Giovanni Angelino, responsabile provinciale Verdi, in una nota esprime alcune valutazioni dopo l’ennesima fumata nera emersa dal confronto tra il sindaco De Ruggieri e i consiglieri comunali di maggioranza dissidenti, esito che conferma la crisi politica al Comune di Matera. Di seguito la nota integrale.
Giovanni Angelino (Verdi): la lenta agonia del governo cittadino guidato dal sindaco De Ruggieri.
La crisi al Comune di Matera si è trasformata in una lenta agonia e l’unico responsabile di questo stillicidio politico ha un nome e cognome: Raffaello de Ruggieri. Il sindaco di Matera si ostina a continuare questa sua imbarazzante esperienza amministrativa e nonostante i ripetuti incontri con i cosiddetti consiglieri comunali dissidenti nessun accordo è stato raggiunto dopo l’ennesimo incontro riservato avvenuto sabato scorso. Un incontro che doveva essere quello definitivo dopo un altro avvenuto a metà settimana, che aveva portato il sindaco De Ruggieri a chiedere altre 48 ore di tempo prima di trovare una soluzione definitiva e provare ad accontentare tutte le componenti della cosiddetta “Armata Brancaleone”. Non vorrei che le 48 ore del sindaco De Ruggieri si trasformassero in 48 mesi perchè altrimenti saremmo davvero alla frutta. La città ormai è allo sbando ma il sindaco continua a prendere tempo per risolvere la crisi. Come tutti sanno per andare nuovamente al voto entro il mese di maggio il consiglio comunale dovrebbe essere sciolto al massimo entro il 20 febbraio, tra tre settimane. Non vorrei che il sindaco stia giocando al gatto con il topo, cercando di perdere altro tempo per poi attribuire ad altri responsabilità che sono solamente sue. Il sindaco De Ruggieri avrebbe fatto meglio a dimettersi invece di continuare ad illudere non solo alcune componenti della sua maggioranza insoddisfatte di quanto prodotto fino ad oggi ma tutta la città, ormai abbandonata al suo triste destino, con l’inevitabile fallimento di Matera 2019 alle porte. Dal sindaco De Ruggieri mi aspetto uno scatto di dignità, riuscirà a darlo prima che sia troppo tardi?
Giovanni Angelino, responsabile provinciale Verdi