La 27^ giornata segna la clamorosa disfatta casalinga del Matera contro il Siracusa e la quarta sconfitta consecutiva rimediata da Iannini e compagni è un regalo inatteso per Foggia e Lecce, con i rossoneri che espugnano il campo dell’Akragas nel finale del match grazie al gol di Di Piazza e il Lecce che riesce a piegare in casa per 2-1 un’indomita Vibonese. Di seguito il punto sulle gare della 27^ giornata a cura di Pippo Franzò.
MATERA – SIRACUSA 0 – 4 Il Siracusa vince quattro a zero con una partita capolavoro sul piano tecnico, tattico ed atletico infrangendo i sogni di promozione in modo diretto del Matera di Gaetano Auteri, alla quarta sconfitta consecutiva. La netta vittoria del Siracusa non lascia nessun alibi all’undici biancoazzurro. Gli azzurri di Sicilia hanno giocato una partita esemplare, nonostante un centrocampo rabberciato, ed inventato di sana pianta dal tecnico piemontese, poiché erano indisponibili Spinelli squalificato, Giordano, Toscano e Palermo infortunati. Sottil si è dimostrato un grande stratega, anche cambiando modulo tattico, dimostrando di avere padronanza del gruppo. Questa vittoria in campo esterno conferma l’ottima prova fornita a Lecce, e rafforzando così l’eccellente lavoro svolto dal tecnico azzurro dopo un inizio di campionato incerto. La squadra aretusea continua a crescere sotto il profilo del gioco, e può davvero essere la mina vagante dei playoff di Lega Pro girone C.
Il Matera perde la quarta partita consecutiva ed entra in piena crisi di risultati e non solo. Il periodo nero che attanaglia la squadra di Auteri risale al Cibali contro il Catania, difesa spenta, centrocampo distratto ed attacco evanescente, che perde per due a zero. Il cammino negativo continua con Francavilla e Foggia, e raggiunge l’apice nella gara di ieri con il Siracusa. Quattro settimane addietro si stava al primo posto con un gioco spumeggiante, e dopo quattro settimane si collezionano altrettante sconfitte che lasciano un segno negativo sotto il profilo dell’impegno, della grinta e del gioco. Difficilmente le squadre di Auteri cambiano carattere e atteggiamento negativo nel giro di un mese. Non è mai successo nella lunga carriere del tecnico di Floridia. Nella seconda parte del campionato le squadre del tecnico siciliano hanno sempre preso più punti dell’andata, atleticamente sono migliorati ed il gioco è stato sempre più rapido e pungente. Nocera e Benevento ne sono la prova. Gente navigata come Iannini, De Franco, Ingrosso, Casoli e Negro non molleranno proprio ora a pochi mesi dal traguardo. Dovranno essere loro che da domani daranno la spinta giusta ai giovani. Auteri a fine gara ci ha messo la faccia, come ha sempre fatto, scusandosi con i tifosi. Si deve girare pagina, ognuno si deve assumere le proprie responsabilità. Conoscendo il tecnico, nelle prossime ore avrà modo di catechizzare duramente il gruppo, nel chiuso dello spogliatoio, richiamandoli tutti al massimo impegno e chiedendo la massima concentrazione per un finale di campionato che ancora non li vede tagliati fuori del tutto per la lotta al vertice.
LECCE – VIBONESE 2 -1 Il Lecce vince contro la Vibonese sui titoli di coda, e rimane in testa alla classifica, a più tre dal Foggia vittorioso ad Agrigento, mentre allunga a nove punti sul Matera sconfitto in casa dal Siracusa. La squadra di Padalino inizia a giocare proiettato in avanti alla ricerca del gol che arriva al 15’ per opera di Doumbia ma viene prontamente annullato dall’arbitro per evidente fallo di mano. Al 20’ il signor Volpi di Arezzo concede un rigore ai giallorossi, lungamente contestato a fine gara dal presidente della Vibonese Giuseppe Caffo, che è trasformato da Pacilli. La Vibonese pur giocando una gara aperta non riesce ad avvicinarsi nell’area avversaria, ed allora il gol arriva da una sassata scagliata da venticinque metri da Viola che insacca alla sinistra di Perucchini, vanamente proteso in tuffo. Il pareggio scuote il Lecce che continua a giocare sotta porta di Mengoni ma la difesa regge bene fino a pochi minuti dalla fine, infatti, all’82’ Marconi, nuovo acquisto di gennaio per i leccesi, mette a segno la rete dei tre punti. La Vibonese rimane al penultimo posto, sempre a due punti del Melfi, ancora una volta sconfitto in casa dalla Paganese.
AKRAGAS – FOGGIA 0 – 1 Il Foggia conquista la vittoria in Sicilia in zona Cesarini con l’ex Di Piazza, e conserva il secondo posto, a due punti dal Lecce. La squadra di Stroppa ha giocato all’Esseneto di Agrigento una gara complicata poiché i giovani di Di Napoli gli hanno reso la vita difficile. Nella ripresa il Foggia stenta ad arrivare nei pressi dell’area agrigentina, e Stroppa cambia modulo tattico, ed inserisce il funambolo Chiricò. A cinque minuti dalla fine dell’incontro il Foggia ha l’opportunità di passare in vantaggio per un rigore concesso dal signor Valiante di Salerno in modo magnanimo. Tira Mazzeo ma il pescarese Addario respinge. Quando mancava un minuto alla fine, Di Piazza imbeccato da Mazzeo riesce a segnare di testa il gol dei tre punti. Foggia sempre a ridosso della capolista Lecce, mentre l’Akragas al terz’ultimo posto in compagnia di Reggina e Catanzaro.
JUVE STABIA – REGGINA 3 -3 Una Juve Stabia che butta alle ortiche la vittoria, dopo che nel primo tempo aveva chiuso in vantaggio per tre a uno. Nella ripresa si sveglia la Reggina che nel giro di due minuti riesce a pareggiare l’incontro. Un solo punto per le vespe che serve ad agganciare il Matera al terzo posto. Le reti: Lisi, ispiratore delle prime due reti gialloblù, prima al 28’ appoggia a Marotta per il primo gol, poi al 32’ imbecca Ripa che segna grazie ad una deviazione di De Vito. La Reggina accorcia con Bangu al 41’, mentre dopo pochi minuti Marotta porta a tre le reti per la sua squadra. Sembrava una partita già chiusa, ma nella ripresa la Reggina spinge in avanti, e verso la fine, nel breve volgere di due minuti riesce ad andare a segno due volte, prima all’82’ con De Vito, e poi all’84’ con Leonetti. Un punto importante per i granata di Zeman che si mettono a soli tre lunghezze dalla zona salvezza.
CASERTANA – FRANCAVILLA 1 – 0 Vince la Casertana ma il Francavilla non ha demeritato, anzi se avesse pareggiato non avrebbe sicuramente rubato nulla. I ragazzi di Tedesco passano in vantaggio al 16’ dopo che Carriero ruba palla a De Toma a centrocampo lascia partire un pallonetto di rara potenza e precisione che si spegne alle spalle di Casadei. Il Francavilla ha subito una reazione pericolosa sotto la porta di Ginestra con Abate e Nzola che nella ripresa colpisce il palo. La squadra pugliese gioca bene ma non riesce a concretizzare, e alla fine la Casertana conquista i tre punti che la proiettano in una zona tranquilla all’interno dei play-off. Il Francavilla rimane al quinto posto ben staccato dal Fondi.
COSENZA – FONDI 2 -2 Il Cosenza dentro casa non riesce a vincere da quando sulla panchina rossoblù siede il nuovo tecnico De Angelis. Un pareggio contro il Fondi acciuffato per i capelli nei minuti finale della partita. Il Fondi sin dall’inizio prende il pallino del gioco, e passa in vantaggio al 12’ con Calderini ma sette minuti dopo arriva il pareggio dei silani per opera di Mendicino. Nella ripresa dopo quattro minuti è ancora il Fondi a portarsi in vantaggio ancora con l’ex Catania Calderini. Nell’ultimo giro di lancette dei minuti regolamentari D’Orazio toglie le castagne dal fuoco alla sua squadra, e segna la rete del 2 a 2. Le due squadre in classifica camminano a braccetto con trentanove punti. Il Fondi rimane sempre una delle squadre rivelazione, mentre per il Cosenza una posizione deficitaria visto le ambizioni iniziali in campionato della società silana.
TARANTO – CATANZARO 1 – 0 Il Taranto con il nuovo tecnico Ciullo non perde un colpo. Oggi è toccato al Catanzaro di Erra uscire sconfitto dallo Erasmo Jacovone della città ionica. I padroni di casa hanno giocato una gara attenta contro un Catanzaro che non riesce ancora a conquistare punti pesanti dopo il ritorno in panchina di Erra. Un primo tempo abbastanza equilibrato, ma nella ripresa entra per il Taranto Potenza: Dopo dodici minuti sarà l’ispiratore della rete di Magnaghi. L’ex attaccante della Maceratese fornisce l’assist a Magnaghi che trafigge De lucia per l’1 a 0. La reazione dei calabresi non impensierisce la retroguardia rossoblù che tiene bene il campo fino alla fine. La cura Ciullo sta ottenendo ottimi risultati ai fini della classifica: sette punti conquistati nelle ultime tre partite, ed è fuori dai play-out. Il Catanzaro con Erra non è riuscito a conquistare punti importanti per tirarsi fuori dalle sabbie mobili dei play-out.
MELFI – PAGANESE 0 – 4 Continua l’agonia del Melfi che con la sconfitta di oggi arriva a undici gare senza conquistare neppure un punto. Il cambio del tecnico sulla panchina, Diana per Bitetto, non ha portato nessun cambiamento tattico. Ancora c’è molto da lavorare per il neo tecnico giallo verde che non è riuscito a fermare questa deflusso di risultati negativi. La Paganese è stata cinica e brava a sfruttare le opportunità da rete presentarsi durante la partita. Al 5’ va in gol Tascone, dopo pochi minuti raddoppia con Firenze, e al 25’ sigla una doppietta. Nella ripresa al quarto d’ora Bollino sigla la quarta rete. Il Melfi non ha saputo reagire in modo adeguato, ed ha permesso alla squadra campana di dilagare nel punteggio e nel gioco. La dirigenza lucana forse ha perso troppo tempo per sostituire Bitetto, perché con un organico palesemente in difficoltà in questo campionato, verrà estremamente difficile al nuovo tecnico bresciano recuperare i giocatori sul piano tattico e del gioco. L’ex tecnico del Pavia ha la stima della dirigenza, e la convinzione che Diana potrà salvare il Melfi dalla retrocessione diretta.
MESSINA – CATANIA 1- 2 Nel derby siciliano vince il Catania ma il Messina per lunghi tratti della partita ha dominato non riuscendo a chiudere l’incontro. Nella prima parte della gara poche emozioni, solo l’espulsione di Gil per doppia ammonizione. Succede tutto nella ripresa, infatti, al 56’ Bergamelli commette fallo da rigore su Anastasi, tira Milinkovic e porta in vantaggio il Messina. Passano pochi minuti, cinque per l’esattezza, e si ristabilisce la parità numerica in campo in quanto è espulso Da Silva per un secondo cartellino giallo. Il Catania si proietta in avanti in cerca del pareggio ma è ancora Milinkovic a sprecare malamente la palla del raddoppio. Al 74’ Pozzebon , ex di turno segna per il Catania e riporta la partita in perfetto equilibrio. Il Messina gioca ma spreca molte palle-gol mentre il Catania riparte in contropiede. All’82’ gli viene assegnato un rigore al Catania, tira Pozzebon, ex Messina, e manda la palla fuori alla sinistra di Berardi. Il Catania non demorde, e all’85’ arriva il tanto sospirato gol dei tre punti da Barisic che smarcato riesce e mette in rete. Vince la squadra che ha saputo sfruttare meglio le proprie occasioni. Per gli etnei tre punti che la piazzano al sesto posto in classifica. Il Messina con la sconfitta, anche se non meritata, rimane ai margini dei play-out con un distacco di soli tre punti.
MONOPOLI – FIDELIS ANDRIA 1 – 1 Il posticipo del derby pugliese finisce in parità con un gol per parte, anche se c’è il rammarico della Fidelis per avere preso il gol del pareggio al 94’. Nella prima parte della gara non ci sono grossi sussulti da nessuno delle due squadre che si annullano e il gioco diventa frammentario anche per delle rigide marcature. Nella ripresa al 56’ il difensore Aya va a segno sugli sviluppi di un calcio d’angolo, anticipando Furlan. Nei minuti di recupero oltre il novantesimo, Genchi riesce a pareggiare con un gol rocambolesco. Un punto d’oro per il Monopoli che ritorna a far punti dopo due sconfitte, e con un Andria che per una disattenzione difensiva non è riuscita a portare a casa i tre punti.