Interrogazione dell’on. Ludovico Vico: "Crisi nel sito industriale della Val Basento con particolare riferimento alle chiusure degli impianti della PZIFER e PANASONIC".
Si trasmette il resoconto dell’interrogazione a risposta immediata in commissione Attività Produttive presentata dall’on. Ludovico Vico in data 4 novembre u.s. e la risposta del Sottosegretario di Stato allo Sviluppo Economico Ugo Martinat resa in data 5 novembre u.s.
TESTO DELLA RISPOSTA
Preliminarmente si vuole sottolineare che le intenzioni del Governo e la politica del Ministero dello Sviluppo Economico, per l’industria chimica è finalizzata a riqualificare i poli chimici e a promuoverne i processi di reindustrializzazione compatibili con l’ambiente, attraverso il consolidamento della chimica di base e lo sviluppo delle filiere a valle.
È stata recentemente annunciata dal Ministro Scajola l’imminente apertura di un Tavolo nazionale per lo sviluppo eco-compatibile del settore, per definire le azioni che sostengano, nel rispetto dell’ambiente, lo sviluppo del comparto, la competitività delle produzioni e la crescita dell’industria italiana.
L’attività del Tavolo sarà finalizzata a delineare il quadro di riferimento settoriale, partendo dal quale individuare le azioni da promuovere per favorire il consolidamento e lo sviluppo della chimica italiana. Il Ministero dello Sviluppo Economico, tramite l’Osservatorio nazionale per la chimica e d’intesa con gli Osservatori locali operanti nelle aree a vocazione chimica, predisporrà progetti di riqualificazione, consolidamento e sviluppo. Tale attività verrà svolta a Matera di concerto con l’Osservatorio locale.
Questo Ministero si è, inoltre, impegnato a rendere operativo quanto prima l’articolo 252-bis del decreto legislativo 152/06 (1). A tal proposito si aggiunge che il sito nazionale Val Basento è stato proposto per la eleggibilità ai benefici previsti dall’articolo citato da parte della Regione Basilicata.
(1) «Norme in materia ambientale » – art. 252: Siti di preminente interesse pubblico per la riconversione industriale.
Attualmente è in corso l’istruttoria delle domande presentate dalle Regioni al fine della selezione per l’individuazione delle priorità. Più specificatamente si aggiunge che alla Regione Basilicata è stata richiesta «integrazione documentale» per entrambi i siti presentati (Val Basento, Tito).
Le risorse statali attribuite per l’attuazione del citato articolo 252-bis, ammontanti a 3 miliardi di euro sono destinate essenzialmente all’esecuzione di interventi di bonifica su aree pubbliche ed a opere di infrastrutturazione.
Nello specifico relativamente alla vertenza dell’azienda Pfizer, la stessa ha comunicato ai lavoratori del sito di Pisticci la necessità di sospendere tutte le attività di produzione della molecola di Dalbavancina.
La decisione è stata motivata dalla necessità di far fronte all’obbligo imposto dagli enti regolatori del farmaco per consentire di effettuare ulteriori analisi sulla molecola della Dalbavancina. L’inchiesta dovrebbe durare all’incirca due anni, mettendo a serio rischio la continuità produttiva del sito lucano, trattandosi di uno stabilimento monoprodotto.
Attualmente l’azienda non ha ancora resi noti i progetti relativi al plant, nonostante si sia già svolta presso la Regione Basilicata una riunione per valutare il futuro produttivo ed occupazionale di Scandicci. A fronte dei dati acquisiti questo Ministero continua a vigilare sull’evoluzione della vicenda.
Stesso annuncio sembra essere stato dato dalla multinazionale giapponese Panasonic a Matera nel corso di un incontro
che si è tenuto nella sede di Confindustria per il sito Panasonic di Pisticci, realtà produttiva specializzata in laminati per l’industria elettronica.
Attualmente, tuttavia, nessuna richiesta di apertura di «tavolo» è pervenuta a questa Amministrazione per tali vertenze, né dalle proprietà né dalle organizzazioni sindacali. Il Ministero dello Sviluppo Economico seguirà, comunque, in modo attento l’evoluzione di una vicenda delicata ed importante, rendendosi disponibile ad attivarsi su richiesta delle parti, al fine di affrontare le problematiche emerse.