Sulla vertenza che coinvolge il trasporto pubblico locale in Basilicata si registra la nota del segretario generale della FIT-CISL di Basilicata, Carlo Costa. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Abbiamo appreso con piacere l’iniziativa dei lavoratori e del responsabile dell’Azienda Nolè che fa ben comprendere il gravissimo stato in cui versano attualmente le aziende che operano in Basilicata.
L’imprenditore Sergio Forte, ha messo in atto unitamente a tutti i 50 lavoratori impiegati, una protesta nei confronti di uno stato di crisi, che chi immagina di essere un grande politico ed addirittura un imprenditore ne dovrebbe ben comprendere il disagio e non solo della citata azienda, ma di tutte quelle del Trasporto Pubblico Locale di Basilicata, che non possono più accedere al credito avendo esaurito ogni possibile fido. Certo – prosegue il sindacalista – non si può accettare che cotanta sapiente politica regionale non trovi soluzioni alternative, per far si che le aziende possano pagare i lavoratori, dei quali è palpabile il grave stato di disagio.
La nostra solidarietà va innanzi tutto ai lavoratori della Nolè che stanno affrontando il gravissimo periodo, ma anche ai restanti 1.000 Autoferrotranvieri di Basilicata, che non hanno ricevuto le mensilità di dicembre 2016 e gennaio 2017, e non certo possono giustificare la situazione le risposte che leggiamo sulla stampa, che non sono né credibili tanto meno politicamente giustificabili.
Ci corre l’obbligo ricordare a quanti continuano a trovare scuse sull’attuale situazione finanziaria di regione Basilicata, che non vogliamo pensare debbano pagare solo i 1000 autoferrotranvieri di cui è composto il settore.
Così come mi sembra logico far presente che la mancanza dei proventi del petrolio, o le ristrettezze finanziarie dell’Ente, non possano cadere solo sul TpL, facendo salve sacche di servizi che rappresentano un valore economico e di costo per il medesimo Ente di ben oltre 3.2 Mld di €, un fatto assurdo oltre che incredibile come diciamo a chi continua a riempire pagine intere della stampa, senza immaginare che le persone non gli credono per l’oggettività delle ragioni sin qui dette.
Tale convinzione è supportata da ulteriori approfondimenti compiuti nella riunione con la sezione Regionale dell’Associazione datoriale delle imprese di trasporto l’ANAV, secondo la quale, la Regione avrebbe versato alle Provincie di Matera e Potenza, ai fini dell’applicazione della delega in suo possesso, soltanto 1/5 della prima trimestralità, mentre mancherebbero interamente i trasferimenti del secondo, terzo e quarto trimestre 2016. Come può immaginare l’assessore che i lavoratori continuino a svolgere un servizio per il quale non sono stati retribuiti e ne si sa quando verranno retribuiti.
Stando ai fatti, i lavoratori probabilmente verranno pagati solo dopo la pubblicazione del bilancio preventivo 2017, che libererà se mai ci dovessero essere le risorse per i trimestri dell’anno 2016 e ciò presumibilmente avverrà non prima della fine di Aprile, a parte le farneticanti dichiarazioni di taluni.
Convinti che una soluzione dovrà essere trovata, perché alle favole non possiamo credere per le oggettive condizioni dinanzi richiamate, peraltro le teorizzazioni proposte non possono interessare né ai 50 lavoratori della Nolè tanto meno agli altri 1.000, da qui la strada segnata di un ulteriore sciopero, accompagnato da azioni che portino nelle tasche dei lavoratori il salario e non farneticanti impressioni, di un non addetto ai lavori, altro che confronto pubblico, per quello non c’è più tempo da perdere”.