Per definire in tempi brevi gli adempimenti riferiti al progetto di completamento dello schema idrico Basento-Bradano-Attrezzamento settore G e procedere alla firma del contratto tra stazione appaltante (Consorzio di Bonifica Vulture-Alto Bradano) e l’impresa aggiudicataria, evitando il rischio di revoca dei finanziamenti, l’assessore alle Infrastrutture e Mobilità Nicola Benedetto ha chiesto al Responsabile del Procedimento del Consorzio (ing. Marchitelli) e al commissario dello stesso Musacchio di mettere in campo tutte le azioni necessarie per superare il più rapidamente possibile i ritardi accumulati.
La sollecitazione è venuta al termine della riunione dell’Osservatorio Regionale Opere Pubbliche che l’assessore ha presieduto oggi al Dipartimento Infrastrutture con la partecipazione del commissario (Musacchio) e dei Rup CdB Vulture-Alto Bradano (Marchitelli), Ance-Confindustria (Migliaccio), Confapi (Di Giuseppe), Legacoop (Durante), Ufficio Ciclo delle Acque (Galante), Ordine Geologi (Colangelo) e Ingegneri (Santarsiero), Fillea (Iacovino), Filca (Latorre), Feneal (Lombardi), di rappresentanti della D’Agostino Group, aggiudicataria della gara di appalto.
L’assessore ha ricordato l’importanza dell’opera pubblica, finanziata con delibera Cipe del 2006 per 80,7 milioni di euro e da avviare a realizzazione con gara di appalto nel 2012, con l’aggiudicazione alla D’Agostino Group con un ribasso del 23,8% di molto superiore al secondo classificato, per un importo di 65 milioni di euro, che – è stato spiegato – consentirà di impiegare il risparmio in altre opere irrigue.
Durante il tavolo dell’Osservatorio è stato riferito della rimodulazione finanziaria dell’intervento, concordato con il Ministero delle Infrastrutture, che prevede 10 milioni per il 2016, 22 milioni per il 2017 e 33 milioni per il 2018 ed è stata espressa l’unanime necessità, dopo i ripetuti solleciti degli adempimenti da parte del Ministero, di non perdere ulteriore tempo .
L’assessore in proposito ha evidenziato che l’opera interessa circa 13mila ha lordi (9 mila netti) con un migliaio di aziende agricole che attendono da troppi anni il più efficiente sistema irriguo e consentirà l’assunzione iniziale di un centinaio di operai edili oltre ad accrescere l’occupazione in agricoltura.
Il lungo iter tecnico-amministrativo prima di procedere alla sottoscrizione del contratto – è stato sostenuto – ha registrato un’ulteriore richiesta di ricorso all’Anac presentato da parte del Responsabile del Procedimento del Consorzio anche se il Consiglio di Stato si era già espresso in merito al ricorso di altra impresa respingendolo definitivamente . L’assessore ha ricordato che sono trascorsi già oltre 30 giorni dalla stessa richiesta; pertanto non si può più procrastinare la firma del contratto per dare inizio ai lavori.
I rappresentanti di Fillea, Filca e Feneal hanno espresso condivisione e sostegno all’iniziativa dell’assessore ribadendo perplessità sull’operato degli uffici del Consorzio e ribadendo l’urgenza di interventi per sbloccare la vicenda burocratica, mettendosi al riparo dalla perdita del finanziamento e ridando ossigeno all’occupazione nel comparto delle costruzioni che attraversa una grande difficoltà.
Sbloccare definitivamente una questione che ha registrato nel corso di un decennio troppi ostacoli di ogni natura, con le legittime proteste di agricoltori, sindacati, imprese ed associazioni, oltre che delle comunità del Vulture-Alto Bradano – ha dichiarato al termine l’assessore Benedetto – è un obiettivo che finalmente è più vicino.