“Nella casa circondariale di Potenza, a fronte di un organico di 147 unità, ne sono presenti 121, nella casa circondariale di Melfi, a fronte di un organico di 176 unità, ne sono presenti 145, nella casa circondariale di Matera, a fronte di un organico di 120 unità, ne sono presenti 101”. Lo ha detto il Sottosegretario alla Giustizia, Cosimo Ferri, rispondendo alla Camera dei Deputati ad un’interrogazione, che ha come prima firma quella dell’on. Giovanni Burtone (Pd), sulle carenze di organico della Polizia penitenziaria nelle carceri della Basilicata. Ferri ha sottolineato che “la carenza di personale, soprattutto nei ruoli degli ispettori dei sovrintendenti, rappresenta una criticità che si ripropone in maniera analoga in tutti gli altri istituti penitenziari”.
Vito Messina segretario regionale USPP Basilicata commenta le dichiarazioni del Sottosegretario alla Giustizia On. Ferri, sulla grave di carenza di personale di Polizia Penitenziaria nelle carceri lucane.
“Ho letto attentamente le dichiarazioni di Ferri e sono veramente soddisfatto perchè vuol dire che finalmente le tante denunce è proteste fatte negli anni non sono rimaste inascoltate. Sono anni che noi della USPP Basilicata, nel tempo, ci siamo spesi per questi problemi, siamo scesi più volte in piazza a contestare tutto questo e sono anni che denunciamo anche un’alta carenza, grave, dei c.d. sottufficiali “ruolo sovrintendenti”. Ad esempio presso la struttura Penitenziaria di Potenza entro fine febbraio andrà in pensione l’’ultimo sovrintendente in servizio mentre invece abbiamo unità con la stessa qualifica in servizi non operativi presso il presidio ex Provveditorato Regionale.
Nella stessa sede della Casa Circondariale di Potenza erano state conferite le mansioni di vice comandante ad una qualifica non appropriata, però, nella sede del presidio prima citata, vi sono delle unità di Polizia di Polizia Penitenziaria con qualifica di funzionari, del corpo, qualifica appropriata per la dirigenza della struttura penitenziaria, per l’aerea sicurezza.
Presso la struttura Penitenziaria della città federiciana di Melfi, struttura importante, vuoi per il territorio ove è dislocata, vuoi per la portata dei detenuti ospitati, non vi è alcun funzionario della Polizia Penitenziaria, come addetto al coordinamento della mobilità dei detenuti “Nucleo Traduzioni e Piantonamenti”, non vi è nemmeno un funzionario di Polizia Penitenziaria, con mansioni di vice comandante. Sono figure vitali, tra l’altro, previste, per dare maggiore professionalità, al ruolo che svolgiamo.
Quindi ben vengano le dichiarazioni del sottosegretario, basta che si passi dalla parole ai fatti. Tra le questioni sul tavolo ricordiamo il mancato sblocco dei riordino delle carriere, lo sblocco del rinnovo degli stipendi, la mobilità del personale a domanda sui trasferimenti su livello Nazionale. Bisogna intavolare tavoli tecnici veri sulle defezioni che si registrano nelle strutture penitenziarie, sotto i continui riflettori e ci auguriamo maggiore attenzione e maggiore sinergia tra le varie figure, con intenti tesi alla maggiore sicurezza per la comunità che gestiamo, anche a tutela anche di tutti gli operatori che vi operano nella strutture di tutto il distretto. Noi della USPP Basilicata facciamo la nostra parte, con la speranza che chi è chiamato a decidere faccia la sua parte.