Sabato 11 marzo 2017 alle ore 19 presso la sede del Distretto del Mobile imbottito in via Sette Dolori 12 a Matera la “Grafica di Via Sette Dolori” di Matera presenta le incisioni dell’artista veneto Gianni Favaro nella mostra che sarà aperta fino al prossimo 30 marzo.
Nato a Mogliano Veneto nel 1949, Gianni Favaro si avvicina al mondo dell’arte negli anni Settanta quando inizia a dipingere. Sostenuto da lusinghieri riscontri, prosegue nel suo percorso finché, all’inizio degli anni Ottanta, il suo interesse si sposta verso le tecniche dell’incisione calcografica fino a farne in seguito la sua attività prevalente. Dopo un primo periodo di studio e di pratica si iscrive alla Scuola Internazionale di Grafica di Venezia, dove frequenta i corsi di tecniche dell’incisione ed un corso speciale per artisti sotto la Guida di Nicola Sene.
Alla fine degli anni Ottanta fa parte del Gruppo di artisti fondatori dell’associazione “Atelier Aperto” ed all’interno di questa ha modo di approfondire la ricerca e l’applicazione delle tecniche tradizionali, tra le quali privilegia l’uso dell’acquaforte combinandola spesso con l’acquatinta. Dopo parecchi anni di lavoro ha modo, a partire dal 2000, di trasmettere le proprie conoscenze tenendo dei corsi di Tecniche dell’Incisione presso il “Circolo Culturale Calcografico” di Mestre.
Gianno Favaro fa parte dell’Associazione Liberi Incisori e dell’Associazione Nazionale Incisori Contemporanei.
L’ultimo triennio lo vede tra gli espositori in importanti Rassegne Nazionali ed Internazionali, tra le quali la Triennale Europea della Stampa Contemporanea “Estampadura” a Tolosa, la 16° Biennale Internazionale de la Gravure de Sarcelles, la 15° Triennale Internazionale della piccola Grafica a Lodz, la Biennale di Grafica Contemporanea a Perugia, il Premio Acqui – XII Biennale Internazionale per L’Incisione e la Bucharest International Print Biennale.
“Le grafiche di Gianni Favaro – ha scritto Giulio Gasparotti – si fanno apprezzare per la predisposizione degli elementi compositivi, per il segno, le morsure, i dettagli, gli spazi, l’inserimento nell’ordito di viluppi chiamati non a descrivere il soggetto, ma a coglierne l’atmosfera, l’ambientazione, la posizione degli oggetti, bloccati in una geometria metafisica di idealizzazione plastica. Il bianco e nero, a seconda delle graduazioni, diventa colore che assomma la luce, che a sua volta si confronta nella concertazione della complementarietà degli accostamenti caratterizzati dalla limpidità formale e dalla compostezza di concezione. Nelle opere di Gianni Favaro il bianco del foglio cambia di volta in volta, non perché la carta sia diversa, ma perché suggerisce la luce, per dare un colore intuitivo alle forme, esigenti valori cromatici ricavati dal bianco della carta e dal nero dell’inchiostro. Ciò che potrebbe sembrare una ideazione di immagini schematizzate risulta essere una scelta di forme in un susseguirsi di accordi e di armonie.Il colore è richiamato alla mente dalla diversità dei segni, dall’opposizione di un bianco con un meno bianco, da un grigio ad un altro grigio, da un nero ad un altro nero. Ed in questo proporsi plastico degli oggetti affiora la validità e la qualità delle opere esposte, realizzate in piena autonomia di mezzi e di interessi”.
La mostra di Gianni Favaro rientra nella celebrazione dei quarant’anni di attività della “Grafica di Via Sette Dolori” di Matera e viene dopo le esposizioni già dedicate agli incisori associati di Matera, ad Alfredo Bartolomeoli, a Guido Navaretti, a Roberta Zamboni e a Bonizza Modolo. Altre mostre di incisori italiani seguiranno mensilmente fino a luglio, in previsione di una grande mostra di artisti internazionali che negli ultimi quarant’anni hanno avuto, e continuano ad avere, rapporti di collaborazione e scambi culturali con i maestri incisori Vittorio Manno e Angelo Rizzelli, fondatori della Scuola di grafica materana, quest’anno frequentata anche da alcuni studenti della sezione distaccata dell’Istituto Centrale di Restauro di Roma, nella città dei Sassi.
La mostra resterà aperta sino al 30 marzo 2017
L’esposizione è visitabile dalle ore 10 alle ore 12 e dalle 17:00 alle 19 dal lunedì al sabato, la domenica previo contatto telefonico.