Non si tratta di campanile. Contano i numeri. E Matera con la festa di Capodanno per il secondo anno consecutivo ha dimostrato di meritare il titolo di capitale europea della cultura nel 2019, anche senza la visibilità della Rai. Premesso che lo show di Capodanno “l’Anno che verrà” finanziato dalla Regione Basilicata per Matera 2019 doveva restare nella città dei Sassi mentre il governatore Pittella ha preferito che l’evento diventasse itinerante per coinvolgere altri centri della Basilicata c’è chi temeva un flop in termini di presenze in piazza Vittorio Veneto ma la scelta coraggiosa dell’Amministrazione Comunale di Matera di affidarsi al progetto “Dsl – Dire Straits Legacy” è stata premiata. La band voluta da Phil Palmer, storico musicista della band inglese, ha fatto sognare per due ore circa ventimila persone presenti in piazza contro i 1500 privilegiati che hanno avuto la possibilità di accedere in piazza Mario Pagano a Potenza per “L’Anno che verrà”. Ovviamente i due collegamenti previsti su Rai Uno per il Capodanno a Matera durante lo show targato Rai in mondovisione non hanno permesso ai telespettatori di comprendere quanta gente era presente in piazza perchè l’inquadratura è stata effettuata dal belvedere Guerricchio e da quella posizione era impossibile inquadrare tutto il pubblico che gremiva il cuore del centro storico materano. Infelice ci è apparsa anche la scelta di Teo Teocolo di ripararsi dal freddo indossando un cappellino rossoblu con la scritta Potenza mentre decisamente anacronistico ci è sembrato lo striscione steso su un balcone che rivendicava un ruolo improbabile per il capoluogo di regione, “La lucania siamo noi”. Ma se Potenza ha vissuto una notte da leone grazie al successo di Matera 2019 è stata la città dei Sassi a vincere nettamente il derby di Capodanno in virtù della grande risposta registrata in termini di presenze in piazza Vittorio Veneto.
Ad aprire il concertone di fine anno a Matera è stato il musicista materano Antonello Fiamma che ha eseguito tre brani strumentali del suo repertorio, a seguire il cantautore materano Alessandro Di Leo ha presentato in anteprima il suo primo singolo “La mia anima”. Due gustosi antipasti musicali hanno La prima special guest del Capodanno 2017 a Matera è stata Numa Palmer, moglie di Phil, madrina Unicef e Ambasciatrice del Giubileo dell’Educazione su incarico dell’Agenzia Academic Impact Onu. Numa ha cantato il brano “Noi siamo amore”, nato da un progetto solidale promosso con l’organizzazione umanitaria internazionale, nonché elemento centrale del gemellaggio con Matera e il progetto “La Terra Promessa”. Il brano è la versione italiana della canzone “Promised land”, che nella versione inglese è scritta da Phil Palmer e Paul Bliss. Sostenitore e e ispiratore del progetto, in Italia, è Renato Zero mentre il testo è di Vincenzo Incenzo. Numa ha cantato anche il brano “Non andare via” scritto con Alberto Zeppieri, direttore artistico dell’Unicef. Alle sue spalle è stato proiettato il videoclip, girato nei Sassi di Matera e in alcuni centri della vicina Puglia. Fiamma, Di Leo e Numa hanno scaldato il pubblico pronto ad acclamare i componenti del progetto Dire Straits Legacy. Privi del frontman Mark knopfler con Phil Palmer sono saliti sul palco Aan Clark, Danny Cummings, Mel Collins Steve Ferrone, Michael Feat, Marco Caviglia e Primiano Dibiase. I Dire Straits fanno parte della storia della musica che ha segnato un’epoca, grazie a hits come “Sultan of swing” o “Money for nothing”. E la città di Matera ha reso omaggio ad un gruppo che ha fatto la storia del rock mondiale e ai suoi musicisti, i protagonisti degli album diventati “icona” di quell’epoca, ma ancora oggi vera e propria ispirazione per le nuove generazioni. Phil Palmer e i Dire Straits Legacy hanno infiammare ancora di più la piazza materana aprendo il concerto con “Telegraph road”, seguita da “Expresso love”, “Once upon a time” e classici come “Walk of life” che ha salutato i primi minuti del 2017, subito dopo il brindisi sul palco. A seguire pezzi storici della band come “Romeo & Juliet”, “Tunnel of love” e “Sultans of swing” per chiudere con la celebre “Money for nothing”.
Il brindisi di mezzanotte con l’assessore Massimiliano Amenta per il Comune di Matera, Franco Braia per Quadrum, Numa e Phil Palmer è stata l’occasione giusta per concedere una pausa tra la prima e la seconda parte del concerto dei Dire Straits Legacy. L’assessore agli eventi Massimiliano Amenta sul palco ha ricordato che “la piazza in cui siamo stasera è piena di calore, di gente, ha una storia millenaria e racconta un popolo con tradizioni antiche. Questa città è la storia del passato, del presente e lo sarà anche nel futuro. Stasera qui c’è l’internazionalità dell’Unicef, ci sarà la musica dei Dire Straits Legacy con un concerto dal respiro internazionale. Il grande abbraccio di questa città è commovente. Davanti a noi ci sono due anni che ci separano da una meta importante, il 2019, in cui saremo Capitale europea della Cultura, un riconoscimento che è il nostro vanto”.
Intorno all’una e un quarto la band si è congedata dal pubblico con un bis di “Money for nothing” e per tutta la notte spazio alla discoteca con il dj set di Saverio Pepe e l’animazione di Paolo Irene. Tutto molto bello, anche se dobbiamo rilevare l’assenza sul palco del sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri: un pubblico così numeroso e caloroso composto da migliaia di concittadini e visitatori meritava di ricevere il suo messaggio augurale per il 2017.
Michele Capolupo
La fotogallery del concertone di San Silvestro a Matera e quella relativa allo show “L’anno che verrà” a Potenza per Matera 2019 (foto www.SassiLive.it)
Spettacolo patetico con presentatori patetici, Specialmente il Sig. Amadeus, visibilmente costretto da copione e suggerimenti Vari a dichiarare quanto bella ed accogliente fosse Potenza. Pubblico a dir poco pietoso nella sua rigidità cadaverica, nonostante il freddo ed i ripetuti appelli degli artisti a partecipare con più calore allo spettacolo, ma nulla si muoveva. Malgrado gli sforzi di mamma Rai con riprese a grandangolo non si è capito se il concerto fosse trasmesso da una Piazza degna di tale nome o da un cortile di oratorio parrocchiale. Ridicola l’inquadratura del balcone che aveva in bella mostra lo striscione con scritta “la Lucania siamo noi”, fosse vero , visto lo squallore offerto ai telespettatori, noi Lucani saremmo veramente nei guai.
Molto bello il collegamento da Matera e da Colobraro, unico tocco di bellezza della serata. Brava la giornalista Barra.
Tutto il resto è stata mediocrità ai massimi livelli. Speriamo che il Pittellone abbia avuto modo di riflettere su questa sua scellerata decisione. Euri 800.000 spesi per una cag…ta pazzesca.
Premessa: sono della provincia di Matera ed ho passato gli ultimi due capodanno a Matera, ho seguito in TV e da racconti diretti il capodanno di quest’anno a Potenza. Dire che l’evento di Matera di quest’anno ha superato quello di Potenza, è fare disinformazione. Questo non è un articolo, è un insulto all’intelligenza del lettore: che le ragioni che hanno portato l’evento nel resto della regione siano condivisibili o meno, è un discorso; è invece un dato di fatto che Potenza ha retto egregiamente ai numeri anche malgrado la collocazione dell’evento fosse effettivamente infelice, come chi scrive non ha mancato di sottolineare. A Matera c’era più gente per l’Immacolata che in questi giorni. La recente protesta dei commercianti del centro si inserisce proprio in questo clima, e un giornalista tanto insensibile da non riconoscere questo farebbe bene a cambiare rotta, se non mestiere.
Il pubblico giovane di Potenza non è stato morto come lo si descrive, anzi, questo lo si potrebbe dire del capodanno scorso a Matera. Oltretutto, a me personalmente non è mai capitato, a Potenza, di vedermi negato l’ingresso al bagno in un locale in centro, cosa che invece mi è successa a Matera, insieme ad altri spiacevoli eventi che denotano come la fama della città non è certo meritata dai suoi abitanti. Ma d’altronde se si arriva a scrivere un articolo del genere per gelosia, comprendo che possa risultare difficile capire che in una regione piccola e “insignificante” a livello nazionale come la nostra, solo l’unità di intenti può portare giovamento a ognuno. Attendo Vostra risposta.
Carissimo argovarius4, credo che sia stata proprio l’invidia e la paura di una preminenza mediatica di Matera la causa scatenante che ha costretto Pittella, incalzato dai politici potentini, ad un cambio di programma per la location del capodanno Rai. Visto che sei stato molto attento nel seguire la diretta tv e tutto il mediocre contorno, avrai forse notato che lo spot di promozione dell’evento, andato in onda sulle reti Rai per molti giorni, non menzionava e non mostrava immagini di Matera capitale Europea della Cultura e tantomeno della sua bella Provincia. E’ ovvio che questo non era assolutamente un obbligo per la Rai, ma dobbiamo tener conto che il capodanno Rai in Basilicata è stato programmato, pensato e sopratutto finanziato nell’ottica di traghettare Matera verso il 2019 attribuendo all’irripetibile traguardo il massimo della visibilità e questo dando il giusto merito ad una città da sempre penalizzata da discutibili decisioni in favore della tanta declamata città capoluogo di Regione, litania questa ripetuta fino alla nausea nelle molteplici interviste rilasciate dai Potentini in questi giorni, complice una squallida Rai 3 Basilicata.
Perchè le tue origini della provincia materana non si indignano per come la regione, ha ridotto quel che resta degli uffici regionali presenti a Matera, la sede universitaria di Matera mai fatta decollare, il Campus universitario dai lavori infiniti, l’ospedale che non deve crescere, tutta la progettazione infrastrutturale programmata per gli anni a venire concentrata esclusivamente in provincia di Potenza… e molto altro
ancora da elencare. Caro amico, e ti vuoi risentire per un po’ di sano sarcasmo verso il capodanno Rai di Potenza che, a mio modesto parere, ha comunque mostrato tutti i limiti di una serata mediocre, condotta in maniera mediocre da un presentatore ingessato e costretto a decantare le inesistenti bellezza di una città, comunque ospitale e ben organizzata grazie anche ai 300.000 Euro elargiti dalla Regione , ma questa è un’altra storia. Per quanto riguarda l’ospitalità dei materani parlano i lusinghieri commenti dei suoi visitatori e se un locale in pieno centro un giorno ti ha negato l’utilizzo del bagno pubblico è perchè probabilmente sarai stato l’ennesima persona che in quel momento ha chiesto la stessa cosa. I commercianti vanno anche capiti e non possono sempre sostituirsi a carenze logistiche. Ultima cosa spiegami perchè tu puoi esprimere giudizi, anche offensivi verso i materani, e gli stessi non possono esprimere le loro opinioni per una serata comunque di divertimento e spensieratezza.
Hai ragione, forse bisogna crescere ancora molto per dichiararci, tutti insieme, cittadini culturali.
Ti ringrazio per la risposta educata e pesata. Mi ripeto, da quanto detto più in basso, nel dire che forse quello che non sta passando in questa discussione è il problema politico prettamente materano: avere una giunta congelata in cui tutti si dimettono e il sindaco se ne lava le mani è una situazione pesante, di cui, nella tua intelligenza, dovresti riconsiderare bene il peso sulla bilancia regionale delle scelte. Ritorno a citare la protesta dei commercianti della zona centrale di Matera: quella protesta non è contro i politici potentini, perchè quelli sono troppo lontani per fare danno, ma contro quelli materani, mentre articoli come questo puntano alla demonizzazione di ciò che è “altro” (tematica completamente sviscerata nella Cultura di cui Matera si sta facendo portatrice: spero non vogliamo abbassarci ai livelli di Salvini) ed inibiscono qualsiasi percorso logico che punti a rintracciare le reali origini dei problemi (è per questo, e solo per questo, che mi sono permesso di dare dell’insensibile a chi ha scritto).
Io vengo da una città che, a differenza di altre, non ha avuto i giusti finanziamenti e meriti, non perchè ci venissero rubati (da Potenza?), ma perchè la politica locale è sempre stata improntata allo scontro interno e mai all’unità di intenti che è condizione necessaria e sufficiente perchè la politica stessa abbia un impatto efficace e visibile sul territorio. Quindi, mi rispecchio molto bene in Matera oggi, visto che mi parli di ospedali e università fantasma. La verità è, forse, che non è grazie alla politica materana che siete stati selezionati per il 2019, e questo deve farvi pensare molto. Questa è un’opportunità che, lasciata in mano a chi non vi ha mai garantito nulla, andrà sprecata come tutte le altre opportunità, ma con un lascito ancora peggiore, perchè non ci sarà un’altro treno come questo.
Il sano sarcasmo sarebbe stato bello leggerlo sulla vostra giunta e non su Potenza, dove, checchè se ne dica, il capodanno ha funzionato ALLA GRANDE, ben oltre le mie aspettative che, sospettoso come sono, erano decisamente basse, visto che la città non si presta affatto – a differenza di Matera – ad accogliere un simile bacino di turisti.
Riguardo l’episodio da me citato, mi voglio spiegare meglio. Il turista che viene a MT per tre giorni non ha nessun obbligo a capirne di politica locale, di inadeguatezza dei servizi, nè a compatire i commercianti. Quello viene, cerca il bagno, gli viene negato, e poi lascia la recensione negativa su TripAdvisor. La sera di capodanno 2016 i bar in centro avevano deciso di chiudere i propri servizi per “lavori in corso” o qualcosa del genere. Peccato che un esercizio, con le attuali normative, se non può assicurare il funzionamento dei servizi, viene multato e fatto chiudere. Il problema sarà certo di tipo logistico, i commercianti vanno anche capiti, ma sta’ attento, perchè io posso pure capirli, ma il turista di turno no, a lui si deve tutto perchè lui è oro per la vostra città, e senza il turista di turno, magari pure permaloso, voi non siete nient’altro che una piccola cittadina di una piccola Regione. Capitale Europea significa anche questo.
Ho chiaramente espresso dei giudizi che si basano sulla mia esperienza personale e su quella di persone che, passando capodanno in maniera diversa e in posti diversi, hanno visto convergere la loro opinione con la mia. Questo può essere un caso, magari conosco materani che odiano Matera e per questo ne hanno parlato male in queste occasioni.
Quello che adesso non mi è chiaro è: alla fine, questo articolo era sano sarcasmo o vero giudizio? Perchè a me non sembra nessuno delle due, ma una polemica, sterile ed anche un po’ nevrotica, che non fa bene a nessuno, ma soprattutto non fa bene a Matera.
Caro amico, hai chiesto una risposta ed io ti ho accontentato. Per quanto riguarda la qualità del capodanno Rai ti invito a leggere il relativo commento pubblicato sul Corriere della Sera che conferma la mediocrità del costoso spettacolo e questo non vuol dire esprimere giudizi negativi su Potenza o sui Potentini. Inoltre come ti senti libero di giudicare la mia Matera permetti che io mi senta altrettanto libero di giudicare un evento che, ribadisco ancora una volta, a mio parere, era fiacco e vuoto di contenuti di qualità ai quali ha sicuramente contribuito la scelta della location inadatta ad un simile evento. Che diamine parliamo della Rai e scusa se è poco. Se poi, come pecoroni dobbiamo sempre dire che va tutto bene al sol fine di non urtare la suscettibilità di una classe dirigente inetta ed incapace, sarebbe del tutto inutile avere un confronto civile su questa testata giornalistica a cui va tutta la stima e il rispetto per il lavoro svolto. Infine, e la chiudo qui salutandoti con affetto, visto che fai riferimento ai numerosi commenti che i turisti lasciano su Tripadvisor e riguardanti la città di Matera, devo dirti che io sono un attento lettore e fruitore di questo utilissimo servizio e malgrado le tue affermazioni al 90% le recensioni pubblicate attribuiscono il massimo punteggio non solo alla bellezza della città ma quasi tutti esprimono nei loro giudizi ringraziamenti per la educata e gentile accoglienza dei materani. Scusa se è poco. Felice e sereno anno con l’auspicio che la mia Matera, la Matera del popolo, possa accoglierti sempre con un sorriso e tanto affetto.
Caro abitante della provincia di Matera,già il solo fatto che non hai neppure il coraggio di scrivere il nome del paesello da cui provieni la dice lunga e poi come fai mettere in discussione foto,video e commenti di un giornalista obiettivo e stimato come il redattore dell’articolo di cui sopra?Potevi andare nel tuo capolupgo di regione e goderti il capodanno o forse era troppo freddo e lontano x te??Solo chi non conosce i fatti puo fare commenti come il tuo,tanto da non meritare neppure il minimo accenno di risposta al tuo commento dal redattore
Wow, sarà dura rispondere a questo intervento perchè presuppone che io stia mentendo perchè non ho l’abitudine di dichiarare la mia identità (e il nome del mio “paesello”, giustamente) al primo che capita. Se il giornalista è obbiettivo o meno, buon per lui: ma non mi sembra che foto e video stiano lì per dimostrare quanto pubblico c’era a Matera e quanto poco ce ne fosse a Potenza. Se così fosse, allora l’articolo starebbe bene in un giornale per ultrà materani. Ah, il mio intervento non era certo improntato a denigrare il capodanno materano, faccia attenzione – ma quello di farvi capire che questi giochetti di paese Matera-Potenza non fanno altro che danneggiare il Nostro patrimonio culturale. Se ho capito bene, la Regione (e non il Comune di Matera) ha finanziato l’evento di tasca propria, il che lascia presupporre che poi sia la Regione stessa (e non il Comune di Matera) a decidere dove e quando spendere i suoi soldi. Se l’evento fosse stato “rubato” allora come mai il capodanno verrà fatto anche a Maratea e Venosa, per poi ritornare – GIUSTISSIMAMENTE – a Matera in occasione del 2019? La mia umile opinione è che, in fondo, la causa di questa situazione non è la politica potentina, ma quella materana che si è dimostrata assolutamente incompetente sotto il profilo strategico e turistico. E’ di questo che dovreste indignarvi, lo capisce oppure no?!
Tornando al tema dell’articolo, la cosa grave, e lo dovrebbe registrare anche un sospettoso come Lei, è che si arriva a parlare di “Derby” (ripeto: è il giornale del Matera calcio?). Invito a guardare i commenti sulla pagina facebook del sito ( https://www.facebook.com/SassiLive.it/posts/10157979132530405 ): ne seleziono alcuni, che fanno passare quel messaggio che io forse non riesco a far passare:
“[…] invece di essere contenti di aver avuto il riconoscimento di capitale europea della cultura e di tutto il contorno ke ne deriva compreso il capodanno RAI che ha voluto investire sul territorio lucano…pensate a fomentare l’odio tra due città inutilmente. L’anno prossimo farete lo stesso contro Maratea? Poi contro Venosa? La nostra terra è unica e bellissima da nord a sud da est a ovest..”
Poi un materano: “Ventimila non è una cifra realistica. Di sicuro ad occhio erano 2000 persone.”
Quindi, finalmente si parla di dati e non ad occhio: ” 9,5 milioni di telespettatori, 56% di share a mezzanotte e piazza e vie gremite… però Matera offusca Potenza… boh!
ps. Matera è stupenda, ha un patrimonio certamente più ricco e bello di Potenza ma soprattutto ben diverso…perché ricordatevi che quando si fanno paragoni, bisogna farli su cose oggettivamente simili… Potenza e Matera? Opposte… e poi, la forza di Potenza è la sua gente, accogliente e autoironica… voi?”
In chiusura, vorrei rimarcare un concetto che forse può venirLe offuscato da tutto questo scrivere.
Matera è la città più bella della Basilicata, patrimonio artistico inestimabile, ineccepibile, tutto quello che si vuole.
Ma se i suoi cittadini non sono in grado di sfruttare il patrimonio a proprio vantaggio, ed arrivano a lamentarsi di come “i politici” (perchè, non li eleggete anche voi, i politici? Forse che fa più comodo anche ai vostri politici fomentare l’odio contro i politici di altrove piuttosto che identificare nella vostra stessa politica il problema reale?) di Regione gestiscono i soldi di Regione, allora il problema è serio e grave.
Se mi sbaglio, E MI AUGURO DI SBAGLIARMI, Matera non risentirà di queste sciocchezze e arriverà al 2019 fortissima, l’economia sarà sempre più florida, il turismo sempre più organizzato ed accentuato, la moneta più scorrevole, ecc. ecc…
Perchè di questo si dovrebbe parlare. Il mio pensiero va al fatto che forse dovreste preoccuparvi molto di come stanno venendo investiti i soldi che avete ricevuto per questa Capitale Europea, perchè già questa preoccupazione non lascerebbe spazio a polemiche sterili da stadio.
Altra occasione sprecata per far tesoro dei tanti turisti che di certo non erano in piazza per De Ruggieri!
Capodanno noioso e senza slancio, moscio, con la gente che sbadigliava, poco coinvolgente. A bari c’era DjAx,…un tipo di conduzione giovanile e coinvolgente come anche i gruppi scelti da Lecce. L’ amministrazione si è fatta sfuggire ancora una volta un “evento” in quanto è vero i materani che tanto gridavano da quel palco “la materanità” hanno mollato docilmente quello di Rai Uno a Potenza, e non prevedendo il flusso turistico che ci sarebbe stato in questi giorni ha organizzato una musica soft da camera, che a capodanno non ci azzecca niente, spendendo peraltro tanto! Ricordo un Capodanno di tre anni fa, in Via Ridola, forse con un semplice dejee internazionale, con budget decisamente inferiore, fece divertire i tanti turisti che di certo erano lì per un momento di leggerezza. Il prossimo Capodanno una bella orchestra!!!
argovarius4, pur nel pieno rispetto della tua opinione permettimi di farti notare che dici di aver trascorso gli ultimi due capodanno a Matera ed hai seguito in tv quello di Potenza, e sulla base di questo dici che a Matera c’era meno gente che all’Immacolata mentre quello di Potenza è riuscito alla grande. Ora delle due una, o hai seguito poco e male entrambi o godi di qualità precluse a noi comuni mortali. Io nel mio piccolo dico che l’evento di Potenza sarà anche riuscito televisivamente, ma non dal punto di vista dell’aggregazione sociale e dell’attrattività generata dal luogo, e non è cosa da poco, tanto da essere ignorata da quelli a cui fa comodo ignorare. 1500 spettatori piú altri 500 si è no sparsi in via Pretoria e zone limitrofe tu li chiami “reggere ai numeri”??? Matera ne accoglie di più in un solo weekend, per non parlare di un comune da 2200 abitanti come Melpignano (tanto per mettere il naso fuori regione) che ne accoglie diverse migliaia in una sola notte, quindi con numeri così esigui trovo ridicolo parlare di una città che ha retto. A proposito di mettere il naso fuori regione, comprendo perfettamente il tuo disappunto per l’esercente del centro storico che ha negato la toilette, è capitato anche a me, materano a Matera (ammesso e non concesso che questo abbia un peso) ma come ben saprai l’educazione e la gentilezza non è una prerogativa di tutti, ciò nonostante come ricordava un altro mio concittadino prima di me proprio Trip Advisor che tu stesso citi ha sancito l’ottimo livello di ospitalità e servizi offerto dalla nostra città. A proposito, giusto qualche anno fa alle 5 del mattino ero in piazza prefettura, a Potenza, appena ristrutturata. Scattavo una delle foto che in questi giorni é stata piú utilizzata per il capodanno. Poco dopo vado a prendere un caffè nel piccolo bar proprio di fianco alla piazza e vedessi che facce quando ho chiesto di usare la toilette! Ah giusto, parlavo di mettere il naso fuori regione scusa, sono sicuro che anche tu avrai provato a chiedere di usare i servizi in un bar di piazza Duomo a Milano, o di piazza grande a Bologna, vero? Reazioni? Io le conosco…
Infine vengo all’aspetto politico. Concordo pienamente con te sul fatto che le maggiori responsabilità sono dei nostri politici, della loro inettitudine e del loro silenzio colpevole. Se segui periodicamente le notizie postate da questa testata giornalistica, con i suoi pregi e difetti, ti renderai facilmente conto di quante aspre critiche vengano rivolte all’attuale amministrazione sia da chi, come me, non ha concorso all’elezione, sia da chi ha votato l’attuale sindaco e i suoi consiglieri di maggioranza. E credo sia stata proprio la netta sensazione di non essere tutelati o rappresentati ad aver scatenato le ire dei nostri concittadini. Quindi siamo ben consapevoli delle responsabilità politiche a livello cittadino, ma lo siamo altrettanto nei confronti della politica regionale, e dissento fortemente da te quando affermi che trattandosi di un evento finanziato dalla Regione è giusto che la stessa decida dove debba svolgersi. Il finanziamento per lo svolgimento della trasmissione “l’anno che verrà” era destinato a Matera2019, e lo sanciva una delibera del dicembre del 2015 del consiglio regionale, diretta espressione del voto popolare, fatta salva la “felice intuizione” (cit.) di Pittella che ha deciso di mettere in cassaforte la sua rielezione spostando l’evento a Potenza. Fosse corretta la tua visione, la regione potrebbe destinare dei fondi per la riqualificazione di una piazza a Pisticci e poi a lavori cominciati dirottare quei fondi per riqualificare la piazza di Tramutola, tanto è la regione che paga e che decide come utilizzare i finanziamenti, giusto?
A proposito lo sai che per ripianare il bilancio del comune di Potenza, che come ben saprai era in dissesto finanziario e sull’orlo del default, la Regione Basilicata ha destinato 45milioni di euro per il triennio 2014-2016? Sai a quanto ammonta il finanziamento della Regione Basilicata per l’attuazione del dossier di Matera2019? 25milioni di euro in 4 anni. Quindi di cosa stiamo parlando? E tu credi davvero che questo sia campanilismo? Oppure è rivendicare un ruolo ed un peso piú che legittimi, e protestare per quanto ci viene tolto? È espressione di gelosie e rivalità come si sente dire da più parti, o analizzando dati e cifre è la reazione di una cittadinanza esasperata?
Mi scuso per il lungo intervento. Un saluto.
Grazie mille Alcor, il tuo intervento mi ha permesso di avere un quadro più generale della situazione di cui si discute. Seppure ci sono degli aspetti su cui dissento (nel centro storico, infatti,fu negato l’accesso al bagno a noi che stavamo consumando, non eravamo di passaggio, e penso che questo abbia un certo peso nel giudizio della questione, perché altrove non mi è capitato – non posso dirti di Potenza, ma d’altronde stiamo appunto dicendo che sarebbe di Matera il compito di far da traino). Non godendo di poteri particolari il mio giudizio sulla serata di Potenza si è basato sul racconto entusiasta di mia sorella che, vivendo a Potenza tutto l’anno, era molto scettica sulla riuscita dell’evento, come me d’altronde, e si è dovuta ricredere! Quali che siano state le ragioni per cui il capodanno si è fatto a Potenza, di lei avida turista che lascia spesso l’Italia, e dei racconti di altri amici (meno affidabili perché potentini? o forse è un po’ esagerato ragionare in questo modo?). A Matera essendoci stato gli ultimi due capodanno non ho potuto fare a meno di notare quanto abbiate perso l’ultimo periodo. È colpa della regione? Non lo so, forse la colpa è da distribuirsi tra la regione e i vostri politici. Però mi sembra molto riduzionista il tuo modo di intenderla quando mi dici che tanto vale si ristrutturava Pisticci, si sta parlando di riqualificazione turistica, ed io penso che una delle “colpe” di Matera viene ad essere proprio quella di non aver generato turismo limitrofo se non in Puglia (ti cito un articolo a riguardo, purtroppo è di un potentino ed è scritto circa in risposta a questo con tutto il “pathos” che ne deriva, ma mi fido che capirai uguale: http://www.potentiareview.it/sito/capodanno-potenza-polemiche-nevrotiche/ ).
Volontariamente sterzo la discussione su quello che era il “succo” tematico – se Matera soffre di tutti questi problemi, che bisogno c’è di finire a parlare di stupidaggini come un derby? E’ un derby che giova a chi, esattamente? Allora penso che ci troveremo d’accordo sul fatto che una denuncia giornalistica dev’essere montata intorno ai problemi, non intorno ai campanilismi, cui pure i potentini sanno rispondere in maniera altrettanto indecente, certo.
Ti ringrazio soprattutto perchè non solo hai capito, ma hai anche saputo spiegare e mi hai chiarito alcuni temi di cui, vivendo fuori da alcuni anni, non ero a conoscenza.
Ciao argovarius ben ritrovato.
Vedi, trovo sia un po’ pretestuoso dire che, avendo Matera il ruolo di traino (ruolo per altro messo in forte discussione nell’articolo che hai linkato che volutamente ometterò di commentare) a Matera tutto debba funzionare alla perfezione compreso l’idiota che preclude l’utilizzo della toilette. Se fosse accaduto a Mantova che è risultata prima in classifica per qualità della vita cosa diremmo? Eppure credi non c’è ne siano di idioti lì?
Ancor più pretestuoso credo sia chi attribuisce ai materani scarso senso della condivisione ed addirittura basso livello culturale come conseguenza della polemica (legittima) degli ultimi mesi. Le motivazioni invece sono ben chiare e radicate in oltre mezzo secolo di storia politica di questa bistrattata regione, e te ne ho dato un vago esempio, ma l’elenco sarebbe lungo. Concordo ancora una volta con te sul fatto che le presenze in città abbiano subito una flessione. Fisiologica? Certo, in assenza di “iniezioni” di eventi di richiamo, lo è senz’altro. Una cosa è chiara ed è che non possiamo continuare a regalare “solo” la “cartolina” da selfie dei vari belvedere, ed un evento come il capodanno rientrava esattamente in quella mission, come dice chi scrive bene. Lo è allo stesso modo il presepe. Lo é (era) il women fiction festival. Avrebbe potuto esserlo il G7… e qui arriviamo ancora una volta al nodo politico. Colpa della regione? Di potenza? No, colpa di che siede sulla poltrona di sindaco e di chi, ahiloro, lo ha votato facendosi abbindolare come topolini che seguono il pifferaio magico. Non é mistero, tanto per dirne una, che il nostro vegliardo sindaco non vedesse di buon occhio già lo scorso anno il carrozzone Rai “l’anno che verrà”, da qui il suo silenzio-assenso sulla vicenda.
Infine, sono sicuro che rileggendo con un pizzico di attenzione in più il mio intervento precedente ti accorgerai che non volevo dire che con i soldi del capodanno si sarebbe dovuta ristrutturare Pisticci, ma facevo un esempio utilizzando non a caso 2 comuni di province diverse per dire che non si può stanziare un finanziamento per un progetto e poi in corso d’opera abbandonare quel progetto per dirottare i fondi su un altro.
Buon finale di festività a te
La polemica dal punto di vista potentina;
http://www.potentiareview.it/sito/capodanno-potenza-polemiche-nevrotiche/
Come stanno le cose per una bravissima e colta giornalista (un grazie al dott. Franco Vespe per aver segnalato l’articolo):
http://www.linkiesta.it/it/article/2016/12/30/via-il-capodanno-e-la-capitale-della-cultura-cosi-e-stato-ucciso-il-mo/32833/
A mio parere i due articoli esprimono al meglio le oscure vicende del cammino verso Matera2019.
Come detto poco più su, mi guardo bene dal commentare le ciarlatenerie del “punto di vista potentino”.
Sarebbe invece più facile per noi materani dire che ci ritroviamo in quanto scritto dalla Sciandivasci, tuttavia a differenza sua io credo che una possibilità alla nostra regione possa essere data, malgrado le tante differenze. Si tende spesso a porre l’accento sulle differenti origini degli attuali abitanti della Basilicata, ma non è che altre regioni non abbiano simili dualismi. Senza allontanarci tanto, non è che Foggiani, Baresi e Salentini abbiano tanto da spartirsi, oggi ed ancora meno nella loro storia.
La causa scatenante del rigurgito di orgoglio del capoluogo è probabilmente da ricercare nella paventata perdita del ruolo di guida della regione. Con Matera Capitale Europea della Cultura la regione poteva sentirsi unita sotto il vessillo del bue dalla zampa pesante, ed in più aree della regione, anche le più lontane (il Pollino, o il Vulture) sembrava quasi si avvertisse un ritrovato senso di unità e comunione perché delle nuove opportunità offerte dalla Città dei Sassi potessero godere (anche se in maniera fisiologicamente marginale) anche le altre aree della regione. Ma Potenza rivendica il suo ruolo guida dalle basi squisitamente ed esclusivamente politico/amministrative, e Matera diventa quella che la Sciandivasci definisce (forse con eccessiva drammaticità) “un banco di mutuo soccorso per le ambizioni turistiche di territori inesplorati o svogliati o insignificanti […] rendendola un marchio da apporre indistintamente, spolpandolo.”.
Chiaro che, se è questa la strada intrapresa, vedo un futuro tutt’altro che roseo per la nostra amata città, se è vero (come è vero) che la classe politica regionale, evidentemente spostata sull’asse potentino ed in maniera piuttosto marcata, tende sempre a portare l’acqua al proprio palazzo… pardon, mulino.
E allora a malincuore, parafrasando la giornalista lucana, se tutti siamo materani, ma nessuno è lucano (tanto meno noi a sentire i potentini) tanto vale che vada in porto la riforma delle macroregioni.
Così smembrata e divisa nelle sue svariate anime, ogni porzione della nostra bella regione avrebbe comunque un futuro, Matera per i motivi che ben tutti conosciamo, il Vulture per storia, cultura, paesaggio ed enogastronomia, il Pollino ed il Lagonegrese in generale per gli stessi motivi,la VAl’d’Agri (ahimé) per il petrolio ma anche in quel caso per scenari naturalistici e ricchezza enogastronomica di tutto rilievo, il Metapontino per la sua chiara vocazione turistica balneare.
Una sola piccola area, privata del suo ruolo amministrativo, rimarrebbe orfana di quella che oggi è la sua linfa vitale, la politica, e sarà allora, ma non prima, che anche un bambino di pochi anni di vita accorgendosi della realtà come nessun altro potrebbe, griderà “Il re è nudo!”
Siamo alle solite, leggo commenti che sono delle pure scalate sugli specchi. Eppure siamo di fronte ad una storia di una linearità disarmante, inutile cercare di difendere l’indifendibile: Pittella e i suoi boys hanno perpetrato un autentico “scippo” nei confronti di Matera capitale europea della cultura 2019. Furto giustificato per coinvolgere la regione intera al fine di promuoverne il turismo. Orbene mi dite come si fa a promuovere il nostro capoluogo di regione per fini turistici? pura corbelleria. Il resto sono chiacchiere sprecate. Si ammetta che con i soldi della regione si è effettuato uno sperpero di dimensioni gigantesche, mi auguro che la corte dei Conti intervenga a tal proposito e chiami a risponderne personalmente a chi ha promosso tale scempio.