Nei prossimi giorni Coldiretti Basilicata procederà al rinnovo delle cariche di “Giovani Imprese” della provincia di Potenza e Matera. Il primo appuntamento è per il 2 febbraio al “San Domenico” di Matera, poi il 6 di febbraio in federazione regionale a Potenza per le rispettive assemblee. “Arriviamo agli appuntamenti di Matera e Potenza- ha sottolineato il direttore di Coldiretti Basilicata, Francesco Manzari – dopo quindici incontri territoriali che hanno dato modo di incrociare circa 150 giovani imprenditori agricoli, convinti di fare di una imprenditoria agricola innovativa il loro futuro”. Attualmente sono quasi 600mila le imprese italiane condotte da under 35 che hanno aperto ben 90mila nuove attività creando nuove opportunità di lavoro per combattere la disoccupazione. In particolare si registra anche un saldo positivo di 50mila imprese giovanili poiché a fronte della nascita delle circa 90mila nuove imprese giovani sono meno di 40mila quelle che nello stesso periodo hanno chiuso i battenti. E’ significativo peraltro il fatto che dal punto di vista territoriale il maggior numero di nuove imprese giovanili sia nato nel Mezzogiorno. Soddisfa poi il fatto che quasi una impresa condotta da giovani su dieci in Italia opera in agricoltura dove sono presenti ben 50.543 guidate da under 35 per effetto del crescente interesse dei giovani per il lavoro in campagna che si è esteso fino alla trasformazione e al commercio, con il boom delle vendite dirette dell’agricoltore di prodotti a chilometri zero. Una realtà favorita dalle legge di orientamento per l’agricoltura (la legge 228/2001), fortemente sostenuta da Coldiretti che ha rivoluzionato le campagne e consentito ai giovani di interpretare in chiave innovativa le opportunità offerte dal mondo rurale. “Oggi il 70 per cento delle imprese under 35 opera in attività che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo – ha spiegato il presidente di Coldiretti Basilicata, Piergiorgio Quarto – ma anche alle attività ricreative come la cura dell’orto e i corsi di cucina in campagna, l’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade, l’agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili”.
Gen 31