Nella 23^ giornata del campionato di Lega Pro il Matera supera di misura il fanalino di coda Vibonese e difende il primato in compagnia del Lecce, che nel monday night in diretta su Rai Sport supera in rimonta per 2-1 il Catanzaro al Ceravolo. Ad inseguire la coppia di testa è il Foggia, che affonda sul 5-1 allo Zaccheria la Virtus Francavilla. La sorpresa arriva invece da Messina, con il successo di misura dei padroni di casa sulla Juve Stabia, che fa scivolare le vespe dal primo al terzo posto. Rivivi le sfide nel commento a cura di Pippo Franzò.
MATERA – VIBONESE 1 – 0 Sembrava un testa-coda come tanti, con la squadra in vetta alla classifica a fare un solo boccone della squadra fanalino di coda. Non è andata proprio cosi perché nel calcio nulla è scontato, e ogni partita fa storia a sé. In settimana il tecnico del Matera in conferenza stampa aveva distribuito pillole di saggezza proprio sulla gara contro la Vibonese, frenando ogni facile entusiasmo su quello che poteva essere l’andamento della gara, e quello che poteva succedere in campo, anche se sembrava tutto facile. Il campo alla fine ha dato ragione al tecnico, poiché la Vibonese ha messo in seria difficoltà l’undici di casa nell’arco della gara. Ben disposta in campo l’undici calabro ha chiuso tutti i varchi a centrocampo ed ha limitato le sortite a rete del Matera. Un primo tempo che ha visto gli ospiti puntare a rete con il nuovo acquisto Sowe, e contenere bene i padroni di casa. Nella ripresa il Matera va subito in gol con un colpo di testa di Ingrosso al 47’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Doppia esultanza per il difensore lucano che festeggia anche il 28° compleanno. La Vibonese si è giocata la partita senza fare barricate, anzi ha risposto bene nel finale, facendo soffrire più del dovuto la retroguardia biancoazzurra. Tre punti sudati ma meritati per i ragazzi di Auteri che restano ben saldi in testa alla classifica assieme al Lecce.
CATANIA – REGGINA 3 – 1 Nel posticipo di domenica, vincono gli etnei per 3 a 1 ma la Reggina non ha sfigurato al Cibali anzi, sin dai primi minuti di gara i granata hanno sfiorato la rete con Coralli. Al gol mancato rispondono i padroni di casa con un gol realizzato al 4’ di testa da Marchese. Fulminea la reazione dei ragazzi di Zeman, infatti, al 7’ Botta prova i riflessi di Pisseri. Al 17’ ancora Coralli sciupa la palla del pareggio a porta vuota. La Reggina gioca bene ma è ancora il Catania al 31’ a raddoppiare. Mazzarani pennella un assist a Tavares che mette in rete. La Reggina non capitalizza il volume di gioco espresso, mentre il Catania si dimostra cinico e fortunato.
Nella ripresa è ancora Coralli ad insidiare la rete catanese, ma Pisseri fa buona guardia. Qualche minuto più tardi Mazzarani non sfrutta una buona occasione per realizzare la terza rete. La gara prosegue con la Reggina sempre in avanti ed il Catania a giocare in contropiede. All’83’ segna meritatamente la squadra ospite con De Francesco. Si riapre la gara con Zeman che fa avanzare il baricentro offensivo alla ricerca del pareggio. Allo scadere dei 90 minuti il gol di Russotto per il Catania, preclude ogni speranza alla squadra amaranto. Si chiude la gara al Cibali dopo quattro minuti di recupero, e una sconfitta che brucia ancora di più per gli ospiti poiché per buona parte dell’incontro hanno saputo controbattere alla squadra etnea, andando vicino al gol, ma hanno subito tre reti da un Catania che è riuscito a capitalizzare tutti gli errori difensivi degli avversari.
La Reggina ripiomba di nuovo nel limbo dei play-out, mentre il Catania di Rigoli scavalca ben tre squadre e si assesta al settimo posto in classifica.
MONOPOLI – SIRACUSA 1 – 1 Un Siracusa double-face strappa un pareggio a Monopoli più che meritato. Nella prima parte dell’incontro un Monopoli vispo e battagliero riesce a giocare meglio di un Siracusa non in palla, e troppo lento. All’undicesimo i ragazzi di Zanin riescono ad andare in rete con Esposito che corregge sotto porta un tiro su punizione di Nicolini. Dopo qualche minuto ancora il Monopoli minaccioso sotto la porta azzurra che sciupa una buona occasione per raddoppiare. Al 38’ il Siracusa perviene al pareggio con il nuovo acquisto brasiliano Azzi che riesce a segnare grazie a un rocambolesco pallonetto. Si chiude il primo tempo con un Siracusa che gioca male, nonostante il pareggio. Non conosciamo le parole pronunciate da Andrea Sottil nell’intervallo ai suoi giocatori, ma sta di fatto che il Siracusa si presenta in campo con un piglio diverso, e con uno schema offensivo più pungente, attaccando da subito l’area difensiva avversaria. Prima De Respinis al 49’ da buona posizione calcia al volo e la palla va fuori. Pochi minuti dopo è la volta di Valente che indirizza un tiro sporco verso la porta difesa da Furlan che d’istinto smanaccia in angolo. Al 62’ la palla del raddoppio passa tra i piedi di De Respinis che spalle alla porta riesce a girarsi e centrare lo specchio della porta con un forte tiro. Il portiere del Monopoli si supera e respinge. La reazione dei padroni di casa si fa sentire nel finale ma Santurro è attento, anche se a tempo scaduto il Monopoli segna, ma la rete viene giustamente annullata per netto fuori gioco di Gatto.
La divisione dei punti alla fine può soddisfare le due squadre poiché sono in una posizione di classifica che per il momento li lascia più che tranquilli.
AKRAGAS – FONDI 2 – 2 L’Akragas riesce ad acciuffare il pari contro il Fondi nei titoli di coda con il giovanissimo Sicurella ( classe 1999 ) ed evita una sconfitta immeritata. La squadra di Di Napoli allo stadio Esseneto aveva il difficile compito di affrontare una delle squadre rivelazioni di Lega Pro girone C: il Fondi di Pochesci. Fra infortuni, squalifiche e cessioni, l’undici di casa presentava ai propri tifosi una squadra giovane, con molti under. La dinamicità dei ragazzini gli permette di iniziare bene, infatti, al 9’ si ritrova in vantaggio con Russo che sfrutta bene un assist in area di Palmiero. Il Fondi non riesce a spingere in avanti, e i bianco azzurri riescono a contenere bene fino alla fine del primo tempo. Nella ripresa il Fondi spinge in avanti e nel giro di tre minuti ribalta il risultato con una doppietta di Calderini. Prima segna su rigore al 71’, decretato dal signor Annaloro di Collegno, e dopo qualche minuto il secondo gol, grazie all’inserimento rapido dell’attaccante laziale su un errore difensivo dei siciliani. Nei minuti finali il giovane Sicurella tira al volo da una quindicina di metri, e buca Coletta per il 2 a 2 finale. Un punto che non risolve i gravi problemi che attanagliano la squadra agrigentina sia sul piano economico, e sia su quello strettamente tecnico.
MESSINA – JUVE STABIA 1 – 0 Il Messina di Lucarelli più forte della crisi societaria. Va in gol al 28’ con Nardini, sfiora la seconda rete, e resiste agli assalti dei campani.
Al pronti via, i giallorossi partono bene, Pozzebon ( da domani è ufficialmente un giocatore del Catania ) serve un ottima palla in area a Capua che spreca malamente. La Juve Stabia al 15’ impegna Berardi su tiro di Izzillo, e al 26’ Mastalli prova i riflessi di Berardi che devia in angolo una fucilata del giocatore bolognese. Al 28’ passa il Messina con Nardini che sfrutta bene una punizione di Madonia. Le vespe cercano di proiettarsi in avanti alla ricerca del pareggio ma il Messina tiene fino alla fine del primo tempo. Nella ripresa i padroni di casa sono costretti a difendersi per il ritorno della Juve Stabia che attacca con Marotta e Ripa l’area difensiva avversaria ottimamente contrastata da Berardi.
Dopo cinque minuti di recupero concessi dall’arbitro, il Messina porta in porto una vittoria importante contro un avversario forte. La Juve Stabia perde ancora terreno, e vede allontanarsi ancora di più la vetta.
Nella tarda serata di oggi è arrivata la fumata bianca per il cambio di proprietà nel Messina calcio. Il presidente Stracuzzi e il socio Pietro Oliveri hanno ceduto al gruppo di imprenditori calabresi, rappresentati da Giuseppe Marciano’ che sarà il nuovo presidente, e Pasquale Gerace il suo vice, il 70% delle quote. Gli ex dirigenti peloritani conserveranno il 18% delle quote, mentre il 10% sarà mantenuto da Pietro Gugliotta e Giovanni di Bartolo, e il rimanente 2% resterà a Nino Micale.
FOGGIA – V. FRANCAVILLA 5 – 1 Il Foggia travolge il Francavilla, e lancia un chiaro messaggio per la lotta alla promozione diretta alle dirette rivali. Il derby pugliese a fine gara determina che il Foggia gioca bene e segna gol a raffica. Il nuovo acquisto Di Piazza al suo esordio casalingo, dimostra di integrarsi bene nel gioco dei rossoneri, con la doppietta realizzata in soli venti minuti di gioco. Tra le due squadre non c’è stata mai partita poiché già al terzo minuto Mazzeo porta in vantaggio la sua squadra realizzando il vantaggio su rigore. Alla mezzora l’ex Benevento mette a segno la seconda rete. Il Francavilla pur riuscendo a fare gioco non riesce ad impensierire Guarna, se non con tiri da lontano. La terza rete di Loiacono al 44’, che sfrutta bene un assist di Chiricò, chiude la prima frazione di gioco. Partita praticamente chiusa con un Francavilla annichilito. Nella ripresa il Foggia si limita a controllare la gara ma al 78’ segna per gli ospiti Idda sugli sviluppi di un calcio d’angolo. A venti minuti dalla fine entra Di Piazza che realizza una doppietta per la felicità del tecnico, e dei tifosi che sognano un finale di campionato esaltante nella lotta per la promozione in serie B.
MELFI – COSENZA 0 – 2 Il Cosenza espugna l’Arturo Valerio di Melfi con una doppietta di Baclet, e si riporta di nuovo al quinto posto in classifica assieme al Francavilla. Il Melfi ha giocato una buona gara ed ha avuto le occasioni per segnare ma l’imprecisione e la sfortuna hanno limitato le ambizioni dei ragazzi di Bitetto. Un primo tempo equilibrato con occasione sciupate da entrambe le squadre. Nella ripresa il Cosenza ha spinto in avanti alla ricerca del gol e dei tre punti. Il tecnico silano ha subito inserito il nuovo acquisto Letizia per dare più peso alla manovra offensiva. A dieci minuti dalla fine il Cosenza perviene al gol con Baclet che sul filo del fuori gioco realizza la rete. Poi allo scadere dei novanta minuti l’attaccante francese sigla la seconda rete, sfruttando con tempismo un errore in area tra il portiere ed un difensore del Melfi. Si prospettano tempi difficili per il tecnico barese, poiché la squadra è alla settima sconfitta consecutiva, e rimane ancorata al penultimo posto, a soli due punti dal fanalino di coda Vibonese.
PAGANESE – FIDELIS ANDRIA 1 -1 La Fidelis Andria pareggia a Pagani e consegue il 15° risultato utile consecutivo. La Paganese agguanta il pareggio sul finire della gara grazie ad un rigore realizzato da Reginaldo. Un primo tempo giocato molto a centrocampo e con puntate a rete senza convinzione da parte delle due squadre. Nella ripresa la gara diventa più movimentata, infatti, Cruz dopo appena 3 minuti sciupa una buona occasione a due passi da Liverani. Il gol per gli ospiti arriva al 56’ con Tartaglia che su calcio d’angolo battuto da Curcio in spaccata realizza. La Paganese reagisce con qualche azione che non impensierisce l’estremo difensore ospite. A pochi minuti dalla fine il signor D’Ascanio di Ancona assegna un rigore ai padroni di casa per evidente fallo di mano in area di Piccinni. Batte Reginaldo e segna. La divisione dei punti soddisfa entrambe le squadre poiché fanno muovere la classifica, e li mantiene sempre in zona play-off.
TARANTO – CASERTANA 0 – 0 Un pareggio che rispecchia in pieno i novanta minuti giocate dalle due squadre. Poche emozioni durante l’arco della gara ma con un sussulto, una traversa per parte. Prima la Casertana, che nel primo tempo gioca bene, al 43’ con Colli che dalla lunga distanza colpisce la traversa, poi il Taranto che nella ripresa al 52’ con Magnaghi centra il legno più alto della porta difesa da Ginestra. Nei minuti a seguire qualche occasione da rete per gli jonici ma senza esito. Si arriva al novantesimo a rete inviolate, e con un punto ciascuno. Continua la sterilità offensiva da parte del Taranto, arrivato a cinque partite senza segnare, mentre per la Paganese un altro punticino che va ad aggiungersi al quarto risultato utile consecutivo.
CATANZARO – LECCE 1- 2 Il posticipo di lunedì sera fra Catanzaro e Lecce alla fine lo vince la squadra pugliese, ribaltando il risultato del primo tempo. I giallorossi cercano i tre punti per allontanarsi dalla bassa classifica dopo cinque pareggi consecutivi. Il Lecce di Padalino mira alla vittoria per non perdere la leadership condivisa con il Matera. Primo tempo con il Lecce che dal primo minuto cerca la via della rete con Doumbia ma non riesce a chiudere bene. Il Catanzaro va in avanti e al 27’ e segna con Prestia che sblocca il risultato con un colpo di testa su calcio d’angolo. La reazione del Lecce non produce gli effetti sperati, se non qualche azione personale di Caturano e Doumbia che mettono in difficoltà la retroguardia del Catanzaro. Si chiude il primo tempo con i ragazzi di Zavattieri in vantaggio. Nella ripresa il Lecce sposta il baricentro in avanti in cerca del pareggio con azioni manovrate. Sono sempre le due punte leccese che insidiano da vicino la porta difesa da Bleve. Al 68’ Doumbia è lesto in area ad anticipare il suo diretto avversario e a mettere in rete la palla del pareggio. Il Lecce sfrutta il momento buono e si proietta in avanti, e al 76’ riesce a siglare la rete del 2 a 1 con Lepore con un bel colpo di testa. Risultato ribaltato con tre punti da difendere fino alla fine dell’incontro. I pugliesi tengono bene il campo con un possesso palla che non permette al Catanzaro di avvicinarsi nell’area avversaria. Tre minuti di recupero non cambiano il risultato. Il Lecce conquista la vittoria e rimane al comando della classifica con il Matera, che li vedrà sicuramente protagonisti per lo sprint finale, con il Foggia e la Juve Stabia che faranno da terzo e quarto incomodo per uno solo posto vacante che da libero accesso in modo diretto in serie cadetta.