La delicata vicenda dei lavoratori addetti alla vigilanza presso Acquedotto Lucano si è conclusa positivamente, grazie ad una lavoro serio, silenzioso e responsabile che ieri, presso l’Ispettorato del Lavoro di Potenza, è stato sottoscritto da tutte le parti in causa.
La gara di appalto bandita da Acquedotto Lucano aveva assunto una particolare complessità a seguito delle vicende che hanno interessato l’istituto di vigilanza La Ronda, ed il successivo passaggio dei lavoratori alla Cosmopol Basilicata, fino all’aggiudicazione della gara ad un terzo istituto, La Torre.
“In ognuna della fasi che hanno caratterizzato l’affidamento dell’appalto – spiega l’amministratore unico Michele Vita -, Acquedotto Lucano ha assunto decisioni e atteggiamenti finalizzati ad ottenere la garanzia del servizio migliore e – benché non siano propri dipendenti – la tutela dei cinque addetti alla vigilanza, imponendo nel capitolato di appalto clausole sociali e rigidi criteri di riconoscimento dei diritti dei lavoratori.
“Una trattativa lunga – prosegue Vita – che ha visto coinvolti, oltre alla stazione appaltante, anche sindacati ed istituti di vigilanza, e nella quale Acquedotto Lucano ha tenuto fermo il raggiungimento dei propri obiettivi attraverso una condotta seria, coerente e responsabile, evitando di alimentare polemiche che avrebbero potuto compromettere l’esito finale della trattativa. La firma di tutte le parti in causa e dell’Ispettorato del Lavoro, ha sancito il riconoscimento di questo impegno ed il migliore esito della vicenda”.