Il presidente di Rete Imprese Italia della provincia di Matera Leo Montemurro ha inviato una lettera al Sindaco del Comune di Matera Raffaello De Ruggieri e all’Assessore al Turismo e Sviluppo Economico del Comune di Matera Enzo Acito per sollecitare un maggiore coinvolgimento da parte delle associazioni rispetto alla programmazione degli eventi che si organizzerano nella città di Matera in vista del prestigioso appuntamento del 2019.
Di seguito la nota integrale.
Purtroppo siamo assistendo ad una prassi che non condividiamo affatto e cioè che bisogna fare tutto pur di fare qualcosa; ciò contrasta con quanto abbiamo tutti sempre condiviso e cioè che non dobbiamo trasformare l’evento “Matera capitale europea della Cultura 2019” in un “eventificio”. Senz’altro non Le sfuggirà, caro Assessore, il significato del termine “cultura” e quali sono gli eventi che la possano caratterizzare legati alla storia e alle genti di Matera e la sfida rappresentata dal salto di qualità che tutti siamo chiamati a fare e che non si identificano affatto con le sagre di paese e manifestazioni collaterali che immaginiamo servano a far mettere in tasca soldi a chi li organizza.
Le scriventi Associazioni, in questa particolare situazione, sono da tutt’altra parte; non hanno bisogno di organizzare eventi a prescindere ma magari a rappresentare eventi che apportano esclusivi vantaggi alla Città e all’economia della stessa.
Le manifestazioni che si svolgono nella nostra città, non devono solo essere rispettose del contesto in cui svolgono, ma per essere autorizzate devono, soprattutto, essere rispettose delle normative che le regolamentano.
Nella fattispecie siamo di fonte ad una manifestazione con vendita al dettaglio di articoli alimentari, attività disciplinata da norme nazionali e regionali. L’autorizzazione arbitraria di eventi commerciali al di fuori delle normative vigenti non riteniamo siano nella potestà dell’Assessore o del funzionario e siano pertanto censurabili, a prescindere da ogni valutazione di merito.
Distinti saluti
Evidentemente il Sig. Montemurro preferisce una città spenta e morta.