Si è svolta in mattinata una conferenza stampa per fare il punto sui danni causati all’agricoltura dalle abbondanti nevicate che hanno colpito la Basilicata e altre regioni del Sud nei giorni scorsi. Di seguito la nota diffusa in merito da Gianni Fabbris a nome di Altragricoltura, del Movimento Riscatto e del Comitato TerreJoniche
Per le campagne del Sud, l’ortofrutta meridionale e le stalle è come un terremoto con più epicentri. Una intera stagione agraria è persa per divere aree e colture che già dovevano fare i conti con la crisi e la speculazione. E come un terremoto non è finita: sono annunciati ulteriori problemi e alla fine conteremo i danni.
I media aprano i riflettori: non è una semplice “calamità”; la politica intervenga in modo straordinario e concertato: gli strumenti ordinari (le calamità) sono inutili e inefficaci.
La ricognizione di questi giorni nelle campagne fra Puglia e Basilicata restituisce immagini drammatiche in tante aree colpite dagli eventi metereologici straordinari mentre arrivano notizie di grandi problemi alle aziende di diverse aree della Sicilia, Sardegna, Campania, Calabria, Abruzzo e Molise.
I raccolti invernali in pieno campo sono andati persi soprattutto nelle aree tradizionalmente con temperatura mite e sono fortemente compromesse la stagione primaverile e le prospettive per le prossime stagioni. Serre distrutte, impianti arborei compromessi (agrumi, drupacee e altri frutteti) da reimpiantare, tendoni di uva da tavola crollati sotto il peso della neve. Le coltivazioni in serra subiscono danni importanti di cui verificheremo nelle prossime settimane la vastità.
Di fronte a un quadro di questa natura gli assessori delle regioni colpite fanno sapere che stanno attivando le procedure per la dichiarazione di “Calamità”, il Ministro all’Agricoltura si dichiara pronto ad accoglierla e alcune organizzazioni professionali la invocano.
“Noi siamo stati chiari fin da subito” dichiara Gianni Fabbris a nome di Altragricoltura, del Movimento Riscatto e del Comitato TerreJoniche che stanno coordinando i propri sforzi in queste ore “La dichiarazione di Stato di Calamità, fin qui, ha prodotto ben poco: pochissimi soldi, solo ad alcuni (finora sono stati esclusi gli ortaggi che invece accusano vastissimi danni) che arrivano dopo sei o sette anni. Questa volta non sarà possibile affrontare il terremoto che si sta abbattendo nelle campagne colpite con l’elemosina che arriva dopo diversi anni”.
Serve derogare dalla norma generale sulle calamità (che pure va attivata nella pienezza degli strumenti previsti dagli indirizzi comunitari come non è stato fatto fin qui) e serve che il governo nazionale intervenga con una misura e dotazioni straordinarie proprio come ha fatto per il terremoto in Italia Centrale nelle scorse settimane.
Perché questo avvenga occorre che le regioni colpite si coordinino fra di loro e che coinvolgano la responsabilità diretta del Governo.
Nella giornata di domani (14 gennaio) verrà inviata all’Assessore all’Agricoltura della Puglia (che ha la responsabilità di coordinare il tavolo agricolo della Conferenza Stato Regioni) la richiesta di convocazione urgente del Tavolo e sarà divulgata una lettera aperta agli assessori all’agricoltura meridionali con il documento su cui viene chiamata la mobilitazione dei comuni e delle campagne colpite.
Mentre continua il lavoro di ricognizione e assistenza nelle campagne e di contatto con le diverse realtà colpite del Mezzogiorno, si terrà domani (14 gennaio) alle ore 17 presso il Motel San Marco sulla SS 175 di collegamento fra Matera e Metaponto la annunciata riunione di coordinamento delle diverse realtà, associazioni, sindaci, aziende che stanno promuovendo la convocazione dell’Assemblea interregionale della prossima settimana (fra giovedì e venerdì).