Licenziata, oggi pomeriggio, dalla quarta Commissione consiliare presieduta da Luigi Bradascio (Pp) con parere favorevole a maggioranza (hanno votato favorevolmente i consiglieri Bradascio, Miranda Castelgrande, Polese, Spada e Rosa, si è astenuto il consigliere Romaniello) la proposta di legge, d’iniziativa dei consiglieri Polese e Robortella (Pd), che detta interventi dellaRegione Basilicata per prevenie e contrastare il fenomeno mobbing e lo stress psico-fisico-sociale sui luoghi di lavoro.
Prima del voto era stata audita la responsabile di Cittadinanzattiva, Rosaria Foglia che ha parlato di “un fenomeno di difficile riconoscimento, un disagio che si diffonde in maniera esponenziale”. Dopo aver declinato le varie forme di mobbing (verticale, orizzontale, dal basso, emozionale e strategico), la Foglia ha sottolineato l’importanza della prevenzione e dell’informazione quali strumenti per combattere questo genere di violenza che viene esercitato sul posto di lavoro.
Il progetto di legge si pone l’obiettivo di accrescere la conoscenza del fenomeno delle molestie morali e psico-fisiche nell’ambiente di lavoro, ridurne l’incidenza e la frequenza, promuovere iniziative di prevenzione e sostegno a favore delle lavoratrici e dei lavoratori che si ritengono colpiti da azioni e comportamenti discriminatori e vessatori.
Le disposizioni della proposta di legge si applicano a qualsiasi rapporto di lavoro e al settore sia pubblico che privato. Istituiti l’ “Osservatorio regionale sul mobbing, sul disagio lavorativo e sullo stress psico-sociale nei luoghi di lavoro”, lo “Sportello di riferimento regionale sul mobbing” (istituito presso il Dipartimento Politiche della Persona) e “Sportelli di assistenza sul mobbing”(localizzati presso le Aziende Sanitarie regionali).
Previsto che la Giunta regionale, a partire dal secondo anno di entrata in vigore della legge, riferisca annualmente al Consiglio regionale sull’attuazione della legge e sui risultati ottenuti nel tutelare la dignità umana e l’integrità psico-fisica dei lavoratori.
Successivamente l’organismo consiliare ha licenziato, all’unanimità (presenti i consiglieri Bradascio, Miranda Castelgrande, Polese, Spada, Rosa e Napoli), la proposta di legge d’iniziativa del consigliere Rosa e sottoscritta anche da Bradascio e Spada che riconosce la fibromialgia e l’encefalomielite mialgica benigna quali patologie rare.
Il progetto normativo individua il dipartimento Reumatologia dell’Azienda ospedaliera regionale “San Carlo” di Potenza quale centro di riferimento regionale per lo studio, la diagnosi e il trattamento delle patologie. Stabilisce, altresì, che la Giunta regionale, entro sessanta giorni dall’approvazione della legge, individui gli ulteriori presidi destinati alla diagnosi e cura delle patologie, la dotazione organica e le risorse finanziarie necessarie al funzionamento dei presidi e i criteri per l’esenzione del ticket per la diagnosi e le terapie.
“L’Encefalomielite mialgica – si legge nella relazione illustrativa della pdl -, più comunemente conosciuta con il nome di sindrome da fatica cronica (Cfs), è una patologia multi-sistemica e immuno-reumatologica estremamente invalidante. La fibromialgia o sindrome fibromialgica è una malattia complessa e debilitante caratterizzata da dolore muscolare cronico diffuso e astenia, associato a rigidità e ad una vasta gamma di disturbi funzionali. Il sistema sanitario nazionale italiano non prevede alcuna forma di riconoscimento di queste patologie, per le quali non è prevista l’esenzione della partecipazione alla spesa sanitaria. In assenza di tale riconoscimento, le Regioni si stanno muovendo per il riconoscimento a livello territoriale delle due patologie”.
“L’approvazione di questa proposta di legge – ha sottolineato il presidente Bradascio – giunge nella settimana della giornata mondiale delle malattie rare. Il nostro vuole essere un contributo e un segnale di grande disponibilità verso coloro che sono affetti da questo genere di patologie”.