Il giornalista materano Nino Grilli interviene sulla querelle “politica” in atto tra maggioranza e opposizione della locale amministrazione comunale, in particolare sullo scambio di accuse tra il vice sindaco Quintano e tre esponenti dell’opposizione, Iacovone, Adduce e Muscaridola per soffermarsi ancora una volta sulle difficoltà che sta incontrando la città di Matera dal punto di vista politico-amministrativo, con il rischio di arrivare impreparata al 2019, quando rappresenterà l’Italia nel mondo con il titolo di capitale europea della cultura. Di seguito la nota integrale.
Nino Grilli: A proposito dei “marziani” a Matera.
Ho letto da qualche parte a margine della querelle “politica” in atto tra maggioranza e opposizione della locale amministrazione comunale che a Matera ci sarebbero addirittura i “marziani”! Sarebbe un nuovo primato per la futura Capitale Europea della Cultura nel 2019. Prima città a opporsi al nazifascismo, nella fatidica data del 21 settembre e prima anche nell’aver individuato con quasi certezza esistenze aliene su questo pianeta! Di primato in primato questa città potrà davvero recitare un ruolo determinante, grazie a tanta lungimiranza, non solo per se stessa ma per tutta la nostra bistrattata Terra. Una storia confortante perché riuscire ad essere così previdenti farebbe ben sperare per quel che occorre in vista di una data così ravvicinata come quella dell’oramai prossimo 2019. Secondo qualche massimo esperto di ufologia, in verità, i marziani, quelli veri però, esisterebbero per davvero. Ci tengono sotto controllo e decideranno di intervenire per curare tutti i mali della Terra che l’uomo sta causando con la sua disastrosa condotta . Quello che si sta verificando per la Città dei Sassi in proiezione verso il 2019, in verità, è ben poca cosa al cospetto dei mali della Terra. Le continue diatribe “politiche”, appaiono sempre più paragonabili ad un politichese scarno e senza senso, frutto di comportamenti legati a una forma oramai obsoleta di “fare politica”, seppure di largo uso nel nostro Paese. Sterile polemica che oltre a non portare al conseguimento di obiettivi consoni all’ambiziosa funzione di capitale europea, sembrano appartenere più a un becero autolesionismo, a un pour parler, al continuo rimbalzarsi di colpe che poi altro non è che l’incapacità ad affidarsi ad una condotta più concreta, ma soprattutto necessaria per tracciare un percorso idoneo e costruttivo per le speranze future dell’intera comunità materana, ma anche per qualcosa in più che andrebbe ben oltre i limitati confini di una città. Continuare a denigrarsi a vicenda non produce altro che un noioso tormentone improduttivo sotto ogni aspetto. Il batti e ribatti stucchevole tra le opposte fazioni non determina altro che perdita di tempo e corrode qualsiasi utile iniziativa, piuttosto che chiarire il da farsi e dotarsi di sostanza. In sintesi non è soltanto la carenza di idee che contribuisce a non superare l’impasse “politico”, ma è un protagonismo eccessivo di chi continua a proporsi credendo di essere strategicamente utile alle fortune della comunità e che, in realtà, pensa di tenere sotto scacco le sorti della città. La ghiotta occasione del 2019 è a tal scopo molto appetibile soprattutto sotto il profilo economico. Apre un autostrada verso la possibilità di fruire di risorse economiche non indifferenti. Nel nostro Paese si riesce a speculare persino sugli eventi disastrosi e luttuosi, come le alluvioni o i terremoti, lasciando in secondo piano persino la salvaguardia della vita delle persone. Risorse economiche che vengono stanziate e che giungono a destinazione solo in una miserevole quantità, perdendosi negli innumerevoli rivoli della corruzione e del profitto. A questo punto, però, tornando alle presenze extraterrestri che orbiterebbero nella città di Matera, ogni pericolo di questo genere potrebbe essere scongiurato. Sempre che i nostri fantastici “marziani” appartengano a quella genie aliena che, come sostengono massimi esponenti in materia, sarebbero pronti alla bisogna per evitare che il male prevalga sul bene. Impresa non difficile quella di salvaguardare la città dagli errori materiali, ma dannosi, che si continuano a compiere verso il traguardo del 2019. E’ l’unica nostra speranza? Sarà così! Altrimenti saremo costretti, nostro malgrado, a raccontare un’altra storia!