La cucina della sala ricevimento Parco dei Cigni di Grassano è diventata in questi giorni la palestra ufficiale della squadra degli cherf lucani che parteciperà il prossimo 21 febbraio al campionato nazionale che si terrà nella zona fiera di Rimini. Il team composto quest’anno da Battista Guastamacchia, Antonio Farella, Francesco Paolo Fiore, Vito Amato e Vincenzo Romano ha la grande responsabilità di dover difendere la medaglia d’oro conquistata nella passata edizione tenutasi a Montichiari. Il format di gara è sempre quello per gli addetti ai lavori: si tratterà di preparare uno starter, un main course e un dessert. Qualità dei prodotti, il rispetto dei tempi di preparazione, la presentazione del piatto, il gusto e l’ottimizzazione dell’utilizzo dei prodotti con il relativo scarto sia in termini di “pattumiera” che da riutilizzo, sono elementi a cui una giuria tecnica internazionale fa riferimento per assegnare il punteggio. Un protocollo rigido che mette a dura prova tutti i partecipanti, dal momento della consegna della cucina, sotto l’occhio vigile di un giurato, la squadra che entra per la sua performance deve preparare, servire a tavola, e rassettare l’ambiente di lavoro. “Un piatto all’apparenza semplice – spiega Battista Guastamacchia team menager Unione Regionale cuochi – necessita di molti passaggi non casuali ma frutto di impegno e prove che servono a garantire la qualità della pietanza. Le giuste temperature abbinate a dosaggi ben precisi e calibrati, con la fantasia degli chef sulla cromatura dei piatti in gara, sono i puntini cardine che fanno vincente un piatto. Ogni gara ha sua difficoltà così come la preparazione di un piatto. Per questo per arrivare in ottima forma ogni anno scegliamo un ristorante che ci ospita dandoci la possibilità di farci allenare. Quest’anno abbiamo trovato la disponibilità della sala ricevimenti del Parco dei Cigni e come luogo di ritiro per noi è ideale in quanto la tranquillità del paesaggio, immerso nella natura, è funzionale per i nostri obiettivi e ci permette di studiare al meglio il menù di gara”. “Ovviamente sul ricettario c’è massimo riserbo come da regolamento, quello che possiamo dire è che il lavoro di squadra, la professione e la passione che ci unisce dietro i fornelli sono fattori positivi per la Basilicata. Siamo onorati di poter rappresentare anche per questa competizione tutti quei lucani non solo residenti, ma che vivono nel mondo, che ogni giorno con grande responsabilità si confrontano sulle difficoltà lavorative e dimostrano le proprie capacità”.
Feb 08