La terza Commissione (Attività produttive, territorio, ambiente) presieduta da Vincenzo Robortella (Pd), ha ascoltato questa mattina Francesco Pietrantuono e Carmen Santoro, rispettivamente assessore e dirigente generale del Dipartimento Ambiente ed Energia della Regione sul disegno di legge della Giunta di “attuazione delle norme del decreto legislativo n. 152/2006 in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati, delle norme in materia ambientale e della legge n. 257/1992 sulle norme relative alla cessazione dell’impiego dell’amianto”.
“Obiettivo del provvedimento – ha spiegato Pietrantuono – è quello di adeguare la normativa regionale alle disposizioni europee e statali in materia di rifiuti, siti contaminati e rischio amianto, disciplinando in modo armonico le relative unzioni regionali, portando a coerenza le norme sui rifiuti e sulla bonifica con il Piano regionale dei rifiuti. Il provvedimento punta tra l’altro a rafforzare la funzione programmatoria e pianificatoria chiarendola nei suoi vari aspetti strutturali e gestionali e a stabilire la gerarchia dei livelli di pianificazione, articolata in ‘criteri per l’individuazione delle aree non idonee alla localizzazione degli impianti di recupero e smaltimento dei rifiuti’, ‘Piano regionale dei rifiuti’ e ‘Piano d’ambito’”.
“Il Piano regionale dei rifiuti – ha continuato – fa una fotografia e un quadro dell’esistente e definisce sulla base dell’indirizzo politico la strategia ‘Rifiuti zero’ da adottare. Il disegno di legge detta le regole per dare certezza a tutti, pubblico e privato e per sancire il rispetto di tali regole da parte di tutti anche perché ci sono norme che rischiano di andare in conflitto con il Piano regionale dei rifiuti”.
“In pratica – ha detto Pietrantuono – si punta a definire ruoli e funzionamento degli strumenti di monitoraggio e gestione: Osservatorio regionale dei rifiuti solidi urbani, Osservatorio sovra regionale dei rifiuti, Anagrafe dei siti da bonificare, rafforzando la definizione del progetto di sistema informativo quale riferimento conoscitivo fondamentale per la verifica e il controllo dei flussi e la determinazione delle percentuali di raccolta differenziata raggiunta da ciascun Comune; individuare l’Ambito territoriale ottimale; definire le linee guida per la gestione transitoria del sistema integrato dei rifiuti e per l’implementazione dell’impiantistica funzionale al ciclo integrato, nel rispetto dei principi di autosufficienza e di prossimità, nelle more della definizione del Piano d’ambito di competenza dell’Ente di governo per i rifiuti e le risorse idriche (Egrib); istituire misure di incentivazione e di penalizzazione finalizzate a raggiungere gli obiettivi di raccolta differenziata dei rifiuti urbani stabiliti dal decreto legislativo n. 152/2006; ridefinire le competenze e riorganizzare i procedimenti amministrativi in tema di bonifiche dei siti contaminati; introdurre norme per la salvaguardia dell’ambiente dai pericoli derivanti dalla presenza di amianto e concessione di finanziamenti regionali a sostegno degli interventi di rimozione e trattamento di materiali e manufatti contenenti amianto; attuare misure di tutela e prevenzione per i territori interessati dai pericoli correlati alla presenza di amianto in giacitura naturale”.
Nel dibattito che è seguito all’audizione sono intervenuti i consiglieri Lacorazza, Santarsiero, Rosa, Romaniello, Perrino, Giuzio e Cifarelli.
Alla riunione della Commissione, oltre al presidente Vincenzo Robortella (Pd), hanno partecipato i consiglieri Cifarelli, Giuzio, Lacorazza, Miranda Castelgrande e Santarsiero (Pd), Bradascio (Pp), Pace e Romaniello (Gm), Perrino (M5s), Rosa (Lb-Fdi).