Aumentano sempre più i danni alle aziende agricole causati da una presenza sempre più incisiva di cinghiali e lupi. A lanciare l’allarme, l’ennesimo, è Coldiretti Potenza che nel corso dell’ultima seduta del consiglio provinciale ha dovuto prendere atto del fatto che tutto quanto regolamentato, sia a livello nazionale che regionale, relativamente alle norme che disciplinano la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio, non ha dato risultati efficaci, né sul piano della prevenzione, né sotto il profilo del controllo numerico degli animali o del risarcimento dei danni. “Quando le misure di prevenzione si rilevano inefficaci, deve, dunque, essere avviato un efficace controllo faunistico – ha spiegato il presidente provinciale di Coldiretti, Teodoro Palermo – tramite le attività di contenimento numerico, allontanamento e controllo della fauna selvatica, che si rendono necessarie per il soddisfacimento di un legittimo, quanto primario, interesse pubblico; occorrono misure straordinarie di controllo della fauna selvatica necessarie per la tutela dell’esercizio delle attività agricole nonché di altre attività economiche”. Tra le diverse specie di animali, il cinghiale riveste un ruolo del tutto particolare in quanto provoca, oltre al danneggiamento diretto alle colture, anche un notevole rischio per l’incolumità delle persone e la possibilità di danni a beni, soprattutto in relazione agli incidenti stradali. Altra presenza non trascurabile è quella del lupo che provoca gravi perdite agli allevamenti estensivi della Basilicata. Numerose mandrie con i vitelli e greggi di pecore stanno subendo una vera e propria strage nell’indifferenza generale, provocando lo spopolamento delle montagne. “In merito a ciò, dopo il rinvio dell’adozione del piano di controllo dei lupi da parte dei presidenti delle Regioni, dalle stesse Regioni – ha sottolineato Coldiretti – ci attendiamo ora la stessa responsabilità nella difesa degli allevamenti e dei pastori e allevatori che con coraggio continuano a presidiare le montagne e a garantire la bellezza del paesaggio. Ci aspettiamo che le energie positive che si sono mobilitate in questa occasione si traducano adesso – ha precisato Coldiretti – in impegno concreto per tutelare un bene comune con un sostegno pubblico a sistemi di difesa appropriati e un rapido ed adeguato rimborso dei danni, senza se e senza ma. Quando l’equilibrio salta è necessario poter prevedere che possano essere autorizzate misure straordinarie di controllo della fauna selvatica; nel contempo è urgente intervenire finanziariamente a saldo delle competenze agli Atc, per i danni della fauna selvatica nelle aree di competenza, ed a ristoro dei danni da lupo, fermi oramai ad oltre un biennio e bloccate presso gli uffici regionali anche se già completate nell’istruttoria”. A tal proposito Coldiretti Basilicata, annunciando lo stato di agitazione del settore ed al fine di evitare ulteriori tensioni tra gli agricoltori, ha sollecitato l’assessore regionale alle politiche agricole, Luca Braia, ad intervenire per risolvere il problema.
Feb 15