Sul caso Parentopoli che investe il sindaco di Grottole e presidente della Provincia di Matera Francesco De Giacomo interviene l’ex sindaco di Grottole e attuale capogruppo della minoranza in consiglio comunale, Angelo De Vito: “De Giacomo come Pinocchio: gli inciuci familiari erano stati già denunciati sui palchi in campagna elettorale”. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
“La sfacciataggine del Sindaco/Presidente De Giacomo non ha limiti, anzi, con le sue dichiarazioni dimostra, semmai ce ne fosse ancora bisogno, la sua inconfutabile malafede”. Non usa mezzi termini, Angelo De Vito, ex sindaco di Grottole ed attuale capogruppo della minoranza in consiglio comunale del piccolo centro della collina materana, che interviene sul caso Parentopoli che investe l’attuale primo cittadino, Francesco De Giacomo, nonché Presidente della Provincia di Matera, a seguito della diffusione di un esposto fatto da un imprenditore del centro lucano circa l’affidamento di incarichi da parte del Comune di Grottole alla ditta “Miulli” di proprietà del cognato del sindaco/presidente; caso che ha sollevato non poche perplessità circa la legittimità del suo operato e diverse polemiche sul versante politico; non ultimo, il deputato Cosimo Latronico che ha preannunciato che chiederà una iniziativa ispettiva da parte del Parlamento. “De Giacomo è in malafede – dichiara De Vito – semplicemente perché durante la scorsa campagna elettorale alle amministrative per il Comune di Grottole, come lista civica avevamo denunciato in pubblica piazza delle irregolarità commesse dal sindaco uscente De Giacomo e lo stesso, sempre pubblicamente e mediante anche un volantino con l’elenco dei lavori affidati nel quinquennio della sua precedente amministrazione, aveva affermato che con la sua amministrazione, a rotazione, lavoravano tutte le ditte del paese; episodio che, di fatto, pone la parola fine alla clamorosa falsa dichiarazione del Sindaco/Presidente che nei giorni scorsi sulla stampa aveva dichiarato di non saperne nulla degli /affidamenti, rimarcando persino la scissione tra politica e uffici comunali”. “A questo si aggiunge un’altra clamorosa bugia di Pinocchio/De Giacomo: la sua prima amministrazione, 2011-2016, ha affidato alla ditta Miulli (cioè al cognato) qualcosa come una quindicina di incarichi diretti, affidati perlopiù con la giustificazione della “somma urgenza”, la cui totalità ha raggiunto la “modica” cifra di circa €.200.000,00”. “La rotazione prevedeva solo la ditta Miulli? – rincara De Vito – O De Giacomo vuol farci credere che il nostro paese di circa 2000 abitanti ha avuto tantissimi lavori da appaltare, o meglio, tantissime “somme urgenze”? Questo vorrebbe anche dire, a onor di cronaca, che la sua Amministrazione non è nemmeno stata in grado di programmare le opere da mettere in cantiere, dato che tantissimi lavori sono stati affidati con somma urgenza”. “Come gruppo di minoranza – prosegue il capogruppo della minoranza del Comune di Grottole – stiamo raccogliendo tutti gli elementi relativi ai rapporti tra il Comune di Grottole e la Ditta “Miulli” da portare in Consiglio Comunale, quando saremo chiamati, secondo la procedura prevista dal TUEL, ad esprimerci sul caso di incompatibilità”. “E se – conclude De Vito – De Giacomo ha affermato sulla stampa che rimuoverà tutti i casi in essere (attualmente la ditta Miulli ha in appalto i lavori di riqualificazione di piazza Aldo Moro e il rifacimento della strada rurale Acquaviva), chiederemo alle autorità competenti di conoscere gli esiti ispettivi di lavori già eseguiti per i quali la ditta Miulli ha ricevuto ingenti somme di denaro dal Comune di Grottole”.
Angelo De Vito
Certo che De Giacomo può dirsi fortunato… l’emergenza neve gli sta dando una grossa mano.
Mediaticamente lo scandalo della sua “parentopoli” è offuscato da questa calamità e tutto il marciume che da un settimana a questa parte sta venendo a galla circa il suo operato di sindaco e di presidente della provincia non ha il risalto che meriterebbe. Non si spiega altrimenti il silenzio assordante di tutte e forze politiche locali su questa vicenda, ad iniziare dal suo partito e dal presidente della regione Pittella, probabilmente ibernato nella sua Lauria (a dire il vero contrariamene al suo collega pugliese Emiliano neanche per l’emergenza neve si è fatto minimamente sentire, il suo profilo facebook è fermo al 3 gennaio come se in questi giorni in regione non fosse successo nulla), che fatta eccezione per Bellitti , tacciono di un silenzio che fa paura. Certo qualche voce sporadica (il consigliere Ferrara) di chi ne ha chiesto le dimissioni c’è stata. Ma tutti gli altri? Il suo storico mentore Luca Braia che ne pensa? il segretario cittadino del PD Muscaridola che dice? Quello che resta di forza Italia come mai non ha fatto nessuna denuncia? Il consigliere Modarelli che si è sempre distinto per le sue puntuali prese di posizione con tanta evidenza mediatica non ha niente da dire in proposito? ecc ecc…
I documenti pubblicati in questi giorni mettono in luce un modo di fare che non è giustificabile e bene farebbe il presidente de Giacomo a farsi da parte immediatamente da Presidente della Provincia e valutare anche quelle di sindaco, per cui fra l’altro è in atto la procedura che ne prevede la sua automatica decadenza, una volta che il consiglio comunale o il prefetto di Matera prendano atto di quanto denunciato pubblicamente.
Ma cos’altro aspetta questo a dimettersi? non si vergogna della figura che ha fatto affermando che non c’erano affidamenti al cognato mentre i giornali pubblicano le copie delle delibere in cui, lui presente, questo è accaduto?