La 25^ giornata segna un altro sorpasso in vetta alla classifica del girone C. A festeggiare il primato assoluo è il Lecce grazie al successo casalingo sul Siracusa e alla sconfitta del Foggia nel derby di Taranto. Una giornata storta, la seconda consecutiva, anche per il Matera, punito per 3-2 dalla Virtus Francavilla nella giornata che ha esaltato ancora una volta le qualità del franco-angolano Nzola. Di seguito il “film” della 25^ giornata a cura di Pippo Franzò.
MATERA – FRANCAVILLA 2 – 3 Il Francavilla di Calabro espugna il XXI settembre-Franco Salerno per 3 a 2, confermando il momento no del Matera che va alla seconda sconfitta consecutiva dopo quella del Cibali. Il Matera ha giocato come sempre, proponendosi in avanti con un giro palla a centrocampo per poi finalizzare con dei cross provenienti dagli esterni. Sicuramente è mancata la prima punta, il centravanti di ruolo che serve a chiudere l’azione. Purtroppo nel calcio mercato di gennaio il Matera non si è riuscito a chiudere per una punta di categoria dopo avere vagliato i vari Di Piazza, Evacuo e Pozzebon. Per il gioco che la squadra esprime ha bisogno di una punta vera che finalizzi in porta e non un falso nove come molte volte è costretto a giocare Negro visto che Infantino non ha giocato quasi mai per infortunio. A nostro modo di vedere una punta di categoria andava sicuramente presa a gennaio per esaltare il gioco di Auteri. Detto ciò, i lucani pur conducendo quasi sempre la gara non sono stati precisi negli ultimi sedici metri. Il Francavilla ha trovato in Nzola l’eroe della giornata, visto che ha realizzato due reti ed ha messo lo zampino anche nella rete di Alessandro. Il giocatore francese ha mostrato ottime qualità di palleggio, velocità, sostanza e sacrificio, appena ventenne. Non a caso la Fiorentina ha acquistato il suo cartellino a gennaio.
La prima rete dell’attaccante del Francavilla arriva al 30’ dopo una lunga cavalcata per tutto il campo, e nei pressi dell’area avversaria, scavalca Tozzo con un pallonetto. Nella ripresa il Matera alza i ritmi partita ma in rete va ancora il Francavilla con Alessandro, ben servito da Nzola, che riesce a bucare il portiere bianco azzurro per la seconda volta. La reazione del Matera non si fa attendere, e dopo sette minuti Carretta realizza dalla lunga distanza riaprendo la partita. I ragazzi di Calabro giocano in modo perfetto, infatti, nel non possesso palla la difesa diventa a cinque pronta a chiudere gli esterni del Matera, riducendo al minimo le puntate offensive lucane. Al 77’ ancora Nzola si rende protagonista con una perfetta punizione dal limite dell’area che sorprende Tozzo. Sul tre a uno il Matera si spinge in avanti, e dopo due minuti con Lanini riesce a mettere in rete la palla del tre a due. Nei minuti finali i ragazzi di Auteri assediano il Francavilla ma non riescono a trovare il guizzo finale per un pareggio che sarebbe stato sicuramente il risultato più giusto.
LECCE – SIRACUSA 2 – 1 Il Lecce vince di misura al Via del Mare contro il Siracusa, e balza in testa alla classifica in virtù delle sconfitte del Foggia contro il Taranto, e del Matera, nel posticipo di domenica, in casa contro il Francavilla. La gara contro i siciliani di Sottil non è stata per niente facile, anzi Turati e company per buona parte della gara hanno messo alle corde i giallorossi. Il Siracusa ha giocato una buona partita, e non meritava la sconfitta, anzi con un po’ di fortuna e se non avesse trovato un arbitro in giornata negativa, avrebbe sicuramente raccolto punti importanti. La giacchetta nera di Salerno ha assegnato un rigore agli azzurri per fallo da ultimo uomo ma non ha estratto il cartellino rosso al portiere autore del fallo. Sempre nell’azione del rigore, mentre Catania si appresta a tirare il penalty, Doumbia gli rifila uno schiaffo. Il collaboratore di linea segnala l’accaduto all’arbitro ma lo ammonisce soltanto. I due episodi andavano sicuramente valutati in maniera diversa. Il Siracusa gioca bene e mette in difficoltà lo squadrone pugliese, tanto che Catania ad inizio gara ha un’occasione d’oro per segnare a pochi passi dalla porta ma tira addosso al portiere salentino.
Verso la fine del primo tempo l’arbitro assegna un rigore al Lecce per fallo di Toscano su Costa Ferreira. S’incarica del tiro Caturano che con un gran tiro sotto la traversa segna, e porta a 16 reti il bottino personale. Nella ripresa il Siracusa gioca in avanti alla ricerca del pareggio, e potrebbe arrivarci con il rigore assegnato dall’arbitro poiché il numero uno leccese attera De Silvestro lanciato a rete. Il penalty è affidato a Catania, e dopo il siparietto poco edificante offerto da Doumbia, Catania tira il rigore ma è respinto da Perucchini, e svanisce per gli azzurri la possibilità del pareggio. Al 59’ in una incursione dei padroni di casa in area avversaria, Malerba nel tentativo di rinviare il pallone a pochi metri dalla porta, lo manda nella propria rete. Al 74’ il Siracusa accorcia le distanze con un gol di De Silvestro a pochi passi dalla porta. Partita riaperta da parte azzurra che pressa e costringe il Lecce a difendersi nella propria area con affanno. Qualche cambio da parte del Lecce serve soltanto a spezzare il ritmo offensivo degli azzurri, e arrivare fino alla fine per la conquista dei tre punti che gli permettono così di ritornare da sola in vetta alla classifica.
TARANTO – FOGGIA 2 – 0 Il derby pugliese lo vince il Taranto con pieno merito contro un Foggia che non entra mai in partita. Il cambio del tecnico Ciullo, in casa jonica, al posto del duo De Gennaro – Prosperi ha dato i suoi frutti. Un Taranto tatticamente ben disposto in campo, con una buona organizzazione di gioco ha sconfitto per due a zero un Foggia che non è mai entrato in partita. Nella prima parte della gara i padroni di casa tengono bene il campo, e rendono innocuo l’attacco stellare dei rossoneri. Una sola azione degli ospiti sotto porta allo scadere dei quarantacinque minuti con Mazzeo che si fa anticipare del numero uno locale. Nella ripresa il Taranto si spinge in avanti e al 59’ passa in vantaggio con Magnaghi, che indovina un bel diagonale. Il Foggia reagisce e produce molti cross in area avversaria ma vengono sistematicamente respinti dalla difesa rossoblù. All’83’ De Giorgi, che si era distinto in fase difensiva, riesce a chiudere l’incontro con un bellissimo tiro a pelo d’erba che ferma la sua corsa alle spalle di Guarna. Due a zero e partita praticamente nelle mani dei ragazzi di Ciullo che riescono a controllarla, e a chiudere con un risultato positivo. Tre punti importanti per il Taranto, mentre per il Foggia la sconfitta li fa ritornare al secondo posto in classifica. Il primato svanisce dopo appena una settimana.
JUVE STABIA – FONDI 1 – 1 La Juve Stabia non riesce a trovare la strada della vittoria. Contro il Fondi in casa non va oltre il pareggio, e a fine gara i tifosi contestano anche il neo responsabile dell’area tecnica Polito. Parte bene la squadra di Fontana, e sembra che riesca a controllare bene il gioco con passaggi precisi. Nei minuti di recupero del primo tempo Izzillo porta in vantaggio le vespe. Nella ripresa prende in mano le redini del gioco la squadra di casa, e sembra potere controllare la partita in modo sufficiente ma all’81’ è Giannone per il Fondi a portare la sua squadra in parità con un forte tiro che sorprende Russo. Il Fondi si conferma squadra rivelazione assieme al Francavilla, poiché occupano il quinto ed il nono posto in classifica, nonostante e provengono entrambe dalla serie D.
AKRAGAS – CATANIA 2 – 1 Il Catania non riesce a sfatare il tabù trasferta, e si arrende all’Akragas di Di Napoli che torna a vincere dopo cinque lunghi mesi. Gli etnei avevano iniziato con il piglio giusto, tanto che al 12’ le viene assegnato un calcio di rigore dal signor Volpi di Arezzo, poiché Sepe tocca con le mani la palla in piena area. Tira Mazzarani e fa centro. Catania in vantaggio, e tutto fa presagire una gara in discesa per i ragazzi di Rigoli. Il campo dopo pochi minuti smentisce il pronostico a favore degli etnei, in quanto l’Akragas si spinge in avanti e mette a dura prova la difesa neroazzurra con incursioni ficcanti da parte di Palmiero, Longo e Salvemini che sfiorano il gol in più occasioni. Nella ripresa continua il pressing dei padroni di casa che pervengono al pareggio al 57’ con Pezzella con un tiro di potenza da trenta metri. Sulle ali dell’entusiasmo Salvemini e compagni si proiettano in avanti alla ricerca del gol-vittoria. Il gol arriva al 72’ su rigore realizzato da Salvemini. Furiosa e disordinata la reazione del Catania che produce poco. Nel finale l’arbitro assegna un rigore al Catania. Riprova ancora Mazzarani ma stavolta Pane intuisce il tiro e para. Rammarico in casa dei rossi azzurri per aver fallito il pareggio proprio nel finale, e contestazione a fine gara per tecnico e squadra. L’Akragas conquista tre punti importanti per continuare a credere in una salvezza senza passare dai play-out. Sconfitta fatale per l’allenatore del Catania Rigoli, esonerato dalla società. Al suo posto è arrivato Petrone.
CASERTANA – VIBONESE – 1- 2 La Casertana cede di misura in casa contro una spigliata Vibonese che riesce a ribaltare il risultato nel breve volgere di quattro minuti. Succede tutto nel primo tempo. Vanno in gol i falchetti con Rajcic al 13’ ma Campilongo ( ex di turno ) tecnico della Vibonese non ci sta, e sposta in baricentro della sua squadra in avanti alla ricerca del gol. La Casertana gioca in modo frammentario, e per la formazione calabrese non è difficile prendere il gioco in mano. Al 28’ arriva il pareggio con il gambiano Sowe grazie ad un bel colpo di testa che sorprende Ginestra. Passano pochi minuti e il giocatore slovacco Piroska segna con un bel diagonale. Nella ripresa la Casertana cerca di spingere in avanti ma senza tanta convinzione. La Vibonese tiene in difesa fino alla fine, e porta a casa tre punti importantissimi, lasciando al Melfi l’ultimo posto in classifica, sconfitto in casa dall’Andria.
MONOPOLI – PAGANESE 0 – 2 L’ennesima sconfitta in casa del Monopoli contro la Paganese, costa caro al tecnico Zanin che viene sostituito da Giovanni Bucaro. Il Monopoli in casa non riesce a vincere, e contro una rabberciata Paganese colleziona un’altra sconfitta per due a zero. A fine gara la società bianco verde comunica che il tecnico trevigiano è stato sollevato dall’incarico. Il Monopoli contro la Paganese fornisce l’ennesima prova evanescente, e la Paganese ne approfitta nel rifilare due reti di ottima fattura, tutte nel primo tempo. Al 15’ va in gol Cicerelli e al 30’ raddoppia Della Corte. Nella ripresa il Monopoli non riesce ad impensierire una Paganese. La squadra di Grassidonia conquista tre punti importanti per allontanarsi dalla zona play-out. Il Monopoli, pur non essendo in una posizione di classifica complicata, deve cercare di conquistare i punti salvezza nelle rimanenti gare con il nuovo tecnico Bucaro.
MESSINA – CATANZARO 2 – 1 Il Messina vince la quarta partita interna consecutiva, lasciandosi alle spalle tutti i problemi societari ma che coinvolgono il tecnico giallorosso, infatti, a fine gara dichiara senza giri di parole che la proprietà se non riesce a darsi un assetto ben preciso, sarà costretto a dimettersi. Il Messina vince, e manda in crisi il Catanzaro che a fine gara esonera il tecnico Zavattieri per riassumere Erra. La partita si è snodata in modo diverso fra il primo ed il secondo tempo. La prima parte della gara non ci sono state emozioni in campo, in tribuna invece i tifosi locali prima hanno contestato aspramente la dirigenza peloritana, poi sono andati via del campo per protesta. Nella ripresa il Catanzaro passa inaspettatamente in vantaggio, al 69’ Carcione dalla lunga distanza lascia partire un siluro che si spegne alle spalle di Berardi. Il Messina reagisce e con i due nuovi acquisti del Catania riesce a ribaltare il risultato. Anastasi al 71’ pareggia grazie ad un rimpallo che favorisce la marcatura. Dopo qualche minuto va in gol il brasiliano Silva che con un tiro mancino da trenta metri sorprende De Lucia. Vittoria sofferta ma meritata del Messina.
MELFI – FIDELIS ANDRIA 1 – 2 Il Melfi perde ancora in casa per opera della Fidelis Andria che colleziona il 17° risultato utile consecutivo. Bitetto non riesce a conquistare un punto da ben nove gare, e la sua squadra adesso si trova in fondo alla classifica. La società giallo verde dopo una lunga riunione decide di accordare ancora fiducia al tecnico barese, dando l’ultima chances nella gara di Siracusa sabato prossimo. La partita la fa la Fidelis Andria sin dall’inizio, che costruisce la vittoria nella prima parte dell’incontro. Già al secondo minuto i pugliesi sono in vantaggio con Cianci che intravede Gragnaniello fuori dai pali e tira dalla distanza centrando la porta. A pochi minuti dal termine, Croce ( ex di turno ) riesce a realizzare la seconda rete. Nella ripresa il Melfi si butta in avanti ma realizza poco, soltanto alla mezzora la rete di Marano, grazie ad una deviazione che inganna Pop. Si arriva alla fine dell’incontro con la Fidelis Andria che conquista i tre punti, e si posiziona alle spalle delle grandi. Il Monopoli non accenna ad uscire dalla crisi di risultati, per Bitetto la gara contro il Siracusa potrebbe essere da ultima spiaggia.
COSENZA – REGGINA 2- 2 Il derby calabro finisce 2 a 2 con una doppietta per parte, Di Coralli per la Reggina, e D’Orazio per il Cosenza. Un primo tempo interessante con forti emozioni tra due squadre che volevano conquistare i tre punti. Segna Coralli al 4’ per la Reggina, poi al al 36’ D’Orazio segna per i padroni di casa, riportando la gara in perfetto equilibrio. Nella ripresa la Reggina riesce a segnare al 70’ sempre con il suo capitano Coralli, che di testa realizza su punizione battuta da Di Francesco. Il Cosenza si catapulta in avanti alla ricerca del gol, e all’80’ Calamai sfiora la rete con un fendente che passa una spanna dalla porta difesa da Sala. Passa soltanto un minuto e D’Orazio realizza il gol del 2 a 2. Il difensore ex Teramo, s’incunea fra i due giocatori reggini, e mette in rete. Un pareggio che alla fine accontenta entrambe le squadre anche se hanno posizioni diverse di classifica. Il Cosenza stacca la Fidelis Andria nelle zone alta della classifica, mentre la Reggina con il punto conquistato non riesce ad uscire fuori dalla zona play-out.
Il vero Matera lo si è visto soltanto nell’ultimo quarto d’ora; ha messo alle corde il Francavilla fallendo almeno 3 nitide palle gol per il 3-3; se il Matera avesse giocato in quel modo già dal primo tempo penso che il Francavilla sarebbe uscito da Matera con le ossa rotte sommerso da una caterva di reti; è chiaro che l’assalto arrembante degli ultimi minuti, la fretta di trovare almeno il pareggio con i minuti che passavano inesorabili, ti fa sbagliare.
Abbiamo portato sul piedistallo un avversario modesto, ampiamente alla nostra portata, se solo fossimo stati aggressivi e arrembanti fin dall’inizio della partita non ci sarebbe stato scampo per il Francavilla che già all’andata prese 4 reti e potevano essere molte di piu’, ecco è questo che deve far riflettere. Se lasci giocare queste squadre e ti svegli a 15 minuti dalla fine poi è tardi per rimontare, i nostri primi tempi vanno corretti nell’atteggiamento, bisogna partire a razzo cercando di sorprendere gli avversari, quando i calciatori hanno grande freschezza atletica; sono convinto che con questo atteggiamento nel primo tempo di domenica scorsa l’avremmo chiusa abbondantemente la partita, non esaltiamo avversari che non hanno davvero niente di che e ricordiamoci che nel girone di andata gliene abbiamo rifilati 4.