“Alcune delle proposte presentate dalla Regione Basilicata sulle politiche migranti, presentate nell’ ambito della Conferenza Stato-Regioni, sono state accolte e inserite nei provvedimenti assunti oggi dal Governo. Si tratta, in particolare, della velocizzazione delle istruttorie per il riconoscimento della protezione internazionale, delle attività di formazione e lavoro utile dei migranti e della accoglienza diffusa con strutture di piccole dimensioni e appartamenti già sperimentati in Basilicata dove attualmente sono ospitati 2800 richiedenti asilo in circa 65 Comuni”. Lo rende noto Pietro Simonetti, coordinamento Politiche migranti e rifugiati della Regione Basilicata.
“Si tratta ora di lavorare per snellire le procedure di integrazione con le attività formative e i lavori utili in tutti i comuni che ospitano migranti, tenuto conto anche dei recenti bandi delle Prefetture di Potenza e Matera.
Nei prossimi giorni – spiega Simonetti – sarà attuato il progetto ”Citta Verde” concordato con il Comune di Potenza che impegnerà circa 250 migranti in lavori di pulizia, manutenzione e decoro urbano che segue quelli precedenti attuati in fase sperimentale anche in altro comuni della Basilicata
La Regione Basilicata farebbe bene ad interessarsi un attimino dei tantissimi disoccupati lucani e delle famiglie in serie difficoltà economiche. Dei 2800 richiedenti asilo, soltanto una minima parte ha titolo per rimanere in Italia ed ottenere lo stato di rifugiato. Quindi è corretto che si accelerino le pratiche per ottenere il riconoscimento internazionale ma è altrettanto corretto rimandare in Africa chi non ha diritto alla protezione e chi nel corso dell’istruttoria della pratica ha dichiarato un’identità falsa (la stragrande maggioranza).
Evitare poi che questi falsi rifugiati si allontanino dal centri e si rendano irreperibili nel momento in cui gli viene negata la loro richiesta alimentando le varie criminalità sul territorio.