Arriva il credito d’imposta rafforzatoper il Mezzogiorno. A prevederlo – sottolineano i deputati Ludovico Vico e Maria Antezza – un emendamento presentato al DL Mezzogiorno dal Ministro De Vincenti e approvato in commissione Bilancio della Camera.
L’emendamento innalza fino al 45% il credito d’imposta per gli investimenti al Sud.
Oltre a Basilicata, Calabria, Campania,Puglia, Sicilia e alcune zone di Abruzzo e Molise, potrà beneficiarne anche la Sardegna.
L’emendamento, inoltre, innalza l’aliquota. Pertanto, le grandi imprese in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna passano dall’attuale 10% al 25%; le medie dal 15% al 35%; lepiccole dal 20% al 45%.
Percentuali più basse per alcune località di Molise e Abruzzo: 10% le grandi; 20% le medie e 30% lepiccole.
Il beneficio non sarà più calcolato sul costo complessivo dei beni acquisiti al netto, “ma al lordo degli ammortamenti fiscalidedotti nel periodo d’imposta per beni ricadenti nelle categorie corrispondenti a quelle agevolabili, nonché per quelli oggetto dell’agevolazione”.
Aumenterà, per le piccole imprese, l’ammontare del costodel singolo progetto di investimento in beni strumentali, che può godere dell’agevolazione che passa da 1,5 a 3 milioni di euro e, per le medie imprese, da 5 a 10 milioni di euro.
Previsto, infine, lo stop del divieto di cumulo del credito d’imposta con gli aiuti de minimis e con altri aiuti di Stato che insistano sugli stessi costi, come da previsione comunitaria, concludono i deputati Pd Antezza e Vico.