Il “sogno” di diventare pilota anche per i giovani lucani diventa realtà. Per la prima volta nella nostra regione dal mese di aprile presso l’infrastruttura aeroportuale Enrico Mattei, Pisticci Scalo, parte il corso per il conseguimento della Licenza PPL(A) (Pilot Private License PPL). L’attività di alta formazione rientra in quelle dell’Avviso Pubblico “Master non Universitari in Italia e all’ estero” approvato dalla Giunta Regionale il 14 febbraio scorso con la concessione di contributi ai corsisti. Le domande devono essere presentate entro le ore 12 del 31 marzo prossimo. Il costo totale del corso della durata di 900 ore (tra cui 45 ore di volo e stage in struttura aeroportuale) è pertanto quasi interamente coperto dal contributo della Regione ( €11.500, di cui 10.000 voucher+1.500 quota a carico del partecipante). La licenza consente di operare come pilota in comando o co-pilota di ogni aereo PPL( A ) impegnato in voli non-commerciali,rappresenta una fase di approccio all’aviazione e segna la prima tappa di un processo di formazione e di addestramento .
La PPL può essere integrata con abilitazioni, che consentono per esempio di pilotare aerei multi-motore a pistoni (MEP), motore turbocompresso, carrello retrattile, elica a passo variabile, carrello biciclo, idrovolanti, biplani, volo a vista (VFR) notturno, volo strumentale (IFR) e altro. Dopo il conseguimento dell’attestato PPL, la licenza può essere estesa con l’abilitazione CPL (commercial PilotLicence): è la licenza che permette a un pilota di volare in maniera retribuita come comandante o come copilota a bordo di aerei civili. Per poter accedere all’addestramento indispensabile a conseguire la CPL è necessario, oltre a essere in possesso della licenza PPL, la conoscenza della lingua inglese (non necessaria per la PPL) e sono richieste almeno 150 ore di volo al proprio attivo. Inoltre cambiano le regole del volo da VFR a IFR, con la conseguente abilitazione al volo strumentale. I privilegi di questa licenza vanno dalla possibilità di pilotare come pilota comandante o copilota un aereo IFR avente due o più motori, svolgere l’attività di pilota commerciale, poter effettuare navigazioni e rotte fuori dal territorio italiano (in quanto è previsto il conseguimento dell’abilitazione alla fonia in lingua inglese). Dopo il conseguimento dell’attestato CPL si può ancora proseguire con l’abilitazione ATPL (AirlineTransportPilotLicence) cioè la licenza di pilota di linea è la licenza di volo che abilita al volo come pilota di linea. Normalmente i piloti, dopo aver maturato circa 1500 ore di volo e aver conseguito l’ATPL, possono venir assunti da una compagnia aerea che finanzia il successivo Type Rating.
E il futuro sembra già segnato con le continue richieste “AAA Cercasi pilota aereo”: fino al 2035 serviranno 617 mila nuovi comandanti soltanto per i voli commerciali, calcola l’ultimo dossier della Boeing, il colosso che costruisce aerei civili e militari, che arriva a parlare di «richiesta straordinaria». Soprattutto in Asia-Pacifico (248 mila), Europa (112 mila) e Nord America (104 mila). Quasi 31 mila — di media — all’anno. A questi bisognerebbe aggiungere 814 mila nuovi profili per l’equipaggio di cabina e altri 679 mila tecnici per la manutenzione dei velivoli. All’interno della Ue per formare un pilota servono 100 mila euro a pilota che però spesso vengono ammortizzati attraverso un pre-contratto con la compagnia che ha intenzione di assumere. Gli europei vanno a formarsi soprattutto a Jerez de la Frontera (Spagna) e Ponte de Sor (Portogallo) dove il tempo è buono, in media, per 350 giorni all’anno.
Il corso è il primo passo che compie Il “Polo didattico aeronautico di Pisticci” fortemente voluto dalla Winfly, società di gestione dell’Enrico Mattei e compagnia aerea. L’iniziativa – spiega l’ing. Alfredo Cestari (Winfly), presidente del gruppo che prende il suo cognome – è frutto della necessità di colmare una lacuna registrata nell’attuale scuola italiana dove nessuno dei titoli di studio rilasciati dagli istituti tecnici con indirizzo aeronautico consente l’accesso diretto ad una professione nel settore. In Italia la previsione di domanda di specialisti di manutenzione aeronautica nei prossimi anni, calcolata sulla base degli indici di crescita del trasporto aereo, rivela un verosimile raddoppio dei posti di lavoro in ciascuno dei tre comparti rispettivamente formati da: compagnie aeree, aviazione generale, operatori elicotteristi. Nel campo del trasporto aereo pubblico i tecnici ed i meccanici rappresentano circa il 50% in quanto, diversamente da quanto si verifica nell’aeronautica generale, il settore è caratterizzato da un rilevante numero di addetti con semplice qualificazione rilasciata dalle compagnie. Spesso in Italia l’offerta costituita da giovani diplomati degli istituti aeronautici e la domanda di personale nel settore aeronautico, stentano ad incontrarsi più che nel resto d’Europa. Tale situazione si verifica sebbene il mercato del trasporto aereo sia in tumultuosa espansione e dietro ogni aereo che vola a terra lavorino in media 10/12 persone con profili professionali diversi ma tutti indispensabili. Tra addetti alla manutenzione, agenti di rampa, operatori aeroportuali, controllori di volo esistono più di 50 tipi di licenze ed abilitazioni specifiche. Tra nuovi posti di lavoro e turnover di pensionamento, si calcola che entro i prossimi cinque anni serviranno solo in Italia non meno di 2500 nuovi tecnici qualificati a vari livelli. Il Polo Didattico Aeronautico di Pisticci, cominciandocon il corso per pilota e proseguendo con attività di formazione delle altre figure professionali ed altamente specializzate nel comparto aeronautico, intende offrire tutto questo sviluppando il suo potenziale anche attraverso il coinvolgimento nell’obiettivo delle aziende che dovranno assorbire le figure professionali formate.
Mar 07