Il Garante dell’infanzia e dell’adolescenza di Basilicata, Vincenzo Giuliano ha incontrato, presso la Sala A del Consiglio Regionale di Basilicata, i referenti dei 17 istituti scolastici lucani che hanno aderito al progetto “Scubalù – diamo voce ai minori”.
“I destinatari del progetto – spiega Giuliano – saranno gli alunni delle scuole primarie di secondo grado degli istituti scolastici della Basilicata. A questi ragazzi verrà messa a disposizione una piattaforma online e sarà a loro riservato uno spazio anche in alcuni quotidiani ed emittenti radio-televisive lucane”.
“L’obiettivo – continua il Garante – è quello di mettere in rete i ragazzi per discutere degli argomenti da loro affrontati. Questo progetto, sicuramente ambizioso, vuole stimolare il confronto tra i giovani ed è un modo per avvicinarsi ai ragazzi utilizzando i loro linguaggi. Con Scubalù (acronimo di Scuola Basilicata Ludica) intendiamo promuovere un percorso di apprendimento e partecipazioneche qualifichi i ragazzi coinvolti come soggetti attivi della nostra società”.
All’incontro ha preso parte anche la Dott.ssa Barbara Coviello, in rappresentanza della Dott.ssa Claudia Datena dell’Ufficio Scolastico Regionale. “La regola generale, che ci spinge a sostenere questo progetto – ha sottolineato – è quella dell’inclusione. In questo senso l’Ufficio Regionale Scolastico ha già cominciato a fare qualcosa con il progetto ICARO, la campagna di sicurezza stradale promossa in collaborazione con la Polizia Stradale. Crediamo – ha aggiunto Coviello – che il dibattito scolastico aiuti i ragazzi a sostenere i loro punti di vista e a confrontarli con quelli che loro considerano opposti”. La Dott.ssa Coviello ha concluso il suo intervento ribadendo la necessità di una nuova Legge per il diritto allo studio, spiegando che un ruolo importante in direzione della nuova regolamentazione è stato finora svolto dai ragazzi della Consulta degli studenti”.
Presente all’incontro anche il Dott. Francesco Blasi, in qualità di direttore editoriale del progetto Scubalù.“L’approccio che abbiamo deciso di adottare consiste nel ‘fare e apprendere’, in quanto riteniamo che metta realmente al centro i ragazzi. Gli alunni delle scuole che hanno aderito al progetto avranno l’opportunità di pubblicare i loro contenuti sia sulle tradizionali testate giornalistiche e radio televisive sia sulle più recenti piattaforme online. I macro temi individuati – conclude Blasi – spaziano dalla lotta al bullismo all’educazione alla diversità, dall’identità territoriale all’educazione alimentare e molto altro ancora”.
Il progetto “Scubalù – diamo voce ai minori” vede l’importante partecipazione del MIUR – Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e si avvale della preziosa collaborazione di due istituti scolastici potentini: il Liceo Artistico, Musicale e Coreutico e il Liceo delle Scienze Umane.
Feb 21