Il lago del Pertusillo non ha solo una funzione strategica per le risorse idriche ad uso plurimo ma è anche un importante attrattore turistico. Per questo l’allarme lanciato dai sindaci di Montemurro, Grumento Nova e Spinoso sul nuovo fenomeno di inquinamento che si registra da giorni dopo i numerosi e frequenti fenomeni di moria di pesci ed altre forme di inquinamento degli anni passatici preoccupa soprattutto per aver subito, in particolare in occasione della chiusura del Cova di Viggiano, notevoli penalizzazioni per effetto della riduzione di presenze ed arrivi nelle nostre strutture ricettive, ristorazione ed esercizi commerciali. E’ quanto sostiene il Consorzio Turistico Alta Val d’Agri sollecitando misure straordinarie per accertare quanto è accaduto e per scongiurare un’ulteriore campagna nociva al turismo e all’immagine della valle.
“In Val d’Agri – sottolinea Michele Tropiano, presidente del Consorzio – l’ambiente con il Parco Nazionale e il patrimonio naturalistico e culturale rappresentano un forte richiamo turistico. Nello specifico, il lago del Pertusillo ha sempre avuto un appeal per gli appassionati della pesca, famiglie, giovani, sportivi e i target di turisti enogastronomici. Di qui la nostra sollecitazione ad attuare ogni iniziativa ed azione di tutela del Pertusillo e dell’intero comprensorio valligiano dai rischi derivanti dall’attività di estrazione e produzione di idrocarburi. Il turismo per le ricadute sull’economia locale e sull’occupazione – dice Tropiano – ha un valore di gran lunga superiore al petrolio sia come durata che come opportunità di sviluppo.
Il Parco Appennino Lucano-Val d’Agri-Lagonegrese risente innanzitutto della sua breve vita e quindi di una scarsa conoscenza tra gli amanti delle formule di turismo naturalista. I numeri degli ospiti sono significativi: nel 2015 circa 110mila tra presenze ed arrivi turistici, una permanenza media di 3,19 giorni ed un indice di utilizzo delle strutture ricettive pari a 17,4 presenze/giornate letto disponibili la Val d’Agri si prepara ad affrontare la nuova stagione. La statistica Aptconferma la tendenza che gli operatori turistici della Val d’Agri hanno registrato negli ultimi tre anni: sono i turisti delle regioni limitrofe i più “fidelizzati”, con il 21,6 % di abruzzesi, il 15,6% di pugliesi, e 7,7% di campani, l’11,8% di lombardi. Incoraggiante l’incremento di turisti laziali (che rappresentano il 4,9% del totale e che fanno registrare una crescita) e del centro-nord (complessivamente un quarto dei turisti italiani che soggiornano in Val d’Agri). Le carte da giocare per il riposizionamento del comprensorio nei mercati turistici italiano ed esteri sono nella diversificazione dell’offerta a partire dall’eco-turismo e dai beni culturali, artistici e storici e naturalmente dalla buona cucina cogliendo il segnale evidente di come la crisi economica stia portando alla riscoperta di un turismo sostenibile e a chilometro zero e sempre più fuori dalle nicchie. Una tendenza, quella della crescita del turismo natura, che viene confermata anche dalle rilevazioni dei tour operator, che nel 65 per cento dei casi hanno registrato un aumento, nel 31 per cento una domanda stabile e solo nel 4 per cento una diminuzione. Tanto che il 57 per cento di loro ha inserito i prodotti della natura in misura maggiore nei propri cataloghi cartacei e online.
Per favorire il prolungamento dei soggiorni – spiega ancora Michele Tropiano, presidente del Consorzio Turistico Alta Val d’Agri – abbiamo deciso di tenere i listini bassi. Un settore quello della vacanza naturista che negli anni, e nonostante la congiuntura economica difficile, continua a produrre numeri positivi, fino a superare quota 104 milioni di presenze in Italia e un fatturato di più di 12 miliardi di euro nel 2015. I parchi e le aree protette costituiscono il segmento più rappresentativo del Turismo Natura, seguito a ruota da “i borghi più belli d’Italia”, il cui risultato rappresenta in assoluto la migliore performance. Per questo in occasione della prossima Pasqua il Consorzio intende riprendere le iniziative per promuovere con eventi a tema enogastronomico, culturale e delle tradizioni religiosae popolare i week and in Val d’Agri. Ma chiedono anche più attenzione ed impegno da parte di Regione, Apt e Comuni perchè una parte di royalties sia investita in campagna promo-commerciale a favore del turismo.
Feb 21