Nella 22^ giornata di Lega Pro girone C il Matera difende il primato conquistando una preziosa vittoria in rimonta sul campo del Cosenza mentre il Lecce resta agganciato ai biancoazzurri grazie al successo casalingo sul Melfi. A lasciare la vetta invece è la Juve Stabia, fermata in casa sull’1-1 dal Monopoli e raggiunto al secondo posto dal Foggia, pronto ad espugnare il campo della Vibonese per 3-1. Rivivi le sfide con il commento delle gare disputate a cura di Pippo Franzò.
COSENZA – MATERA 2 – 3 Dopo la lunga sosta il Matera giocava a Cosenza un incontro difficile poiché le assenze erano tutte rilevanti. Si era anche al cospetto di una squadra che aveva sostituito da poco la guida tecnica, e che si proponeva contro la squadra lucana con idee ambiziose.
L’undici biancoazzurro con la vittoria ottenuta ha dimostrato e confermato che il lavoro minuzioso e continuo svolto del tecnico siciliano, nel girone di ritorno, comincia a raccogliere i primi frutti. Indubbiamente se in questa vittoria c’è stato un pizzico di fortuna, ammesso anche da Auteri a fine gara, che ha aiutato il Matera ad arrivare alla vittoria, e anche vero in modo inconfutabile che la squadra ha giocato fino all’ultimo minuto di gioco utile, pertanto il terzo gol non è da addebitare soltanto alla sorte ma è frutto anche di un lavoro collettivo che il mister ha inculcato alla squadra sin dalla preparazione estiva. Andando sulla gara, il tecnico silano De Angelis ha saputo chiudere bene tatticamente in campo il Matera, frenandone le sfuriate offensive. Al 37’ vanno a segno i padroni di casa con Caccetta che riesce a chiudere un bel diagonale su invito di Blaclet. Il Matera prova a reagire ma non arriva mai ad impensierire Perina, se non nei minuti finale del primo tempo, anzi Negro, valente opportunista ( ricorda con le dovute proporzioni Altafini degli ultimi tempi ), riesce a realizzare a porta vuota su assist di Casoli. Nella ripresa il ritmo partita non cambia, e al 55’ il Cosenza raddoppia con Blaclet che di testa batte Bifulco, su punizione di Cavallaro. Il Matera continua a giocare in avanti mettendo in evidenza quell’attitudine offensiva, di cui sopra, e dopo appena 10’ riesce a raggiungere il pareggio grazie ad un bel tiro da fuori area da Mattera che trafigge per la seconda volta Perina. La gara con il passare dei minuti sembra incanalarsi sul pareggio, e il Cosenza fa il grave errore di adeguarsi al pareggio, mentre il Matera gioca sempre attento e pronto a sfruttare il minimo errore. Proprio da un errore a centrocampo di Statella, permette ad Infantino di appropriarsi della sfera e fare partire il contropiede con al fianco Negro, che riceve e sigla la rete dei tre punti. La rete che li lascia in testa alla classifica, la rete che conferma, ancora una volta, il Matera la squadra più in forma del momento, per mentalità, per gioco, e anche perché forse ha in panchina il tecnico più vincente dell’intera Lega Pro.
LECCE – MELFI 3 -1 Partita vinta dal Lecce con un gran gioco, tre reti all’attivo e alcune azioni sciupate sotto porta. Un primo tempo che ha visto la squadra di Padalino dominare incontrastata sul campo. Chiudere con due reti di scarto e almeno altrettante dure rete sfiorate. Il Melfi di Bitetto sembrava incapace di reagire nonostante il tecnico si era avvalso dei nuovi acquisti. Al 23’ Doumbia mette a segno la prima rete. Riesce a dribblare il portiere e depositare in rete su assist di Caturano. Passano pochi minuti, e Caturano ( ex di turno ) realizza la seconda rete al volo su passaggio di Contessa. Nei titoli di coda del primo tempo il Melfi batte un corner e Foggia realizza la rete che mette in discussione il risultato.
Nella ripresa i padroni di casa partono con il piede sull’acceleratore per chiudere la partita, e ci sarebbero riusciti già al 57’ se l’arbitro il signor Paterna di Teramo, dopo avere assegnato la rete a Caturano non avesse avuto un ripensamento annullando la rete per gioco pericoloso sul portiere. Il Lecce riesce a tenere il pallino del giuoco contro un Melfi che apparso incapace di reagire. Nei minuti di recupero Mancosu realizza la terza rete, proiettando i pugliesi in testa alla classifica con il Matera.
VIBONESE – FOGGIA 1 – 3 Il Foggia vince a Vibo Valentia ma l’inizio è tutto in salita. L’esordio sulla panchina dei rossoblù di Campilongo non è tra i più fortunati. Aveva di fronte un Foggia reduce da un’ottima campagna acquisti, e nelle file della sua squadra erano assenti Sabato, e Saraniti squalificato. Eppure i primi minuti di gara sono tutti a favore della Vibonese, infatti, Manzo riesce a segnare con l’aiuto del vento, che tradisce l’estremo difensore ospite, portando in vantaggio la propria squadra a 9’ all’inizio. Il Foggia subisce il colpo ma riparte alla ricerca del gol attraverso il gioco.
Maza per il Foggia prende le redini del gioco e si propone ripetutamente sulla fascia con assist per le reti prima di Ruben al 22’ e poi offre a Mazzeo la palla del vantaggio, cosa che il giocatore salernitano sfrutta in pieno al 40’. Ribaltato il risultato i rossoneri giocano con più tranquillità e si propongono per la terza rete che chiuderebbe di fatto la gara. Nella ripresa passano poco piu’ di una dozzina di minuti ed ecco arrivare la terza rete per opera di Chirico’. Vibonese con un passo diverso non riesce a stare dietro al gioco foggiano ma cerca di contenere le sfuriate degli ospiti. Il tecnico del Foggia fa entrare in campo il nuovo acquisto Di Piazza per vedere come si integra con gli altri attaccanti.
Tre punti importanti per i rossoneri che inseguono la coppia di testa a due lunghezze, mentre per la Vibonese il cammino si fa sempre più in salita per cercare di lasciare l’ultimo posto in classifica.
JUVE STABIA – MONOPOLI – 1 -1 La Juve Stabia non riesce a vincere in casa contro il Monopoli ed abbandona la testa della classifica, facendosi raggiungere dal Foggia al secondo posto con due lunghezze in meno dalla coppia di testa. La squadra di Fontana è stata sfortunata nell’arco della partita, poiché ha prodotto molto ma ha raccolto poco. Il Monopoli si è presentato al Romeo Menti tatticamente abbottonato, chiuso a riccio, cercando in tutti i modi di allontanare il più possibile le insidie offensive delle vespe. Alla fine, con una buona dose di fortuna, i ragazzi di Zanin sono riusciti nel loro intento, e hanno rischiato nel finale di fare il colpaccio. Nel primo tempo gli ospiti passano inaspettatamente in vantaggio con Pinto sui titoli di coda grazie ad un errore clamoroso di Liotti. Nella ripresa i padroni di casa subito proiettati in avanti alla ricerca della rete del pareggio. Marotta fa gridare al gol su corner, colpendo la traversa interna ma per l’arbitro non è gol, e si continua. Insistono le vespe, e al all’81’ Ripa ( arrivato a 9 reti ) di testa su cross di Rosafio, riescono a raggiungere il pareggio. Finale al cardiopalma per la Juve Stabia che ha rischiato la seconda rete, in pieno recupero, per opera di Pinto che sbaglia in modo clamoroso. Una frenata non prevista nell’ultima gara interna dei ragazzi di Fontana. In precedenza al Menti avevano ottenuto sempre vittorie ad eccezione della sconfitta con il Lecce.
SIRACUSA – TARANTO 0 – 0 Il Siracusa inizia il 2017 con un pareggio in casa contro una diretta interessata per la salvezza, il Taranto di De Gennaro e Prosperi. La squadra ionica era scesa in Sicilia con il chiaro intento di conquistare un risultato positivo, cercando di puntare tutto su una difesa ermetica, e giocare tutti dietro la linea della palla, insomma una difesa ad oltranza pur di strappare un punto importante visto la deficitaria classifica. Il Siracusa, dopo il lungo stop di tre settimane, si era preparato per riproporsi in casa in modo offensivo per conquistare altri tre punti importanti, al fine di raggiungere al più presto la salvezza. La gara è stata molto tattica e per la prima parte della gara è stata noiosa, senza un sussulto da parte azzurra. Il Taranto ha applicato alla lettera le disposizioni del tecnico, mentre al Siracusa non sono riuscite le conclusioni a pochi passi dalla porta difesa da Maurantonio. Alla fine lo zero a zero, come all’andata, ha assegnato un punto per uno, facendo gioire i rossoblù in quanto conquistato in campo esterno, su un campo difficile, e contro una diretta interessata per i play-out. Per il Siracusa il punto fa muovere la classifica, anche se la mancata vittoria ha deluso tutto l’entourage azzurro, in attesa di tempi migliori per il raggiungimento dell’obiettivo primario.
REGGINA – AKRAGAS 2 – 1 Bella vittoria della Reggina sull’Akragas, che si tira fuori dai play-out ma inguaia, lasciando nella zona calda della classifica la squadra agrigentina. Il primo tempo tutto di marca amaranto che stordisci l’undici di Di Napoli e gli rifila due reti. L’uomo chiave di Zeman è Coralli che mette lo zampino sul gol di Porcino al 3’, e poi al 19’ riesce a mettere alle spalle di Addario per il due a zero. Nella seconda parte della gara l’Akragas prova a reagire ad una situazione che sembrava compromessa del tutto, sia come gioco che come risultato. La spinta offensiva dei siciliani porta al gol Gomez al 63’ su punizione. Di Napoli ci crede e spinge la squadra in avanti alla ricerca del pareggio ma l’acceso forcing finale dei siciliani viene controllato dai padroni di casa, e dopo i tre minuti di recupero possono esultare per avere conquistato tre punti importanti che fanno acquisire fiducia nei propri mezzi, per un proseguo di campionato dove ora la salvezza non è una chimera.
CASERTANA – PAGANESE 2 – 0 I falchetti superano la Paganese con il classico punteggio di 2 a 0. I ragazzi di tedesco sono cosi arrivati alla terza vittoria consecutiva, entrando di diritto nella zona play-off. La partita è caratterizzata da un forte vento che ha fatto saltare gli schemi. Nella prima parte della gara la squadra di Grassidonia non è riuscita ad approfittare del vento a favore con la Casertana in difficoltà. Nella ripresa i padroni di casa sono subito andati in gol con Ciotola al 54’, riuscendo poi ad avere il pallino del giuoco. Alla mezzora il secondo gol di De Filippo mette a tacere ogni reazione, per la verità sterile, della Paganese che non riesce a pungere sotto porta avversaria. I tre punti conquistati dalla Casertana, come detto, la rilanciano in modo imponente verso l’alta classifica, mentre la Paganese per lo stop subito resta ancorata ad una situazione di precarietà, anche se fuori dai play-out, poiché soltanto tre punti la separano dal vortice degli spareggi per non retrocedere.
FRANCAVILLA – MESSINA 3 – 1 Il Francavilla batte in casa pure il Messina e conquista il quinto posto in classifica, proprio alle spalle delle grandi. Eppure il Messina di Lucarelli per un tempo aveva giocato alla pari contro la formazione di Calabro’. Al 3’ a Triarico riesce il colpo della giornata, un tiro al volo di destro che trafigge Berardi, portando in vantaggio il Francavilla. Il Messina non si perde d’animo e inizia a rincorrere con azioni in verticali per agguantare il pareggio. Lo trova all’11’ con Palumbo che insacca di testa su un cross invitante di Ferri. I padroni di casa insidiano la porta di Berardi più volte ma l’estremo difensore peloritano si difende bene. Il Messina non sta certo a guardare, e punge in avanti ancora con Palumbo e Ferri. Si chiude il primo tempo sull’ 1 a 1. Nella ripresa subito Madonia cerca il tiro ad effetto ma la sfera si perde sul fondo. Il pressing del Francavilla si fa sempre più pericoloso con Nzola e Pastore che sfiorano la rete. Passano alcuni minuti, quattro per la precisione, ed ecco che arriva il gol dell’ex Trapani che servito abilmente da Nzola, riesce a bucare Berardi con un bel diagonale. Subito dopo il Messina spreca malamente l’opportunità per pareggiare. Sul finale di gara Abate mette a segno la terza rete per i bianco azzurri.
Il Francavilla raggiunge il quinto posto in classifica, vera rivelazione di questo girone, mentre per il Messina ci prospetta una settimana di passione, per la precaria classifica, ad un solo punto dai play-out, perché si è arrivati alla quarta sconfitta esterna consecutiva, e con Lucarelli sul punto di dare le dimissioni per i mancati acquisti da parte della società, e dulcis in fundo, ancora non si conosce il futuro della società che potrebbe cedere oppure continuare.
FIDELIS ANDRIA – CATANZARO 1 – 1 Un pareggio che non cambia certo la classifica ma fortifica psicologicamente la squadra calabrese che conquista un prezioso pari su un campo difficile come quello dello “ Stadio Degli Ulivi “ di Andria. Due squadre che nella fase iniziale dell’incontro si sono a lungo studiate, e non hanno offerto emozioni, anzi hanno condotto il primo tempo a ritmi blandi. Nella ripresa si sono accesi gli animi, ed il Catanzaro ha tentato subito la via del gol. Ci arriva dopo appena due minuti di gioco con Sarao che riesce a sfruttare, anche se in modo fortunoso, una respinta di Pop su una punizione di Carcione. È lesto l’ex Lumezzane a mettere in rete, e portare in vantaggio i giallorossi. L’Andria reagisce e si porta in avanti alla ricerca del pareggio. Passano otto minuti e l’Andria con Cianci insidia la porta dei calabresi ma De Lucia para. Passano dieci minuti e al 60’ arriva il meritato pareggio per la squadra di Favarin con Tartaglia che riprende una respinta del numero uno ospite e mette in rete. Al gol si susseguono le puntate offensive della squadra di casa per cercare di conquistare i tre punti ma il Catanzaro assume un atteggiamento difensivo che porta fino alla fine dell’incontro. Nei minuti finale c’è una buona occasione per Cruz ma la palla esce fuori di poco.
Quinto pareggio consecutivo per entrambe le squadre che non vincono dalla prima settimana di dicembre. La Fidelis Andria rimane sempre al 7° posto, mentre il Catanzaro fa un passo avanti pur restando impantanato nella zona play-out.
FONDI – CATANIA 1 – 1 Il posticipo di lunedì della XXII giornata fra l’Unicusano Fondi e Catania finisce 1 a 1. La squadra di Pochesci nella prima parte della gara riesce a proporsi bene in avanti, poiché i siciliani giocano abbastanza abbottonati. Allo scadere dei primi quarantacinque minuti i padroni di casa vanno a segno con Calderini che raccoglie di testa un cross proveniente dalla destra, e in piena area di rigore trafigge Pisseri. Nella ripresa il Catania si propone in avanti alla ricerca del pareggio ma sono poco incisivi per il poco movimento dei giocatori senza palla. Rigoli inserisce dall’inizio due dei nuovi acquisti, Marchese e Baldanzeddu, mentre Tavares proveniente dal Catanzaro entra a partita inoltrata. Il Fondi riesce a contenere bene il Catania con una marcatura più ferrea a centrocampo ma nulla può al 76’ quando il direttore di gara assegna il rigore al Catania per un mani in piena area da parte di un difensore rossoblu’. Batte Mazzarani in modo perfetto. Palla da un lato e portiere dall’altra, per l’1 a 1 che alla fine dell’incontro sarà il risultato finale. Il Catania ha dimostrato ancora una volta che stenta nel gioco offensivo fuori le mura amiche. Gioca troppo contratto, cerca di delegare la manovra offensiva non tanto alla manovra ma esclusivamente ad episodi personali di alcuni giocatori. Il Fondi si conferma squadra rivelazione assieme al Francavilla, entrambe neo promosse, ed ora con aspirazioni importanti.