Un incontro formativo sulla degustazione e differenzazione degli oli extravergini di oliva si terrà domani sabato 4 febbraio a Garagusoscalo presso l’Istituto Professionale per l’Agricoltura (ore 9-13) promosso da Oprol (Organizzazione Produttor Olivicoli Lucani) aderente a Cia Basilicata. Docente Stefania D’Alessandro, capo panel riconosciuto dalMiPAAF.
L’incontro formativo ha l’obiettivo di fornire agli studenti le conoscenze basilari dell’analisi sensoriale e della tecnica di degustazione degli oli extra-vergini d’oliva necessarie al riconoscimento della qualità ai fini di un acquisto consapevole e di un corretto uso in cucina del prodotto.Nel corso del panel test, insieme ad esperti del settore, si affronteranno sinteticamente tutti gli argomenti inerenti la filiera olivo-olio, quali la chimica dell’olio, la qualità, la trasformazione, la commercializzazione, la normativa e l’abbinamento degli oli in cucina.
Paolo Carbone dell’Oprol sottolinea che la formazione dei giovani, i nuovi imprenditori agricoli o i professionisti che affiancheranno gli imprenditori, è l’elemento fondamentale perché l’olio d’oliva sia realmente una risorsa a 360 gradi per il territorio . Carbone riferisce che sempre su iniziativa di Oprol-Cia anche in Basilicata si sta formando una nuova categoria professionale: il “Sommelier dell’Olio”, non un semplice assaggiatore, ma un esperto, formato professionalmente in base alla classificazione merceologica dell’olio secondo una rigida metodologia sensoriale stabilita dal Consiglio Oleicolo Internazionale (COI) e secondo la normativa italiana e comunitaria e in attuazione dei Regolamenti CEE in materia. Dunque un esperto che integra l’analisi sensoriale con una profonda conoscenza di tutta la filiera produttiva e commerciale per un acquisto consapevole dalla terra alla tavola.
In Italia – continua Carbone – esistono più di 500 varietà di cultivar e di oli extra vergini diversi, con sapori variegati dai più leggeri ai più piccanti, e con una storia e un territorio specifico alle spalle. L’olio è un prodotto antico e complesso come il vino: eppure ancora tante persone, che con piacere assaggiano vini provenienti da parti diverse d’Italia e del mondo, cercando di abbinarlo ai pasti e alle occasioni d’uso giuste e di sapere il vitigno utilizzato, consumano poche tipologie di olio extra vergine di oliva, magari proveniente sempre dallo stesso territorio o dalla stessa azienda”.
L’olio extravergine d’oliva di qualità è un fiore all’occhiello della nostra agricoltura. Un comparto che impatta fortemente sull’economia e sul tessuto sociale di vaste aree della Basilicata con circa 33mila aziende attive, un’estensione totale di 28mila ettari ed una produzione intorno ai 60mila quintali.
Feb 03