Riceviamo e pubblichiamo alcune riflessioni sulla crisi che sta attraversando l’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco De Ruggieri inviata dal cittadino materano Valentino Blasone. Di seguito la nota integrale.
L’altro giorno abbiamo appreso del conferimento del titolo di Commendatore della Repubblica al nostro Sindaco Avvocato Raffaello De Ruggieri.
Auguri quindi al Sindaco per la sua attività pluridecennale svolta in città e per la città.
Non si può però, dopo gli auguri, non soffermarsi sulla storia degli ultimi venti mesi, ovvero da quando l’Avvocato De Ruggieri è divenuto Sindaco, eletto dai Materani.
Grandi erano le attese e ancor più grandi le speranze per un futuro nuovo e diverso.
Oggi si può affermare, senza rischio alcuno di smentita, che soprattutto questa aspettativa e queste speranze, quasi sacre perché alla base delle promesse elettorali, sono stata mortificate e tradite.
Sono stati traditi gli elettori che hanno conferito la loro fiducia nel momento del voto, sono stati traditi chi invece pensava e sosteneva ragioni diverse, seppur riconoscendo all’uomo Avvocato Raffaello De Ruggieri il suo ruolo importante svolto in passato per la città, che ovviamente nessuno può ridimensionare e dimenticare.
In questi venti mesi si è assistito il più delle volte a miserevoli giochi di potere, di bande di interessi politici e non, tesi all’occupazione indebita della voglia di quel futuro e di quelle speranze.
Di quei sogni purtroppo svaniti.
Tutto ciò e stato avvertito dallo stesso Sindaco, tant’è che nel suo ultimo comizio in piazza di alcune settimane fa, da solo sul palco, annunciava a gran voce, ancora rotta dalla commozione, di voler uscire da questo pantano di giochi contrapposti che paralizzavano allora e ancora mortificano la città e di voler riprendere a dialogare e andare avanti direttamente col popolo di Matera, con la parte sana, attiva, che si adopera giorno dopo giorno per il successo della nostra città.
Purtroppo, e mi rammarica profondamente sottolinearlo, anche questa promessa è stata inevasa.
Nelle settimane successive, fino ad oggi, si è assistito ad uno stucchevole balletto di incontri fra referenti politici per varare una nuova giunta, allorquando si disse (da comunicato ufficiale del Comune di Matera) che la giunta attuale era dimissionaria. Mai notizia fu fallace perché si è scoperto poi che nessun assessore aveva consegnato le deleghe.
Si continua quindi a dire in un modo e a fare in un altro, si continua a predicare di voler ascoltare e di stimolare partecipazione, e invece si decide in stanze chiuse con logiche sconosciute.
Esempio ultimo clamoroso e lampante è il bando sui rifiuti presentato questa mattina in Consiglio Comunale che non è stato minimamente condiviso e discusso con la città, le organizzazioni di categoria imprenditoriali e del commercio, le associazioni ambientaliste, le scuole e gli organi degli studenti.
Un progetto che dovrebbe essere una sfida epocale per far cambiare rotta e modo di vivere sia ai residenti che alle migliaia di ospiti che visitano Matera, viene consegnato alla assemblea consiliare come un pacchetto chiuso di cui nessuno conosce nulla.
Prendere o… prendere lo stesso!
Questo è grave e ne va dell’intelligenza e del senso civico di tutti noi.
Casi eclatanti sono anche quelli di una totale mancanza di programmazione degli eventi, dell’accoglienza dei turisti, di un piano del traffico degno di questo nome, del decoro urbano, di un’inclusione fattiva e reale dei quartieri e dei borghi nella vita della città.
Nell’imminenza del Natale cristiano che vuol dire Rinnovamento e Buona Novella, la Città Laica deve ancora una volta subire la mortificazione di essere trattata come l’ultimo degli esclusi, come si usava dire con l’anello al naso, da abbindolare con promesse dell’ultim’ora, considerati sudditi e non cittadini.
Questo non è più accettabile.
Matera non può più sopportare la protervia di un gruppo ristretto di persone, di un cerchio magico trasversale, che come il memorabile Marchese del Grillo nella Roma papalina, interpretato dal grande Alberto Sordi nel film del maestro Mario Monicelli, continui a dirci: “Io sono io e voi non siete un cazzo!”.
Noi amiamo Matera!
Per davvero!
Ai materani di buona volontà e senza padroni e signori dico: è l’ora di riprendercela.
Valentino Blasone
e poi ci vorrebbe più trasparenza ed anche i media dovrebbero “disturbare” un po’ di più il sindaco: che si dice a livello di nomine degli assessor? non ci aveva detto il sindaco che tutti avevano consegnato a lui le dimissioni? quindi ora siamo senza assessori? silenzio assoluto, o almeno a me non è sembrato di leggere niente in merito.
Condivido tutto il contenuto delle riflessioni di Valentino Blasone. Occorre, però, anche dire che se è vero come è vero che il sindaco è stato eletto dai materani, è altrettanto vero che lo stesso è sostenuto da una “maggioranza” di consiglieri. Per una questione logica e statutaria, il sindaco non dirà mai “io non servo, me ne vado” (fermo restando il valore culturale e di spessore politico che si racchiudono nella “persona” De Ruggieri). Ma, secondo me, è giusto il contrario. Cioè dovrebbero essere gli stessi consiglieri di maggioranza (visto che si agitano a “timer”) a chiederne le dimissioni o presentare una mozione di sfiducia. Pertanto, dovrebbero motivarne la decisione e, in assenza di motivazioni, sarebbe lo stesso Sindaco a chiederle. A questo punto verrebbe fuori l’effettiva “faccia” di ognuno di loro e non usare la “maschera” a seconda degli argomenti all’O.d.g. Uscite allo scoperto e dite ai materani quello che “bolle in pentola”. Mi sembra di assistere al “cane che vuole mordersi la coda”. Questo i materani non lo meritano. !!!
nino silecchia