In un Cineteatro comunale di Salandra gremito sono andati in scena i ragazzi della compagnia teatrale “La collina” con lo spettacolo in vernacolo salandrese.
La commedia ideata, scritta e curata dalla Prof.ssa Margherita Pilieri, e accompagnata musicalmente da con Giuseppe Pepe ed Emilio Cuccarese, “Da Catina a Mariannina” ha coinvolto il pubblico che ha partecipato in maniera attiva allo spettacolo affidandosi, come spesso accade nel teatro, ai personaggi che li hanno condotti nel tempo e nello spazio. L’incontro, possibile, solo per finzione teatrale, tra Catina, personaggio shakespeariano,a rappresentare una donna del ‘500 inglese e Mariannìne, personaggio della nostra commedia, tipicamente salandrese, di un epoca più recente, gli anni 50 del novecento. Un confronto-scontro tra due donne lontane nel tempo e nello spazio, ciò che le unisce la considerazione della donna nella società di appartenenza, prospettando evoluzioni diverse.
Cambiano i tempi, mutano le situazioni, si spostano le latitudini, ma l’universo uomo-donna continua a non incontrarsi e scontrarsi nella vita reale e nel teatro. La commedia “Da Catina a Mariannina” ha messo in luce manie della coppia, modi di comportarsi, usanze, credenze e pregiudizi.
Catina, Petruccio,Mariannìne, Frangischìlle,Grumio e Rusunèlle, ognuno degli spettatori ha potuto ritrovare un po’ di se stesso in questi personaggi e nelle loro storie.
I risvolti culturali, sociali ed educativi di questo spettacolo teatrale sono molti, innanzi tutto la riscoperta e la tradizioni paese della comunità salandrese. “Salvare e valorizzare la lingua locale, quale carattere identitario di appartenenza al territorio. Non secondario è l’aspetto sociale, promuovere aggregazioni tra giovani e creare opportunità di incontri attivi e costruttivi, mettendo a frutto le proprie potenzialità
La trama. Catina, donna dall’indole superba e dall’animo riottoso, non riesce a trovare marito per la suaindomabile scontrosità.Petruccio, un avventuriero in cerca di fortuna, intende prendere moglie, purchè abbia una buona dote. Alcuni amici gli parlano di Catina, scontrosa, ma benestante. Petruccio la sposa subito, senza alcuna titubanza, ma, appena dopo le nozze, si adopera, con umiliazioni e privazioni, a ridurre Catina all’obbedienza. Il suo servo Grumio gli è di valido aiuto in questa difficile….missione. Le abili maniere di Petruccio e le ingegnose trovate di Grumio hanno convinto Catina a servire in obbedienza suo marito.Mariannìne, proprio, non ci sta; ha sposato Frangischìlle, per intermediazione di Rusunèlle, ma mantiene sempre un atteggiamento di autodifesa nei confronti del marito.Entrambi si rintuzzano, si rimbeccano; lui è un buontempone che ama vivere un po’ senza pensieri; alla giornata, come si suol dire. Lei è sempre pronta a ricalcare qualsiasi difetto di Frangischìlle, lasciandogli intendere che senza di lui starebbe meglio, sollecitando, così, nel marito, qualche ‘sospetto’, nonostante non più proprio giovani.
Teresa Russo