Sullo spettacolo teatrale “Fa’afafine” in programma a Matera il prossimo 13 marzo si registra l’intervento del consigliere comunale materano Paolo Manicone. Di seguito la nota integrale.
Sullo spettacolo teatrale “Fa’afafine” va in scena un copione deprimente.
Molti in questi giorni hanno “usato” questa rappresentazione teatrale, per sentirsi protagonisti,
chi della politica,
chi del bigottismo, che non ha nulla a che vedere con gli insegnamenti cattolici,
chi, ricoprendo ruoli amministrativi significativi, non ha mostrato alcun equilibrio per quella responsabilità.
Ancora una volta, gli adulti, hanno sottovalutato la sensibilità e l’intelligenza dei nostri ragazzi.
La Cultura, tanto usata e abusata ai nostri giorni,
ha già visto censori e quello che le censure hanno prodotto,
ha già vissuto l’emarginazione verso il “diverso”,
ha già subito ( e subisce) guerre tra i popoli in nome di un “Dio”, che ci ha insegnato la Pace e Tolleranza.
Non possiamo assistere su questo tema, a una divisione tra cattolici e atei, tra censori e libertini, tra destra e sinistra, non ha senso.
E’ troppo riduttivo e svilente verso l’intelliggenza della nostra civiltà.
Nella nostra comunità, stiamo vivendo un momento non certo esaltante, dovrebbe essere il contrario.
La nostra comunità ha bisogno di unire più che mai le intelligenze libere, da steriotipi, da modelli preconfezionati, da censori e da “maestri” di vita.
Al garante per l’infanzia e l’adolescenza del Comune di Matera avv. Masella, ricordo che non ci sono figli di un Dio minore.