Un cantautore impegnato e un avvocato coraggioso. E’ davvero una “coppia” ben assortita quella composta da Giuseppe Povia e Gianfranco Amato, pronti a girare l’Italia per affermare attraverso la formula del concerto-convegno il valore della famiglia naturale e combattere i pericoli che derivano dalla cosiddetta teoria gender. Nella città di Matera è stato don Nicola Gurrado ad organizzare l’evento con Povia e Amato presso la sala della parrocchia di San Giuseppe Artigiano. Povia ha eseguito dal suo nuovo album “Nuovo contrordine morale” i brani Chi comanda il mondo, Essere non essere, Ignorante, La soglia del 3, Al Sud, T’insegnerò (dedicata a sua figlia), Dobbiamo salvare l’innocenza, Emozione e Illuso per poi concludere l’evento con la dolcissima “I bambini fanno ooh”, Amato, avvocato originario di Catania e varesino d’adozione, ha raccontato attraverso slide e filmati video i contenuti del suo libro “Per l’umano e per l’eterno”. “Chi comanda il mondo? E’ questo l’interrogativo dal quale scaturisce il monologo di Gianfranco Amato, che dopo aver rimarcato il potere delle multinazionali, che supera perfino quello degli Stati, ha ribadito il valore universale della famiglia naturale e ha sottolineato i pericoli che scaturiscono per la società dalla teoria gender e dalle unioni civili, riconosciute in Italia dallo scorso anno grazie all’approvazione della Legge Cirinnà da parte del Governo Renzi.
Amato invita il pubblico a riflettere sull’assurda proposta di legge che vorrebbe integrare gli animali nello stato di famiglia, proposta amplificata anche da pubblicità studiate ad hoc, sulle forme di incesto, sul desiderio discutibile di una coppia composta da persone dello stesso sesso di soddisfare il desiderio di un figlio, come è avvenuto per Nichi Vendola e il suo compagno Ed, sulle tecniche costose e dolorose che riguardano la “nuova generazione gender”, per favorire il prolungamento dell’età della pubertà e consentire a ragazzi e ragazzi di cambiare così più facilmente il proprio sesso, il tema dell’utero in affitto e la conseguente schiavitù di donne del Terzo Mondo o dell’India. Nel monologo trovano spazio anche riflessioni sui trattati dell’Unione Europea, sull’evoluzione storica che ha determinato l’Unità d’Italia e sul rapporto tra Diritti e Sociale. Tre ore intense e ricche di spunti riflessione, particolarmente apprezzate dal pubblico presente nella sala della parrocchia di San Giuseppe Artigiano.
All’incontro hanno partecipato tra gli altri anche il Vescovo della diocesi di Matera-Irsina Monsignor Pino Caiazzo e il consigliere comunale Gaspare L’Episcopia.
Il tour di Povia e Amato toccherà nei prossimi giorni i centri pugliesi di Gioia del Colle, Corato, Crispiano e Manduria.
Michele Capolupo
La fotogallery del concerto-convegno (foto www.SassiLive.it)
E’ proprio vero, a Matera ormai vengono cani e Povia…
Alcor, ormai Matera è come l’Arca di Noè, ci sono cani, il grande Povia, ed almeno un asino, che commenta, senza capire
don michele grieco si sarà rivoltato nella tomba
giovanni lo squilibrato, ma no, informati meglio, perché Povia è OK ! Ritrova l’equilibrio, segui anche Povia 😉