A seguito delle precipitazioni nevose che hanno interessato anche l’area murgiana il Movimento Riscatto, Altragricoltura, Comitato per la difesa delle TerreJoniche e Associazione TerreJoniche A.P.S. annunciano in un comunicato congiunto che i trattori del movimento saranno messi a disposizione per aiutare i cittadini. Prime richieste e riunione interregionale. Di seguito la nota integrale.
La neve e il gelo di questi giorni sono la tomba della stagione agraria per l’orticoltura, l’agrumicoltura e per tante stalle fra Puglia e Basilicata
Mentre stiamo soccorrendo aziende e cittadini, avanziamo le prime richieste e convochiamo per sabato 14 gennaio l’incontro interregionale per organizzarci
Questa volta non potrà bastare l’elemosina dopo 5 anni, son in gioco milioni di euro di corrispettivo di lavoro e investimenti per un’ortofrutta e allevamentio già colpite da speculazione di mercato e di prezzo
Questo il testo dell’appello che Comitato TerreJoniche, Altragricoltura e Movimento Riscatto hanno diffuso nelle prime ore di sabato scorso: “Le campagne di Puglia e Basilicata sono in una morsa di neve e gelo. Raccolti compromessi, aziende isolate, animali e stalle in difficoltà. Le gelate stanno distruggendo i raccolti di ortaggi in pieno campo e danneggiando quelle in serra. La campagna di raccolta degli agrumi è fortemente colpita.
Raccogliamo immediatamente le segnalazioni per chiedere gli interventi dovuti di soccorso alle aziende e per preparare le richieste di intervento alle regioni Puglia e Basilicata.In attesa di una riunine in settimana che terremo al Motel SanMarco sulla strada SS 175 fra Matera e Metaponto, invitiamo gli agricoltori a prendere contatto con noi ed a inviare fin da subito foto ed altri documenti di segnalazione.”
Sulla base di questo appello stanno piovendo le segnalazioni ed i contatti da tante aziende colpite e la ricognizione in loco di questa mattina ha messo in evidenza la vastità dei danni che fra la Puglia e la Basilicata stanno colpendo le aziende soprattutto con produzioni ortive in pieno campo e in serra, gli agrumicoltori che avevano in atto la campagna di raccolta e gli allevatori che registrano morie e grandi difficoltà.
“Serve immediatamente che le regioni attivino le procedure per lo stato di calamità ma” sottolinea Gianni Fabbris a nome di Altragricoltura e del Movimento Riscatto “questa volta non basterà l’elemosina di quattro spiccioli che arrivano dopo 5 o 6 anni, questa volta serve la serietà di interventi che intervengano in un tessuto già fortemente a rischio per gli andamenti e le speculazioni del mercato”.
“Le regioni devono aprire immediatamente le procedure per lo stato di calamità come ha dichiarato di voler fare l’Assessore all’agricoltura della Regione Basilicata Luca Braia ma non basta. A fronte dell’assoluta inefficacia con cui la classe dirigente ha applicato le norme sulle calamità in agricoltura, serve garantire da subito tre certezze: la) che il fondo di solidarietà nazionale (cui si accederebbe al termine dell’iter dello stato di calamità) sia dotato di soldi veri ed all’altezza dei problemi per evitare la beffa dei quattro spiccioli d’elemosina cui siamo stati abituati e che le risorse arrivino in tempi congrui e non dopo 6 o 7 anni come normalmente accade; b) che questa volta vengano risarciti i danni da produzione (a iniziare da quella orticola che registra il disastro maggiore) e non si prosegua nella pratica di riconoscere solo i danni alle strutture (è bene fin da subito che sia chiaro che la norma europea già prevede anche gli indennizzi alle produzioni ma la scelta di dare pochi soldi fatta dalla politica nazionale ha ignorato questa possibilità); c) vista la gravità dei danni per le aziende colpite e la crisi di settori delicatissimi già in equilibrio precario come le aziende delle produzioni ortive, dell’agrumicoltura e dell’allevamento, si intervenga con ulteriori iniziative oltre che quelle possibili con l’attivazione del Fondo Nazionale di Solidarietà per incidere su indebitamento, costi e servizi a partire dalla moratoria di scadenze e pagamenti.”
Obiettivi questi, fanno sapere i responsabili delle tre associazioni, che possono essere raggiunti solo se si manifesterà la volontà e la responsabilità politica e istituzionale e se le quattro regioni maggiormente colpite dagli eventi di questi giorni (Puglia, Basilicata, Campania e Molise) sapranno fare fronte comune soprattutto per coinvolgere il governo nazionale. A tal fine entro mercoledi sarà inviata ai quattro assessori all’agricoltura una proposta con la richiesta di un interventi straordinario e coordinato (proposta che sarà divulgata alla stampa).
Le tre realtà che intanto si stanno già coordinando hanno indetto una riunione organizzativa per sabato 14 gennaio alle ore 17 presso il Motel San Marco sulla strada SS. 175 di collegamento fra Matera e Metaponto aperta a quanti vorranno condividere le richieste e le iniziative rivolte alle regioni ed al Governo Nazionale. Nel frattempo continuano le iniziative di sostegno e ricognizione.
Nel frattempo Mimmo Viscanti sta coordinando l’intervento ad Altamura con cui gli agricoltori del Movimento Riscatto stanno supportando l’operato del Comune e della Protezione civile: 20 trattori attivi che stanno operando aprendo strade e soccorrendo famiglie nelle aree rurali. Nel frattempo a Ginosa si sta organizzando una iniziativa simile cordinata da Mimmo Prencipe.
A partire da domattina 10 gennaio nei tre siti web delle rganizzazioni saranno operative le pagine con gli strumenti di supporto degli sportelli di soccorso. Fra questi strumenti (in particolare) sarà possibile scaricare la modulistica per segnalare i danni alle regioni e chiedere il sopralluogo in azienda con le istruzioni su come attivare le procedure.
Nelle stesse pagine saranno aggiornate le iniziative e le info e verrà monitorato tutto l’iter che seguiranno le richieste e le procedure nel prossimo periodo con gli appuntamenti utili.