AUTOTRASPORTO TORNA L’AGITAZIONE,
SI RISCHIA IL BLOCCO
«In assenza di risposte concrete e di tempi certi, sarà inevitabile dare avvio ad una serie di iniziative, a cominciare dal Tir lumaca già programmato per sabato 15 novembre, ed in caso estremo si arriverà alla proclamazione del fermo del servizio». È quanto annuncia in una nota Unatras, il coordinamento delle associazioni di rappresentanza nazionale dell’autotrasporto (Confartigianato trasporti, Fai, Fita Cna e altre sigle minori), che parla di agitazioni in vista per l’autotrasporto, spiegando così la situazione del settore.
«Quando ad agosto il Governo aveva approvato la legge 133 e definito così alcuni provvedimenti a sostegno del comparto, le aziende avevano tirato un sospiro di sollievo confidando nell’interessamento manifestato. A distanza però di alcuni mesi – scrivono Fita Cna e Confartigianato Trasporti di Basilicata – solo alcune disposizioni del tutto minoritarie che la legge prevedeva sono entrate in vigore e ritorna urgente la necessità di dare avvio a ben più importanti provvedimenti sia economici che normativi».
Tra questi, le Associazioni citano come particolarmente rilevante «la clausola di salvaguardia del gasolio, già prevista dalla legge ma inattuabile in assenza dei parametri di calcolo del costo chilometrico del carburante che il Ministero dello Sviluppo Economico avrebbe dovuto fornire in questa fase», a cui deve seguire nuove regole e maggiori controlli volti non solo alla verifica dei mezzi e del rispetto delle ore di guida, ma anche alla verifica della correttezza amministrativa e fiscale per tutti i soggetti della filiera (dal proprietario delle merci, al committente e al caricatore del mezzo, in funzione anche della corresponsabilità a cui sono chiamati).