Il consiglio comunale che si è riunito ieri ha preso in esame tutti i punti all’ordine del giorno.
In apertura della seduta, analizzando il punto 1: (Ratifica deliberazione di giunta comunale n.454 del 19 dicembre 2016 avente per oggetto: “variazione al bilancio di previsione 2016”)
il sindaco è intervenuto invitando a ritrovare un clima di rasserenamento.
Il consigliere Adduce ha chiesto spiegazioni circa l’eventuale mancata pubblicazione della delibera n.454 del 19 dicembre 2016, oggetto del primo punto all’ordine del giorno. Al quesito ha risposto il segretario generale Mariella Ettorre che ha spiegato: “La delibera che ratifichiamo oggi è stata dichiarata immediatamente eseguibile e quindi, indipendentemente dalla pubblicazione, produce i suoi effetti”. Sul tema sono intervenutii consiglieri Adduce, Bianco, Cotugno, Scarola.
Il punto era stato illustrato dal presidente della Commissione Bilancio, Angelo Montemurro: “La delibera riguarda una variazione al bilancio di previsione triennale 2016 -2018. La proposta di ratifica in consiglio comunale dipende dal fatto che nel programma degli intervebti per Matera Capitale della Cultura 2019, è stata prevista una somma da inserire in bilancio di 3,15 milioni. La variazione è necessaria per tener conto di queste somma da utilizzare al meglio sin a subito. La nota del dirigente di settore, sollecita questo passaggio”.
L’ing. Lomurno, dirigente di settore ha ulteriormente spiegato: “La delibera aveva individuato finanziamenti per Matera Capitale della cultura e per interventi nei rioni Sassi e nell’altopiano murgico. In quell’ambito, il sindaco ha sottoscritto un disciplinare ad ottobre per attivare le procedure di trasferimento della prima tranche dell’intera somma assegnata al Comune. Il 15 dicembre scorso è giunta notizia di questo trasferimento e dunque è nata la necessità di questa variazione di bilancio”.
Sul tema è intervenuto il sindaco che ha aggiunto: “Il consiglio comunale deve essere orgoglioso di questo momento. Si tratta di somme che provengono da una delibera approvata all’unanimità nel consiglio comunale aperto dell’ottobre 2015. Quell’ordine del giorno si è trasformato in punti ed emendamenti che, trasferiti al Parlamento, sono stati approvati. Con quella norma, ovvero i punti 345 e 347 della Legge di Stabilità il Comune di Matera ha avuto 48 milioni di euro, di cui 28 definiti dal Ministero dei Beni culturali per la Capitale della Cultura e 20 per i Sassi. Si è trattato di una operazione svolta in piena sintonia fra Regione, Comune, Governo e Parlamento e i nostri parlamentari Antezza e Latronico hanno svolto una parte notevole insieme ai colleghi di altre parti politiche. In cassa, dunque, al Comune sono arrivati 3,5 milioni da spendere subito senza passare dalle forche caudine regionali, obbligate a superfetazioni burocratiche. Sugli obiettivi legati a queste somme serve una discussione corale. Oggi – ha proseguito il sindaco – in cassa sono giunti finalmente 3,5 milioni che vano inseriti come variazione in attivo e non in passivo”.
Subito dopo è intervenuo il consigliere Adduce che ha espresso le sue contestazioni sullo spirito che ha portato al riconoscimento di 3,5 milioni a Matera. E’ seguito l’intervento del consigliere Scarola e ancora una volta del sindaco: “Il governo avrebbe dovuto, forse, dare qualcosa in più a Matera; noi siamo riusciti fin dove era possibile arrivare e abbiamo vissuto anche noi una dimensione politica nazionale difficile, frantumata ma noi non abbiamo un canale partitico. Al di là di qualche parlamentare locale non abbiamo trovato interlocutori se non nel governo nazionale, e soprattutto nella presidenza del consiglio.
Mi sorprende la censura del mancato arrivo dei fondi al Comune pur essendo stati individuati nella Legge di stabilità; quegli emendamenti sono stati scritti direttamente dal Comune e trasferiti al Parlamento. Si chiedeva il rafforzamento della struttura, e abbiamo avuto la deroga alle assunzioni; si chiedeva il recupero del centro storico e abbiamo avuto il finanziamento dei Sassi; si chideva un intervento del Ministero dei Beni culturali e c’è stato un intervento con una specifica indicazione, non casuale, che prevedeva che tutto ciò che sarebbe stato finanziato dal ministero avrebbe dovuto essere fatto d’intesa col sindaco. Il gruppo consiliare del Pd, molto attento su tutti i problemi, ha omesso di verificare le convenzioni tormentate con il ministero dei Beni culturali. Dopo il decreto del ministro, il tempo trascorso per la registrazione alla Corte dei Conti, tutto è stato portato in una convenzione fra Comune, Fondazione ministero della quale è prevista un’anticipazione del 10% sulle somme complessive. Le altre, invece, verranno erogate sulla base degli stati di avanzamento, previa verifica. Non era dunque possibile trasferire le intere somme; esiste un patto successivo tra Comune e ministero che riguarda una anticipazione”. Sul tema si sono registrati ulteriori interventi dei consiglieri Morelli e Fragasso.
IL PUNTO E’ STATO APPROVATO ALL’UNANIMITA’ CON IMMEDIATA ESECUTIVITA’
Sugli aspetti politici il sindaco è intervenuto ancora spiegando: “Il rapporto con il ministro Franceschini è difficile, se non incomunicabile. L’ho invitato più volte a venire a Matera per inaugurare la Scuola del Restauro, un’occasione unica per rientrare in un rapporto di intesa e conoscenza, ma mi è sempre stato detto che aveva impegni. Prima di Natale gli ho inviato i miei auguri. Se non dovesse rispondere nemmeno alle richieste inviate insieme agli auguri, uscirò sulla stampa nazionale per denunciare la latitanza del ministro Franceschini rispetto a Matera. Non è pensabile che una sezione distaccata della Scuola d’alta formazione di Conservazione e Restauro su cui hanno lavorato altri ministri e personale del suo Ministero, venga snobbata dal ministro”.
Il punto 2 (Riconoscimento di debito fuori bilancio a favore della ditta Decom Trasporti srl) è stato illustrato dalla relazione del presidente della Commissione Bilancio, Angelo Montemurro: “Nel marzzo 2014, l’azienda si è aggiudicata il servizio di prelievo, trasporto e smaltimento dal nostro impianto del percolato, per un importo di 230 mila euro. In seguito all’espletamento del servizio è stato necessario prevedere ulteriori interventi che hanno comportato spese per 11 mila e 25 mila euro, esterni rispetto alla somma prevista dalla gara”.
Sul punto sono intervenuti i consiglieri Scarola, Cotugno, Bianco, Vena, Sasso, Lionetti e Vena.
Sul punto il consigliere Toto ha presentato un emendamento che è stato poi richiesto di cassare.
IL PUNTO E’ STATO APPROVATO CON 19 VOTI A FAVORE E 6 CONTRARI
Il punto 3: (Riconoscimento debito fuori bilancio a favore del Comune di Pisticci) è stato illustrato sempre al presidente della Commissione Bilancio, Montemurro: “Il Comune di Matera aveva conferito alla Recisa di Pisticci rifiuti per 574 tonnellate per una spesa di 111.798 euro.
Sul punto è intervenuto il consigliere Lionetti.
IL PUNTO E’ STATO APPROVATO CON 18 VOTI A FAVORE E 4 CONTRARI
Il punto 4: (Riconoscimento debito fuori bilancio a favore dell’Arpa Basilicata) illustrato sempre dal presidente della Commissione riguarda il seguente tema: “Dopo gli esposti di alcuni cittadini è stato chiesto all’Arpa per verificare i livelli di inquinamento acustico e ambientale nei confronti di alcune attività commerciali della città. L’importo totale è di 2.925,04 euro.
Sul punto è intervenuto il consigliere Lionetti
IL PUNTO E’ STATO APPROVATO CON 17 VOTI FAVOREVOLI E 4 CONTRARI
Il punto 5 (Riconoscimento debito fuori bilancio a favore della Società Italkali spa) , illustrato dallo stesso presidente di Commissione, Montemurro riguardava : “Si tratta di una procedura negoziata nei confronti dell’azienda che si è aggiudicata la fornitura di 30 tonnellate di sale contro il gelo stradale. La fornitura è stata espletata per un valore di 2928 euro. Per i problemi fra esesercizio finanziario 2015 e 2016 non si è potuto pagare il dovuto alla società.
IL PUNTO E’ STATO APPROVATO CON 18 VOTI FAVOREVOLI E 5 CONTRARI
Il punto 6 (Riconoscimento legittimità del debito fuori bilancio in favore di Vodafone Omnitel Bv.) è stato illustrato dal presidente di Commissione e riguarda: “La responsabiltià è della Vodafone che non ha rispettato la necessità di emettere fattura elettronica, nonostante le reiterate richieste da parte dell’amministrazione comunale. IL passaggio è avvenuto solo nell’anno successivo. Per questo nell’esercizio successivo si intende come debito fuori bilancio pari a 5.444,95 euro.
IL PUNTO E’ STATO APPROVATO CON 18 VOTI FAVOREVOLI E 5 CONTRARI
Il punto 7: (Procedura esecutiva n.220/2016. Legale discarico del tesoriere a seguito di pignoramento): illustrata sempre dal presidente Montemurro: “Si tratta di punti relativi a pignoramento per procedura esecutiva pari a 10.491,92.
Il punto 8: Procedura esecutiva n.881/2015. Legale discarico del Tesoriere a seguito di pignoramento (procedura pari a 24.614,52)
Il punto 9 -Procedura esecutiva n.220/2016. Legale discarico del tesoriere a seguito di pignoramento (procedura pari a 21.111, 42)
Sui punti sono intervenuti i consiglieri Cotugno, Bianco, Lionetti, Quintano
IL PUNTO 7 E’ STATO APPROVATO CON 18 VOTI FAVOREVOLI, 1 CONTRARIO E 1 ASTENUTO
IL PUNTO 8 E’ STATO APPROVATO CON 18 VOTI FAVOREVOLI E 2 CONTRARI
IL PUNTO 9 E’ STATO APPROVATO CON 18 VOTI FAVOREVOLI, 2 CONTRARI
Il punto 10 (Acquisizione di immobile sito nei Rioni Sassi denominato Cripta di San Donato) è stato illustrato dal consigliere Maria Teresa Vena: “Con la legge 771 il Comune è stato autorizzato ad acquisire determinati immobili dei Sassi. Nel 1995 il Comune aveva acquisito 4 cripte che facevano parte del Convicinio di S. Antonio, San Donato, Sant’Eligio e Tempe Cadute. Nel 2011 le sorelle Nicoletti, dopo la morte del padre, si sono rese conto di essere ancora proprietarie della Cripta di S. Donato che il Comune nel frattempo aveva restaurato e affidato in gestione a una cooperativa a fini turistici. Le sorelle Nicoletti, dunque, hanno rpesentato istanza al Comune per rientrare nel possesso del bene in loro proprietà o prevedere l’acquisizione dal Comune. Dal 2011 il Comune si è impegnato per valutare l’immobile individuando un valore congruo tenendo presenti gli importi con cui erano state acquisite le precedenti cripte. Dal 1995 ad oggi è maturata l’ipotesi di occupazione usurpativa. Dunque il Comune ora vuol procedere all’acquisizione per un valore di 104.500 euro”.
Sul punto sono intervenuti i consiglieri Morelli, Sasso, Iacovone, Adduce.
Sul punto è intervenuto anche il Segretario generale, Ettorre: “Il Comune in caso di contenzioso potrebbe essere condannato oltre che a pagare il valore venale del bene, anche al risarcimento. E’ stato inoltre chiarito dalla Corte Costituzionale che il proprietario possa agire per la rivendita del bene. Fatte queste valutazioni, abbiamo ritenuto di attivare l’acquisizione sanante”.
Sul punto è stato presentato un emendamento dal consigliere Scarola (che si allega) votato all’unanimità
Il punto 10 e’ stato approvato con 16 voti favorevoli e 7 astenuti
INFINE ALL’ORDINE DEL GIORNO ERA STATO AGGIUNTO COME PUNTO N.11 UN EMENDAMENTO PRESENTATO DAL CONSIGLIERE PIETRO IACOVONE (RIPORTATA DI SEGUITO) IL PUNTO è STATO VOTATO ALL’UNANIMITA’.
In chiusura della seduta il sindaco ha fatto i propri auguri all’assemblea aggiungendo: “Dobbiamo cercare in tutti i sensi di ritrovare la comunione. Dobbiamo avere speranza nel futuro senza la quale si vive di grigiore”. Richiamando don Tonino Bello ha proseguito: “Chi spera ha la grinta del lottatore, non la rassegnazione di chi diserta, ha la passione del veggent, non l’aria avvilita di chi si lascia andare, chi spera cambia la storia non la subisce, ricerca solidarietà con altri viandanti, non la gloria del navigatore solitario. Cerchiamo di essere tutti viandanti istituzionali per il 2017”.
“APPROVATA MOZIONE PER DEFINIZIONE AGEVOLATA DEI CREDITI”
Nel corso della seduta di del 28 dicembre 2016 del COnsiglio Comunale di Matera è stata approvata dal Consiglio Comunale la mozione presentata dal consigliere del PD Pietro Iacovone (primo firmatario) e dagli altri consiglieri di centrosinistra che impegna l’amministrazione ad aderire alla rottamazione delle ingiunzioni emesse dal Comune di Matera per la riscossione delle entrate tributarie ed extratributarie, come previsto dal collegato “fiscale” alla legge di stabilità 2017. Entro il prossimo 1° febbraio dovrà essere approvato dal Consiglio Comunale il provvedimento per fissare tempi e modalità della definizione agevolata dei crediti, consentendo agli interessati di versare le somme dovute, anche a rate, e beneficiare dell’esclusione delle sanzioni e degli interessi di mora.
Questo il testo della mozione approvata, titolata “Proposta di adesione alla definizione agevolata dei crediti del Comune di Matera, ai sensi dell’art. 6-ter della legge n. 225 del 2016”.
Premesso che:
– l’art. 6 del D.L. 22 ottobre 2016 n. 193 convertito con modificazioni dalla legge 1 dicembre 2016 n. 225 prevede la definizione agevolata delle entrate affidate agli agenti della riscossione negli anni dal 2000 al 2016 e tuttora non pagate, con la possibilità per i soggetti inadempienti di poter estinguere i propri debiti senza corrispondere le sanzioni incluse in tali carichi e gli interessi di mora dovuti per omesso o tardivo pagamento delle somme;
– la suddetta norma trova applicazione anche per le entrate iscritte nei ruoli esattoriali emessi dagli Enti locali ed affidati agli agenti della riscossione dal 2000 al 2016, senza alcuna preventiva autorizzazione da parte dell’ente creditore;
– l’art. 6-ter del medesimo provvedimento legislativo estende la possibilità di introdurre la definizione agevolata delle entrate tributarie ed extratributariedegli Enti locali che riscuotono i relativi crediti, sia direttamente sia tramite concessionari, utilizzando l’ingiunzione fiscale anziché i ruoli esattoriali;
– l’adesione deve essere assunta dall’Ente entro e non oltre sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione n. 225/2016, avvenuta il 02 dicembre 2016 con la pubblicazione in G.U. n. 282.
Considerato che :
– a decorrere dal 1° gennaio 2012 il Comune di Matera ha modificato il sistema di riscossione delle entrate, interrompendo il rapporto con Equitalia ed operando per il recupero dei propri crediti mediante provvedimenti di ingiunzione;
– tale situazione determina una disparità di trattamento tra i soggetti tenuti al versamento dei carichi affidati dal Comune di Matera ad Equitalia nel periodo intercorrente dal 2000 al 2011, per essere riscossi mediante le cartelle esattoriali, rispetto a coloro che devono corrispondere all’Ente crediti richiesti in pagamento successivamente;
– occorre un intervento attivo dell’Amministrazione comunale per ristabilire uniformità di condizioni e consentire anche ai soggetti tenuti al versamento di somme non affidate ad Equitalia di usufruire della definizione agevolata prevista dalla legge;
– la definizione agevolata dei crediti determina, tra l’altro, la rinuncia al prosieguo degli eventuali giudizi in corso per i medesimi carichi, con conseguente riduzione degli oneri che l’Ente è tenuto a sostenere per resistere in ciascuna controversia.
Tanto premesso e considerato, i sottoscritti consiglieri
IMPEGNANO IL SINDACO E LA GIUNTA
1. Ad adoperarsi celermente per consentire l’adesione del Comune di Matera alle opportunità previste dall’art. 6-ter della legge 1 dicembre 2016 n. 255;
2. A predisporre entro il termine stabilito dalla legge la delibera di Consiglio comunale con cui disciplinare le modalità di definizione agevolata dei crediti tributari ed extratributaripretesi dall’Amministrazione e non affidati ad Equitalia per la riscossione mediante il sistema dei ruoli esattoriali;
3. Ad organizzare un’adeguata campagna informativa per favorire l’adesione del maggior numero possibile di contribuenti.
Pietro Iacovone, consigliere comunale PD