La segretaria generale Fp Cgil Matera, Giulia Adduce e il segretario generale Cgil Matera Eustachio Nicoletti in una nota congiunta esprimono alcune riflessioni sul ruolo e sul futuro delle biblioteche provinciali in Basilicata. Di seguito la nota integrale.
Negli ultimi tempi il dibattito sulla Biblioteca ex-provinciale “T. Stigliani” di Matera è diventato incandescente. Vi sono stati molti interventi di esponenti delle istituzioni, tra cui quelli di diversi consiglieri regionali e del Presidente Pittella. In particolare, il Presidente Pittella si è espresso – anche nel corso di iniziative pubbliche – sulla possibilità di porre fine anticipatamente (prima della scadenza prevista del 31/12/2017) al regime di transitorietà che stanno vivendo le due Biblioteche ex-provinciali. Infatti, attualmente la gestione delle Biblioteche è ancora – transitoriamente – in capo alle Province; ciò ha determinato enormi criticità e sarebbe opportuno approdare quanto prima alla gestione diretta da parte della Regione.
Se la Regione dovesse anticipare la data scadenza, non farebbe altro che ottemperare a quanto prescritto dalla Legge Del Rio e dalla relazione della Corte dei Conti sez. Autonomie, la quale ha confermato la necessità, per esigenze di svolgimento unitario, che le funzioni afferenti ai servizi bibliotecari venissero incardinate entro l’ambito delle competenze della Regione Basilicata, attraverso la conferma di attribuzione delle funzioni di coordinamento e finanziamento del sistema unico bibliotecario.
Sarebbe quindi auspicabile che la Regione procedesse quanto prima nella direzione indicata dalla relazione della Corte dei Conti sez. Autonomie, in modo da portare a compimento un processo che nei fatti è già a metà strada.
Deve essere sottolineato che, di fatto, le due Biblioteche ex-provinciali di Potenza e Matera hanno già funzioni di dimensione regionale:
• la funzione conservativa relativa a fondi antichi, provenienti anche dai disciolti ordini monastici del territorio regionale (a seguito dell’abolizione dell’asse ecclesiastico), collezioni speciali e donazioni in virtù dell’obbligo statale di cui alla L. 393/1941, ed ora anche ogni genere di pubblicazione cartacea e digitale, ai sensi della L. 106/2004 (entrambe le biblioteche con decreto ministeriale del 28/12/2007 sono state individuate quali sedi dell’Archivio Regionale in Basilicata in ordine alla raccolta e conservazione delle copie d’obbligo);
• la funzione di assistenza e supporto alle altre biblioteche del territorio regionale nell’ambito del Polo regionale del Servizio Bibliotecario Nazionale, un servizio a rete materiale ed immateriale, frutto dell’accordo convenzionale del 2005 tra la Regione Basilicata e l’Istituto Centrale per il Catalogo Unico del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, che ha fatto seguito al protocollo d’intesa del 1989 tra la Regione Basilicata e le due Province di Potenza e Matera nel 1989 che ha dato inizio alla catalogazione automatizzata in Basilicata e alla partecipazione al Servizio Bibliotecario nazionale delle due Province, con spese a carico della Regione per quanto riguarda l’aggiornamento professionale e la disponibilità del software gestionale;
• la funzione di gestione del patrimonio librario, emerografico e audiovisivo;
• la funzione di coordinamento dei servizi di fornitura documenti, assistenza bibliografica, alfabetizzazione informativa;
• la funzione di Archivio Regionale della produzione editoriale regionale, svolta già da tempo dalle due storiche Biblioteche ex-provinciali di Potenza e Matera, cui spetta di diritto il deposito di una copia di tutto quanto viene pubblicato e realizzato in Basilicata, in formato sia cartaceo che digitale. Tale funzione è svolta ai sensi della L. 106/2004 e del decreto ministeriale del 28/12/2007 che ha individuato entrambe le biblioteche quali sedi dell’Archivio Regionale in Basilicata in ordine alla raccolta e conservazione delle copie d’obbligo.
Queste funzioni si sono aggiunte a quelle che la L. R. 37/80 aveva già unificato quali catalogazione, prestito, indicizzazione, soggettazione.
Oggi, con la L. R. 27/2015, che ha dettato le disposizioni in materia di patrimonio culturale, le due Biblioteche ex-provinciali potrebbero trovare, in un quadro di riordino del sistema culturale della Regione, la loro collocazione definitiva mediante l’incardinamento dei servizi bibliotecari entro l’ambito delle competenze della Regione Basilicata.
Qualsiasi proposta di aggiornare e rendere più appetibile l’offerta culturale delle due Biblioteche ex-provinciali dovrebbe quindi partire dal consolidamento dell’esistente, ossia da un rinnovato impegno finanziario in grado di sopperire alla riduzione di personale e alla riduzione del numero delle ore di apertura che ha caratterizzato la vita delle due biblioteche in questi ultimi anni.
La segretaria generale Fp Cgil Matera, Giulia Adduce e il segretario generale Cgil Matera Eustachio Nicoletti