I Carabinieri della locale Stazione denunciano in stato di libertà due persone, responsabili in concorso di ricerca archeologica non autorizzata.
Nel primo pomeriggio di sabato 11 febbraio 2017 a Tricarico i Carabinieri del locale Comando Stazione, i quali sovente svolgono appositi servizi di istituto nella specifica area, hanno deferito in stato di libertà all’A.G. due persone, provenienti dalla Provincia di Taranto, un uomo di 46 anni e un altro di 23 anni, gravati da numerosi precedenti di polizia, per aver effettuato in concorso una ricerca archeologica non autorizzata, violazione di carattere penale prevista da specifica norma in seno al Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, volto a tutelare il relativo immenso patrimonio del nostro Paese.
In particolare i militari durante l’attività di servizio sul territorio, alle ore 09,00, su segnalazione di alcune persone, intervenivano tempestivamente in Località “Serra del Cedro”, area rurale sottoposta a vincolo di tipo archeologico dalla Soprintendenza Archeologica per la Basilicata, riconosciuta come “Acropoli”, ove erano state viste aggirarsi due persone.
I Carabinieri del Comando Stazione insieme ai commilitoni dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Tricarico pervenuti sulla vasta zona, raggiungibile solo con mezzi fuoristrada, avviavano le ricerche nel tentativo di individuare i soggetti segnalati.
Intorno alle ore 10,20 questi ultimi venivano avvistati ma, all’intimazione “Alt Carabinieri”, tentavano di darsi a breve fuga nel bosco, avvantaggiati dalla fitta vegetazione, dopo aver tentato di occultare nel terreno numerosi attrezzi detenuti, anche di significativo valore, successivamente recuperati e sequestrati.
I due malintenzionati, dopo alcune centinaia di metri, venivano raggiunti e bloccati dai militari in un fossato e pertanto sottoposti a controllo. Nel contempo si procedeva al rinvenimento dell’attrezzatura che avevano abbandonato durante la corsa, vale a dire due metal detector, ripiegabili, un puntatore elettronico tascabile, due radioline ricetrasmittenti canalizzate “walkie talkie”, una zappa, un piccone, una sega ed uno zaino, del valore complessivo di Euro 4.000,00 circa.
Non molto distante, veniva ritrovata anche l’autovettura fuoristrada utilizzata per raggiungere quel luogo.
In forza di quanto accertato, pur non avendo rinvenuto reperti eventualmente ritrovati durante le loro ricerche, le due persone venivano accompagnate in Caserma a Tricarico per effettuare tutti gli adempimenti di rito.
Al termine di tale attività i due soggetti venivano denunciati in stato di libertà poiché responsabili della violazione anzidetta, per cui ne veniva data notizia al magistrato di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Matera.
Intanto proseguiranno i controlli e le attività di osservazione dei Carabinieri del Comando Compagnia al fine di tutelare il rilevante patrimonio culturale e paesaggistico che connota la Comunità Tricaricese.
Attività effettuata lecitissima (hobby di ricerca nel sottosuolo con l’utilizzo del metal detector), eventuale corpo del reato penalmente rilevante nessuno, non del posto (quindi sconoscenti eventuali vincoli paesaggistici ivi presenti). Mi chiedo: il reato dov’è? Tra un pò capiterà di venire denunciati pure per essere andati a lumache o ad asparagi. Cordialità ed obiettività.
Se avessero preso un extra comunitario lo avrebbero lasciato immediatamente! Oggi si viene denunciati e processati per niente, poi chi commette reati seri si fa una risata!