La presidente della Commissione regionale pari opportunità interviene sulle le liste ai consigli provinciali e dice “le donne lucane, tutte, non solo quelle con ruoli ‘istituzionali’ non hanno intenzione di rimanere in silenzio anche questa volta”
Siamo nel periodo natalizio, ma la buona novella non porta novità per le donne di Basilicata. Le liste provinciali, infatti, si caratterizzano per una presenza risicata di candidate, mantenendo un trend tipico lucano”.
E’ quanto afferma la presidente della Commissione regionale pari opportunità Angela Blasi per la quale “le donne lucane, tutte, non solo quelle con ruoli ‘istituzionali’ non hanno intenzione di rimanere in silenzio neanche questa volta. Noi donne siamo critiche con noi stesse figuriamoci con chi non contempla o sottovaluta il significato e l’apporto della nostra presenza nella vita politica della nostra regione”.
“Un concetto semplice – continua – ma così fondamentale che ancora una volta non è riconosciuto in una regione che in materia paritaria ha più ombre che luci. A questo punto il dubbio che ci attanaglia riguarda la nostra capacità a comunicare il concetto del valore della differenza o nella prevalenza di una ottusità vetusta che non consente l’affermazione dello stesso e quindi il riconoscimento consequenziale di tale valore. A nulla vale, quindi, il richiamo rituale a norme, leggi o articoli della Carta costituzionale: quello che manca nella classe politica della nostra regione non è la conoscenza, bensì la volontà di mettere in discussione il proprio potere esclusivo”.
“Al contrario – dice Blasi – il confronto con chi rappresenta oltre la metà dei cittadini di questo Paese dovrebbe essere considerato indispensabile nell’ottica di una partecipazione democratica alla vita politica ed amministrativa. Partecipazione attiva delle donne che risulterebbe riduttiva se limitata a premi, prese di posizione ed iniziative singole, ma che porti avanti azioni positive, l’ ascolto del territorio e delle donne lucane e che si faccia garante dei diritti di tutte e tutti”.
“La Crpo – aggiunge – nel suo percorso sta perseguendo questa strada, convinta che la vera politica paritaria si costruisce collaborando e confrontandosi con chi vive la Basilicata. Oggi, presa visione delle liste provinciali, chiediamo ai partiti ai loro segretari provinciali se si siano mai domandati quali siano le esigenze, le aspettative delle donne lucane e se abbiano mai tenuto conto del danno apportato a questa regione nel privarla di un apporto così importante, come riconosciuto ormai a tutti i livelli”.
“Le donne lucane che hanno deciso di contribuire a questa svolta – conclude – sono impegnate giornalmente ad affrontare le diverse problematiche che si presentano e contemporaneamente combattono contro convinzioni arretrate e stereotipi antichi. Non tutte le donne lucane vorranno candidarsi ma tutte le donne lucane sono cittadine e come tali devono essere ascoltate e rappresentate nelle istituzioni”.