Mercati meridionali (Napoli, Salerno, Taranto, Foggia) all’ingrosso di ortofrutta e di riferimento per i produttori lucani quasi vuoti sia di prodotti che di acquirenti e prezzi alle stelle: le melanzane sono arrivate a 3,00-3,50 euro/kg, i pomodori e le zucchine a 2,50 euro/kg. I limitati quantitativi di carciofi pugliesi in cella frigo stanno terminando. Rialzo vertiginoso, di conseguenza, per i prezzi dei carciofi tunisini ed egiziani, molto richiesti al momento.La produzione orticola siciliana, quella disponibile, supera i 3 euro al chilo; ilciliegino 1,90 euro, la melanzana 1,50 e il cetriolo 0,70 centesimi. E’ la “fotografia” scattata dalla Cia-Confederazione Italiana Agricoltori che evidenzia i tre comparti più a rischio in Basilicata: ortaggii invernali in campo, come legumi e carciofi, “gelati” , ortaggi ‘fuori-serra’ distrutti per un buon 80%;(produzione 2015 pari a 170 milioni euro); agrumi (produzione 2015 pari a 45,3 milioni); allevamenti (produzione 2015 pari a 152,4 milioni). Parliamo di prezzi ai mercati all’ingrosso – precisa la nota – che saranno decisamente più alti dal fruttivendolo come al supermercato.
Le prime stime parziali elaborate dalla Cia – che sostiene l’iniziativa dell’assessore all’agricoltura Luca Braia per il riconoscimento dello stato di calamità e il più tempestivo avvio delle procedure di ristoro – parlano di alcune decine di milioni di euro di danni. Perdite di produzioni, guasti di beni strumentali, problemi logistici e di reperimento foraggio per gli allevamenti. Consumi almeno triplicati di gasolio ed energia per il riscaldamento di stalle e serre. In alcune zone gli alberi sono stati divelti dal forte vento, in altre si teme per la tenuta di molte piante da frutta. Un quadro critico che impone misure straordinarie per dare sollievo agli agricoltori colpiti.
L’altra faccia della medaglia è che i prezzi tenderanno a salire sempre più. Ortaggi e verdure nostrane scarseggiano. A farla da padrone sono le produzioni spagnole, al momento: melanzane, peperoni, zucchine, pomodori ad esempio con quotazioni più accettabili, seppur sempre elevate.
Tutto ciò mentre i nostri produttori – è scritto nella nota – sono in ginocchio e preoccupati che il gelo perduri in tutta la settimana. Tra le priorità segnalate: garantire la consegna del latte da parte delle aziende zootecniche che altrimenti si vedranno costrette a disfarsene.
“In una interpellanza presentata alla Camera dei Deputati ho sollecitato il Governo ad assumere ogni iniziativa per compiere una ricognizione dei danni subiti dalle realtà agricole della regione Basilicata ed alle infrastrutture, predisponendo misure per sostenere le imprese agricole fortemente danneggiate dalle ultime precipitazioni atmosferiche”. Lo ha annunciato l’on. Cosimo Latronico (Cor). “Le abbondanti nevicate ed il gelo hanno avuto un impatto distruttivo sia sulle colture che sulla rete infrastrutturale della regione. Data la eccezionalità delle partecipazioni bisogna agire con tempestività ed efficacia a tutela di un comparto, quello agricolo, già provato da altri fenomeni di crisi. Non vanno sottovalutati, infine, in danni subiti anche da numerose aziende zootecniche lucane”.