Piano regionale trasporti approvato dal Consiglio regionale. Obiettivo del provvedimento la definizione di un sistema basato sull’integrazione delle reti di trasporto in una logica di interscambio e di sostenibilità tecnica ed economica.
Il Consiglio regionale della Basilicata ha approvato a maggioranza (con 10 voti favorevoli di Pd, Pp, Cd, Udc, Psi e Pace del Gm e 5 voti contrari di Pdl-Fi, M5s e Romaniello del Gm) il Piano regionale dei trasporti, “che persegue la definizione di un sistema basato sull’integrazione delle reti di trasporto in una logica di interscambio e di sostenibilità tecnica ed economica, attraverso l’integrazione funzionale e tariffaria, per garantire adeguati livelli di servizio anche ai territori più svantaggiati”.
Il costo annuo complessivo del servizio si aggira intorno ai 110 milioni di euro di cui 65 milioni rivenienti dal Fondo nazionale che ha subito per il 2015 un taglio del 6 per cento.
Si punta a rafforzare il ruolo del servizio di trasporto pubblico ferroviario regionale mediante un progetto di integrazione dei servizi ferroviari con quelli automobilistici e la completa attuazione degli investimenti già avviati di ammodernamento ed efficientamento infrastrutturale ed impiantistico delle reti ferroviarie per connettere la Basilicata ai principali nodi trasportistici della rete ferroviaria nazionale. Per la rete stradale gli interventi previsti dal quadro programmatico progettuale rispondono ad una finalità di maggiore apertura verso l’esterno attraverso migliori collegamenti e la salvaguardia dell’accessibilità multimodale interna. Per il settore del trasporto aereo il Piano prevede due linee di intervento complementari, la cui attuazione è graduata nel tempo: potenziamento dell’accessibilità ferroviaria e/o stradale agli aeroporti di rilevanza strategica e di interesse nazionale di riferimento per la Basilicata e sostegno all’attivazione degli scali nazionali secondari e degli scali di interesse regionale finalizzati a servire specifiche componenti di domanda.
I principi ispiratori alla base della riorganizzazione della rete dei servizi di trasporto pubblico locale sono quelli in parte già delineati della legge regionale n.7/2014 e tengono conto del quadro normativo a livello nazionale, che nell’ultimo triennio ha posto particolare attenzione alla messa a punto di meccanismi finalizzati all’efficientamento del settore e ad incentivare la sua competitività tramite la promozione dei principi propri della libera concorrenza nelle procedure di affidamento dei servizi. L’organizzazione e strutturazione dei servizi è concepita in una rete di interesse regionale organizzata in 9 Unità di Rete dei servizi di trasporto pubblico locale (Tpl) comunali integrati sotto il profilo modale con la rete portante regionale. Le unità di rete (Ato) andranno verificate durante il processo di progettazione della rete di Tplr nel suo complesso, ovvero durante la redazione del Piano di Bacino.
I nove ambiti individuati sono: Vulture – Alto Bradano; Marmo Platano Melandro; Potenza; Val D’agri; Lagonegrese – Pollino; Mercure – Alto Sinni; Costa Ionica; Stigliano – Collina Materana; Matera. Il rafforzamento del ruolo della Regione quale Ente preposto alla ‘regolamentazione’ del sistema del Trasporto pubblico locale, attraverso la definizione di un nuovo quadro normativo e regolamentare dovrà essere finalizzato all’introduzione anche nel settore del trasporto di requisiti basilari quali l’efficienza, la sostenibilità, l’integrazione modale, tra i diversi modi di trasporto (ferro, gomma) anche attraverso l’individuazione e la creazione di nodi di interscambio e l’integrazione tra livelli di servizi (urbano-extraurbano) oltre all’integrazione tariffaria dei servizi stessi e la sicurezza e la qualità nel senso dell’affidabilità del servizio reso. Conseguentemente la Giunta regionaledefinirà nei prossimi mesi il Piano dei trasporti di Bacino regionale con la partecipazione di Province e Comuni.
Approvati anche alcuni emendamenti, proposti dal capogruppo del Pd Roberto Cifarelli d’intesa con il governo regionale, che integrano il documento prevedendo in particolare: la conferma definitiva dell’istituzione del servizio di alta velocità, istituito dall’11 dicembre scorso; il completamento della linea ferroviaria Ferrandina – Matera dopo il finanziamento disposto dallo Stato; l’integrazione della rete ciclabile regionale con itinerari legati alla viabilità locale ed a tratti di linee ferroviarie dismesse; interventi di ammodernamento e riqualificazione funzionale della viabilità in provincia di Matera; l’armonizzazione della durata prevista per l’affidamento del servizio di trasporto locale.
Nel dibattito che ha preceduto il voto, aperto da una relazione dell’assessore alle Infrastrutture Nicola Benedetto, sono intervenuti i consiglieri Robortella e Cifarelli (Pd), Romaniello, Pace (Gm), e Napoli (Pdl-Fi).
Il rappresentante dell’esecutivo lucano, intervenendo questa sera in Consiglio regionale prima della votazione del provvedimento ha detto che “si inaugura una nuova fase del trasporto su gomma, che si apre alle esigenze dei cittadini ed ai cambiamenti della Basilicata”.
Un’importante fase per il trasporto pubblico lucano si apre oggi con l’approvazione del nuovo Piano regionale dei Trasporti. Lo ha evidenziato questa sera – intervenendo in Consiglio regionale e poco prima del voto sul provvedimento – l’assessore regionale ai Trasporti, Nicola Benedetto.
“Questo piano – ha spiegato il rappresentante dell’esecutivo lucano – detta le linee guida del trasporto su gomma nella nostra regione per i prossimi dieci anni. Abbiamo lavorato tanto a questo provvedimento e molto abbiamo discusso nelle commissioni consiliari per arrivare ad un risultato importante. La Basilicata, rispetto agli scorsi decenni – ha evidenziato Benedetto – è cambiata non solo nella popolazione, ma anche nei punti di interesse: anni fa non esisteva la Fiat, non c’erano le opportunità di Matera 2019. Sono cambiati i flussi del trasporto su gomma ed abbiamo dovuto adeguare il Piano dei trasporti alle nuove esigenze della comunità lucana, in modo da tracciare un solco per i prossimi dieci anni”.
L’assessore Benedetto ha ricordato alcune peculiarità del provvedimento posto in votazione nella seduta consiliare, come ad esempio “il fatto che siano stati pensati nove bacini per la mobilità interurbana, tutti guidati da Comuni capofila che avranno il ruolo di individuare le esigenze dei rispettivi territorii. Dove c’è poca utenza, ad esempio nei Comuni più piccoli e con una presenza maggiore di anziani – ha detto ancora l’assessore – abbiamo pensato all’attivazione di servizi a chiamata. Abbiamo predisposto inoltre, migliori collegamenti verso gli aeroporti di Bari o di Napoli”.
Per quanto riguarda le risorse l’assessore Benedetto, dopo aver ricordato che “negli scorsi anni si è arrivati ad investire per il trasporto 110 milioni di euro”, ha sottolineato che “con il nuovo Piano, l’obiettivo è anche quello di razionalizzare la spesa e ottenere un risparmio di alcuni milioni di euro”.
“Tutto questo – ha concluso Benedetto – cercando di migliorare il servizio ai cittadini e di aiutare le imprese di trasporto nel loro lavoro”.