se a soli tre punti dalla zona play-out.
MESSINA – VIBONESE 3 – 0 Il Messina travolge la Vibonese con un secco tre a zero, e si porta fuori dalla zona play-out. Nella prima parte della gara le due squadre sono molto attente in difesa e non si annotano azioni di rilievo. Nella ripresa con l’autorete di Usai al 53’ cambia tutto in favore dei peloritani. Il difensore calabro nel tentativo di rinviare un cross di Milinkovic manda la palla nella propria porta. Proprio dal centrocampista giallorosso nascono poi le azioni che portano il Messina a siglare le successive reti. La seconda rete la segna Maccarrone all’74’ su assist del giocatore serbo, che a tempo scaduto in pieno recupero, manda in rete Pozzebon, all’ottava rete personale. La Vibonese ben poco ha fatto durante tutta la gara. Soltanto nel primo tempo si è vista timidamente in avanti ma senza costrutto. Il Messina ringrazia Milinkovic perché da solo ha cambiato volto, e risultato alla partita.
PAGANESE – REGGINA 2 – 1 La Paganese vince sulla Reggina in virtù delle due reti segnati nella prima parte della gara, dopo aver giocato bene. Nella ripesa è salita in cattedra la Reggina di Zeman ma non è riuscita a concretizzare la mole di gioco espressa. Solo una rete al 67’ con Possenti. La Paganese già al 2’ minuto va in gol con Camilleri, ex di turno, che mette in rete su corner di Ciccarelli. Al 31’ un tiro cross di Pestrin in area viene deviato nella propria rete dal difensore serbo Kosnic. La Casertana con questa vittoria si porta a quota venti punti, e recupera punti sull’ultima squadra dei play-off. La Reggina sprofonda sempre più giù, e raggiunge la Vibonese ed il Catanzaro all’ultimo posto in classifica.
CATANZARO – FONDI 1 – 1 Catanzaro sfortunato nella gara contro il Fondi. La squadra di Zavettieri non raccoglie i tre punti poiché ha incontrato, alla difesa della porta dei laziali, un Coletta para tutto. Il Catanzaro nel primo tempo ha avuto il pallino del gioco in mano, ed ha cercato la via del gol in tutti i modi. Con Esposito e Basrak, Coletta ha messo in mostra tutta la sua bravura, respingendo le insidie. Nella ripresa subito in gol i calabresi con Basrak, e con Coletta che nulla ha potuto sul gol in contropiede. La reazione del Fondi è affidata aPochesci, che prima fa un cambio tattico, e poi inserisce l’ex D’Agostino al posto di Varone. Al 63’, infatti, D’Agostino riesce a pareggiare su assist di Calderini. Il pareggio al Catanzaro serve ben poco, ancora impantanato nelle sabbie mobili della bassa classifica, mentre alla squadra di Pochesci il punto è importante, perché entra a pieno titolo nella zona play-off.
AKRAGAS – MONOPOLI 1 – 2 Continua il periodo nero dell’Akragas che esce sconfitto dall’Esseneto per la seconda volta consecutiva. I ragazzi di Di Napoli non hanno certo giocato una buona partita ma di sicuro l’operato dell’arbitro, che ha assegnato due rigore discutibili, ha influito negativamente su Gomez e compagni. Il Monopoli ritorna a vincere dopo cinque sconfitte su sei gare. Il signor Detta di Mantova assegna un rigore al Monopoli, e lo realizza Gatto al 7’, che sciupa due minuti dopo una buona occasione. Al 30’ l’arbitro pareggia con i rigori, assegnando il penalty all’Akragas, batte Gomez ed è 1 a 1 .
Nella ripresa gioco ristagna a centrocampo, e a nove minuti dalla fine arriva il gol del Monopoli per opera di De Vito che di testa corregge una punizione di Nicolini. Nel finale ancora la squadra ospite che sfiora la terza marcatura con D’Auria. Terza sconfitta consecutiva per l’Akragas, che adesso si trova in piena zona play-out. Per il Monopoli tre punti importanti che la proiettano nelle zone tranquille dei play-off.