Nicola Locuratolo in una nota riapre il dibattito sulla necessità di dotare la città di Matera, capitale europea della cultura nel 2019, di un collegamento ferroviario con le Ferrovie dello Stato. Di seguito la nota integrale
Nicola Locuratolo: “E facciamoci una “amarissima” risata…”
da “Relazione presentata al Convegno sui trasporti ferroviari”
“comunque ammesso e non concesso che la linea dovesse riuscire passiva, non bisogna dimenticare che il servizio ferroviario è e deve essere un servizio a costo cosidetto politico, essendoci superiori interessi da salvaguardare: nessuno può negare che la rinascita del Mezzogiorno d’Italia rappresenti un superiore interesse della Nazione, tale da giustificare la costruzione di una ferrovia a gestione passiva.
A questo proposito è opportuno citare alcune cifre:
Anno 19xx-19yy passivo previsto L. 32.773.600.000
Anno 19xx+1-19yy+1 passivo previsto L. 42.584.600.000
Anno 19xx+2-19yy+2 passivo previsto L. 62.948.800.000
Anno 19xx+3-19yy+3 passivo previsto L. 54.943.200.000
Anno 19xx+4-19yy+4 passivo previsto L. 40.937.200.000
…omissis…
Appare strano poi che la pregiudiziale della passività sia stata posta solo per la costruzione di questa linea; e (udite…udite) sarebbe veramente utile sapere se l’On.le Consiglio Superiore dei LL.PP. si sia preoccupato della convenienza delle linee Arezzo-Grosseto o Udine-Mestre.
Strano comunque che ci si preoccupi della prevedibile passività per una opera solo quando questa si riferisce ad un problema meridionale. (ed ecco la verità nuda e cruda già proclamata più di mezzo secolo fa).
(da “Il problema ferroviario della Provincia di Matera” – Bari 13-15 Settembre 1960)
Erano gli anni del quinquennio 1954-59, sono passati sessanta anni e non è cambiato niente, tutto è rimasto come allora, anzi il gap delle infrastrutture si è ampliato nel frattempo e Matera, Cenerentola più a Sud del Sud, non può contare nemmeno sui Materani, popolo incruento, indifferente ed infingardo.
Siamo fermi dal giorno della designazione a Capitale Europea della Cultura, passano i giorni e le settimane, passano i mesi e passano gli anni e siamo sempre inchiodati.
Per il completamento di questa Ferrovia, la tratta della Ferrovia dello Stato Matera-Ferrandina, per cui si sono spesi centinaia di miliardi, con una galleria di circa otto chilometri, con un ponte di una sola campata di 90 metri sulla Chiesa rupestre più importante d’Italia, la Cripta del Peccato originale, con un ponte di una sola campata di 110 metri, il ponte ferroviario più lungo d’Italia, e con una Stazione di Matera già fatta ed ultimata, ma mai inaugurata, ebbene, sono stati stanziati, per il completamento 220 milioni di Euro e che si fà??? Niente!
Si aspetta…che la valanga, la slavina, l’esondazione, lo tsunami o più semplicemente la grande ondata del 2019 ci investa ed acclari al mondo l’inadeguatezza di questa testimonianza di trogloditismo contemporaneo:Matera.
Nicola Locuratolo