“Mantenere lo stesso tetto e riorganizzare i sevizi non è una cosa semplicissima. Negli anni scorsi la riorganizzazione dei trasporti è consistita sempre nell’aggiungere risorse da parte nostra. Ora questa cosa non è più possibile”.
Lo ha detto il presidente della Regione, Marcello Pittella, nel corso di un incontro tenutosi oggi pomeriggio, nella Sala Verrastro, con l’assessore alle Infrastrutture e ai Trasporti, Nicola Benedetto, a cui hanno preso parte i segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil, accompagnati dai segretari territoriali di categoria dei comparto dei Trasporti. Si è discusso dello stato dell’arte del comparto. Nel corso dei lavori è emerso che la platea dei trasporti è costituita da 1200 addetti circa a fronte di un costo di 110 milioni di euro all’anno, con la Regione costretta ad integrarne circa 40.
“Questo – ha aggiunto Pittella – è un tempo in cui non si ha più la possibilità di mettere le pezze. Va trovato il giusto equilibrio per salvaguardare i posti di lavoro e razionalizzare la spesa. La Regione parte dal presupposto che il servizio merita un adeguamento che vada verso un miglioramento dello stesso. Vanno riviste un po’ di cose, anche perché le esigenze sono cambiate”.
Il presidente ha poi concordato con i sindacati l’apertura di un tavolo sulla questione trasporti in Basilicata, che è stato aggiornato al prossimo 23 febbraio.
Trasporti, Ugl su incontro in Regione.
“Pittella e Benedetto rispettino l’Ugl, vogliano o no, stiamo parlando della quarta o.s. Confederale Nazionale: portino rispetto per i tanti lavoratori che rappresentiamo. La governance si attivi affinché si possa evitare la paralisi del trasporto su gomma e si smetta di fare solo ed esclusivamente proclami propagandistici. Sono numerosissime le problematiche sottovalutate dagli addetti ai lavori istituzionalmente riconosciuti, e che evidentemente si occupano d’altro, inconsci con chiarezza delle aziende rimaste monche di proseguire i servizi per l’impossibilità tecnico – finanziaria, soprattutto conseguente di non poter onorare il pagamento della mensilità ai 1.200 lavoratori del settore”.
Lo sostengono il segretario generale dell’Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi e il segretario provinciale dell’Ugl Matera, Pino Giordano per i quali, “la regione è altamente dormiente, vogliamo sottolineare che alcune Società di autolinee non hanno pagato diverse mensilità e da qui la considerazione dell’enorme difficoltà che l’Ugl ritiene non possa essere affrontata o tanto meno risolta con slogan o spot pubblicitari, bensì con soldi da mettere subito in cassa. La grave situazione del trasporto pubblico locale in Basilicata deve essere affrontata trovando gli adeguati rimedi, come Ugl – proseguono Giordano e Tancredi – continueremo a denunziare una situazione di grave crisi con il mancato pagamento della mensilità ai dipendenti auto tranvieri. Una delle cause che potrebbe far scaturire il legittimo e giustificato blocco delle attività legate al trasporto pubblico urbano ed extra urbano in Basilicata, è la mancata corresponsione alle imprese esercenti delle spettanze per i servizi trasporstici assicurati, oltre che una serie di altre inadempienze che si riflettono negativamente sulla organizzazione e gestione dei servizi del trasporto pubblico locale nella intera regione. Siamo stufi e stanchi di sentire proclami, caro Pittella: ‘Faremo un Piano dei Trasporti che rivoluzionerà il settore; Abbiamo bisogno di efficientare i servizi rendendoli intermodali; Faremo dei trasporti il volano della mobilità; Porteremo l’eccellenza della mobilità ferroviaria mondiale in Basilicata con il Frecciarossa; La Basilicata ha la necessità di aprirsi al mercato faremo 8/10 gare per il settore !!!! Solo ed esclusivamente, Tutte chiacchiere !!!! E l’assessore Benedetto continua a sottostare a ciò?? Il nostro augurio è che – concludono Tancredi e Giordano – ciascuno per le sue competenze possa guardare con attenzione ed impegno al settore del trasporto pubblico locale in Basilicata per assicurare certezze alle imprese concessionarie, condizioni di salvaguardia e diritti ai lavoratori, servizi con standard di qualità agli utenti, cose che fino ad oggi sono mancate e si continua a far finta di niente”.