Pio Abiusi, per conto dell’Associazione Ambiente e Legalità, esprime alcune valutazioni sui lavori in corso per la redazione del nuovo bando per la raccolta dei rifiuti. Di seguito la nota integrale.
Pio Abiusi: “Il prof. Masi apre un salone da barbiere”.
Tra le tante cose alle quali si dedica il prof. Masi ha aperto anche un salone da barbiere per il taglio dei costi relativi alla raccolta differenziata del sub-ambito 1. Il Conai ha presentato un progetto per la gestione dei servizi di igiene urbana per Matera ed i comuni aderenti al Sub-Ambito 1 esso prevede l’impiego di 131 unità per Matera su un totale di 201 addetti per tutto il sub-ambito e poi tante altre cose. Il costo annuo programmato per Matera è risultato essere di 10,944 milioni di euro. Si è ritenuto eccessivo per la città che oggi ha un costo approvato di 10,322 milioni di euro oltre alle spese fuori bilancio inerenti la gestione dei rifiuti. Si è ritenuto di doversi attestare sui 9 milioni di euro con il nuovo sistema di raccolta, nuovo a dire il vero non è, e così i “tecnici comunali” del sub-ambito affidano alla modica spesa di 36 mila euro al Prof. Masi l’incarico di tagliare e lui si mette all’opera. Non occorrono 131 unità per Matera ne bastano 104 ed il risparmio è di 1,137 milioni di euro, del monitoraggio se ne fa a meno e che il Signore ce la mandi buona, anche i costi relativi alla comunicazione si sono ridotti. Proprio sulla comunicazione bisogna investire perchè la riuscita della operazione è fatta coinvolgendo i cittadini altrimenti faranno quello che oggi accade nel comune di Potenza dove c’è abbandono di rifiuti lungo le strade extraurbane o i cittadini trasferiscono i loro rifiuti in quella parte della città dove non è ancora partita la raccolta differenziata. Morale della favola il Prof. Masi riesce nella operazione e fa un bel taglio di capelli. In consiglio comunale il super assessore si sofferma sui rifiuti ingombranti che si sono moltiplicati in maniera esponenziale e di qui l’abbandono ai bordi delle strade ma questo non dipende dalla mancata comunicazione? C’è poi l’interesse dei cittadini alle ristrutturazioni degli alloggi e perciò vi è l’abbandono incontrollato degli inerti ma tutto questo è semplicemente illegale e va combattuto. Gli ingombranti vanno avviati in maniera concordata all’eco-centro ma sono una percentuale trascurabile rispetto a tutto il resto dei rifiuti mentre gli inerti vanno raccolti ed avviati ad apposita discarica autorizzata e che a Matera funziona bene. Le imprese serie queste cose le sanno e si attengono alle norme. Se la raccolta dei rifiuti a Matera non funziona non dipende dalla ditta che a suo tempo risultò essere vincitrice dell’appalto ma sempre e solo da chi gestisce in comune la procedura, assessori che si sono avvicendati – senza escludere l’attuale – ed il super gettonato ed inamovibile dirigente. Progetto Ambiente, l’attuale gestore, impiega 71 unità e riceve un corrispettivo di 4, 4 milioni di euro. Appare evidente qualora il quadro sia per gli addetti che per il canone si fosse modificato che le cose sarebbero migliorate. Progetto Ambiente non ha in gestione i rifiuti che una volta arrivati in piattaforma a La Martella diventano di competenza comunale ed è così che la raccolta differenziata porta a porta e quanto raccolto in maniera differenziata dai compattatori vengono scaricati senza alcuna selezione, non ci si affanni a confutare il dato perchè ci sono documenti ufficiali che lo attestano. Una chicca ci sembra opportuno evidenziare, nei due progetti quello di Masi che quello di Conai è presto il recupero dei materiali nobili – carta, cartone, vetro, plastica e così via – ed un introito per la collettività di oltre 0,600 milioni di euro. Sarebbe interessante conoscere chi trae beneficio oggi da quel recupero visto che il corrispettivo non entra nelle casse del comune. Non saranno 0,600 milioni di euro l’anno ma sono pur sempre 3,4 mila tonnellate separate pari al 14% di tutta la differenziata che viene data per il 22% .
Chi trae vantaggio dalla vendita di quei rifiuti è possibile saperlo? Il prof. Masi ha fatto i miracoli con le sue forbici ed è riuscito a portare il costo per abitante a 153 Euro ma dove il noto professore non è intervenuto il contratto stipulato è stato pari a 99 Euro ad abitante oltre IVA; “Progetto Ambiente” si è aggiudicato quell’appalto e gli amministratori locali sono molto soddisfatti di come vanno le cose. Questa è una ulteriore dimostrazione che se le cose non funzionano a Matera dipende dal manico che è in Comune e non ce ne voglia il super assessore al quale una pausa di riflessione farebbe bene unitamente ad un po’ di ripetizione della materia.
Pio Abiusi, Associazione Ambiente e Legalità
Eccolo qua, ancora una volta il tuttologo Abiusi, presidente di una associazione con un solo iscritto (se stesso) il quale crede di possedere la chiave della conoscenza. Un bel bagno d’umilta no , eh?
Pio Abusi almeno legge e si informa, e ci mette la faccia, lei Sig. Luca Parri critica i commenti …preferisco il primo !